Lungo tutto il nuovo millennio – con una piccola rincorsa iniziata nel 1999 – il Far East Film Festival di Udine si è prima affermato e poi costantemente confermato come una delle finestre più preziose che dall’Occidente si aprono sulla cultura popolare del lontano oriente. Ci è riuscito non solo e non tanto per una posizione felice, che guarda naturalmente verso Est ed è abituata all’osservazione del e alla contaminazione con il diverso; quanto per la passione e per il cuore di un nucleo in continuo aggiornamento di professionisti appassionati, che si sono dati come missione quella di avvicinare culture così lontane utilizzando il collante universale del cinema. Se fino a oggi il loro lavoro, come detto, è stato prezioso ed encomiabile, in questi tempi complicati in cui è tornato prepotentemente di moda il concetto di confine marcato – che esclude e rigetta per blandire la pancia della massa con un’illusione di sicurezza – il ruolo di ponte di una manifestazione come il Far East, giunta alla sua 27ª edizione (dal 24/04 al 02/05), diventa categoricamente essenziale, per continuare a condividere, dialogare e a non chiudersi di fronte al diverso, spalancando le braccia, gli occhi e il cuore per accogliere nuovi stimoli in grado di arricchirci e migliorarci all’insegna dell’intrattenimento di ogni genere, d’autore e non.

Anche per questa edizione, lussuosa come sempre, i numeri raccolti dal Far East Film Festival sono impressionanti e tutt’altro che freddi. I film in cartellone provenienti da undici paesi diversi sono 75, di cui 48 parte del concorso e in lizza per i tre premi assegnati dal pubblico, il Gelso d’Oro, il Gelso d’Argento e il Gelso di Cristallo. Tra anteprime assolute e anteprime internazionali (in tutto più di venti), il FEFF trova come al solito le energie anche per non scordarsi di gettare uno sguardo al passato dell’arte cinematografica popolare asiatica, con la programmazione di un’interessante retrospettiva (Yokai e altri mostri: dal folklore asiatico al cinema) dedicata quest’anno ai mostri della tradizione che si sono fatti strada nell’horror proveniente dal lontano oriente: dagli yokai giapponesi alla krasue thailandese e alla mananang-gal filippina, passando per i vampiri salterini cinesi (i jiangshi).

Al percorso critico dedicato alle creature degli incubi asiatici si aggiungono anche i titoli restaurati e proiettati per l’occasione, tra cui segnaliamo l’esordio alla regia di Bong Joon-ho (Barking Dogs Never Bite), uno dei capolavori di Johnnie To (PTU) e un mini ciclo di tre film del regista taiwanese Pai Ching-jul.
La 27ª edizione del FEFF di Udine posa come sempre uno sguardo attento su mondi lontani che risuonano con la nostra esperienza. Il film d’apertura (Green Wave del cinese Lei Xu) riflette sul fenomeno dei giovani che preferiscono l’inazione piuttosto che contribuire alla foga ultra-competitiva della società moderna. Mentre quello di chiusura – Ya Boy Kongming! The Movie del giapponese Shuhei Shibue, basato sull’omonimo manga – gioca in maniera anarchica con i generi raccontando il sogno musicale di due ragazzi: una cantante di talento e la reincarnazione di un grande stratega militare cinese del III secolo.

In mezzo ci sarà spazio per ogni sfumatura di film e di approccio all’intrattenimento cinematografico, ma anche per una miriade di eventi collaterali e incontri dedicati al futuro della produzione e della distribuzione; ci sarà il tempo per celebrare con il Gelso d’Oro alla Carriera un’artista a tutto tondo come Sylvia Chang, attrice, cantante, regista, sceneggiatrice, produttrice e dj radiofonica, omaggiata con la proiezione della versione restaurata di Shanghai Blues di Tsui Hark (a sua volta ospite del festival) e con quella del suo nuovo film Daughter’s Daughter; e ci sarà anche modo (in questo caso fino al 30 agosto) di visitare una mostra originale dedicata al leggendario mangaka Shigeru Mizuki, inaugurata in occasione del FEFF (il 26 aprile) e ospitata dal Museo d’arte moderna e contemporanea Casa Cavazzini di Udine.

La 27ª edizione del FEFF di Udine si terrà dal 24 aprile al 2 maggio compresi. Per qualsiasi ulteriore informazione sulla programmazione completa, sugli eventi extra cinematografici, sui luoghi del festival, sull’acquisto di biglietti, abbonamenti e accrediti, e sulla possibilità di seguire la manifestazione in streaming (grazie a una selezione di titoli resi disponibili su MYmovies) rimandiamo al sito ufficiale www.fareastfilm.com.
Qui invece c’è il nostro speciale FEFF 2025 in cui trovate tutti i film che fanno parte delle selezioni e in cui confluiranno le recensioni dei due nostri inviati speciali della community.
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