Una diagnosi che è come un crocevia esistenziale. Se la strada di un feto dichiarato «incompatibile con la vita» è segnata e univoca, per il corpo che lo ospita esistono diversi scenari possibili. Almeno tanti quanti sono i modi in cui predisporre un addio. Nel Brasile di Bolsonaro, tuttavia, questo orizzonte di scelte è soffocato dalle ferree restrizioni in materia di aborto che colpiscono, implacabili, anche situazioni limite.

È proprio dai paradossi fisici e politici - l’invito medico ad accogliere le prime pulsazioni di una vita che non sarà tale, o la liberazione preventiva da un corpo non più estraneo - che ha preso le mosse la documentarista e giornalista Eliza Capai, mettendo in relazione la propria esperienza con quella di altre donne passate attraverso vicissitudini analoghe. Il dispositivo è presto dichiarato: per lei si tratta di creare un home movie sulla propria gravidanza, un diario visivo che nulla celi al pubblico, fino a degenerare, sotto la spinta della realtà, in dramma, orrore, nel racconto muto della fine di un amore.

Con la stessa trasparenza, Capai esplicita come ha operato dopo il trauma, individuando sue “simili”, proiettando il suo dolore su di loro, usandole come specchio per ritrovare se stessa. L’impianto dell’intervista è perciò sempre minato dalla tentazione di essere in quelle storie, di indirizzarle verso la propria, in un movimento che arriva a disconoscere fieramente etica e pudore. Qualcuno lungo il racconto parla di come la fotografia sia stata null’altro che un pretesto per stare nel mondo e con gli altri. Forse anche un film può esserlo, un pretesto per restare.
Il film
Incompatible with Life
Documentario - Brasile 2023 - durata 93’
Titolo originale: Incompatível com a vida
Regia: Eliza Capai
in streaming: su MUBI GuideDoc MUBI Amazon Channel
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