Kiyoshi Kurosawa, o del mondo svuotato. Di senso (Cure: neo-noir sul nichilismo contemporaneo), di presenza (Pulse: horror sul digitale che vampirizza la realtà), di futuro (Tokyo Sonata: pamphlet sulla crisi socioeconomica permanente). Con stile nitido, pulito, Kurosawa prova da 40 anni a reagire, a opporre al vuoto qualche tentativo di abitarlo ragionevolmente. Svuotato è il mondo di Cloud. La solitudine non è una condanna, ma un sogno da coltivare: quello per cui, grazie alla rete, possiamo recidere ogni legame sociale.

Ryôsuke compra merci invendute e le rivende su eBay, sperando di fare un po’ di soldi per starsene poi per conto proprio. Dipanate metodicamente insieme ai tentativi dell’uomo di liberarsene, le relazioni tra i personaggi trapassano pian piano nell’onirico. Tutti coloro di cui Ryôsuke tentava di fare a meno (amici traditi, colleghi, clienti truffati) si rivoltano contro in modi sempre più improbabili e grotteschi: pogrom, rapimenti, sevizie. Eppure, nel diventare un film d’azione e sparatorie al rallentatore con un uso degli spazi (fabbriche abbandonate e altri luoghi off) di alta efficacia scenografica, la verosimiglianza terra terra della prima parte viene mantenuta intatta. Non è un incubo: l’essere parte di un tessuto relazionale è la realtà, la nostra, anche quando questo tessuto non si vede. Più la regia, con i suoi ambienti silenziosi e il suo ritmo flemmatico, appiattisce in un’evidenza di superficie ogni snodo, ogni passaggio, più l’inquietudine cresce. Più Ryôsuke fa il vuoto intorno a sé, più è costretto, con le cattive, a scoprirsi animale sociale.
Il film
Cloud
Horror - Giappone 2024 - durata 123’
Titolo originale: Kuraudo
Regia: Kiyoshi Kurosawa
Con Masaki Suda, Kotone Furukawa, Daiken Okudaira, Amane Okayama, Yoshiyoshi Arakawa, Masataka Kubota
Al cinema: Uscita in Italia il 17/04/2025
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