“Una semplice decisione cambia tutto”: è così che comincia The Stolen Girl, serie targata Disney+ in arrivo il 16 aprile. Ma è anche la frase che incapsula l’intero cuore narrativo di questo dramma teso, psicologico e umanamente complesso. Composta da cinque episodi, la serie è l’adattamento del romanzo Playdate di Alex Dahl ed è molto più di un thriller sul rapimento di una bambina: è una storia di madri e ferite, di bugie ben confezionate e vite costruite su illusioni. È una guerra emotiva combattuta da donne che portano addosso cicatrici invisibili, ma devastanti.

Una misteriosa scomparsa

Elisa Blix (interpretata da Denise Gough), la protagonista della serie Disney+ The Stolen Girl, è una madre, una professionista, una donna che tiene insieme tutto con eleganza e controllo. Lavora come manager per una compagnia di jet privati, è sposata con Fred (Jim Sturgess), avvocato penalista, e ha due figli. La sua vita è apparentemente ordinata, quasi da copertina Instagram.


Tutto cambia quando la figlia di nove anni, Lucia, le chiede di dormire dalla sua nuova migliore amica, Josie. Elisa conosce la madre di Josie, Rebecca (Holliday Grainger): gentile, curata, con una casa da sogno nei sobborghi di Cheshire. Una di quelle donne con cui prendi volentieri un kombucha e pensi che tua figlia sarà al sicuro. Il giorno dopo, però, Rebecca, Josie e Lucia sono sparite. La casa è un Airbnb. Nessuna traccia, nessuna risposta.


Quel che inizia come una normale “serata tra amichette” si trasforma nell’incubo peggiore per un genitore: un rapimento.

Madri, donne, sopravvissute

​Al centro della serie Disney+ The Stolen Girl troviamo Elisa Blix, interpretata da Denise Gough, una madre e professionista la cui vita apparentemente perfetta si sgretola quando la figlia di nove anni, Lucia, scompare durante un presunto pigiama party. Denise Gough ha descritto la serie come “un viaggio avvincente” in cui spera che il pubblico “lasci ogni episodio desiderando di più”, aggiungendo: “Mi piacerebbe che le loro lealtà cambiassero costantemente. Non voglio che sappiano da che parte stare in nessun momento!”.


Il marito di Elisa, Fred Blix, interpretato da Jim Sturgess, è un avvocato penalista di successo la cui esistenza viene sconvolta dalla tragedia familiare, mettendo a dura prova il loro matrimonio.​


La misteriosa Rebecca Walsh, alias Nina Thibault, portata sullo schermo da Holliday Grainger, è la donna enigmatica dietro il rapimento di Lucia; il suo personaggio è complesso e sfaccettato, spinto da motivazioni profonde e dolorose.


Holliday Grainger ha sottolineato che, sebbene la serie sia “apparentemente un thriller”, ogni personaggio ha alle spalle qualche tipo di trauma. Ha aggiunto: “The Stolen Girl parla della forza e della passione della maternità e della protezione dei propri cari e delle conseguenze emotive quando non si è in grado di farlo. È un thriller su chi l’ha fatto, come l’ha fatto e perché l’ha fatto, ma c’è così tanto trauma e dolore a tutti i livelli che nessuno vince davvero”.


Nel frattempo, Selma Desai, interpretata da Ambika Mod, è una giornalista investigativa determinata a scoprire la verità, la cui perseveranza spesso la porta a scontrarsi con le autorità e a scavare nei segreti più oscuri della vicenda.​


A guidare le indagini ufficiali c’è l’ispettore capo Shona Sinclair, interpretata da Bronagh Waugh, una detective esperta che affronta la pressione mediatica e le complessità del caso con determinazione.

Accanto a lei, la sergente Lizzie Walker, interpretata da Layo-Christina Akinlude, offre un supporto fondamentale nelle indagini.​


Infine, Kaleb Negasi, interpretato da Michael Workéyè, è il caporedattore di Selma, che bilancia il desiderio di scoop con le implicazioni etiche del giornalismo investigativo.

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Holliday Grainger nella serie Disney+ 'The Stolen Girl'.

Maternità, trauma, identità

Se la trama thriller regge bene, è nella stratificazione dei temi che la serie Disney+ The Stolen Girl gioca la sua partita migliore. La maternità è al centro, ma non quella idealizzata o romanzata. Qui si parla di madri in crisi, madri imperfette, madri che perdono – letteralmente e metaforicamente – i loro figli.

Denise Gough descrive Elisa come “una donna che ha creato una facciata per dissociarsi dal suo vissuto”. Una frase che vale anche per Nina/Rebecca: entrambe fuggono, in modo diverso, dalla verità.


Il tema del trauma è trasversale. Ogni personaggio lo porta addosso. E il dolore, in The Stolen Girl, non è solo un pretesto narrativo: è la molla che fa scattare l’azione, la chiave che svela i segreti.


La serie è anche una riflessione su come le apparenze ingannino. Le case perfette, i profili social impeccabili, i sorrisi di circostanza: nulla è reale. Ogni relazione – genitoriale, coniugale, sociale – è basata su una narrazione personale che crolla alla prima crepa.

Thriller, sì ma con una coscienza

La serie Disney+ The Stolen Girl si inserisce nel solco dei thriller psicologici britannici di qualità, ma cerca qualcosa di più: vuole che lo spettatore si interroghi, prenda posizione, poi cambi idea. Lo dice chiaramente anche Gough: “Non voglio che il pubblico sappia da che parte stare”. E ci riesce.

Grainger (Rebecca/Nina) lo ribadisce: “Il mio personaggio non è in cerca di vendetta. Vuole sopravvivere. Costruisce una realtà alternativa perché la verità è troppo dura da affrontare”.


La serie ha una tensione continua, ma non cerca il colpo di scena a tutti i costi. I plot twist sono ben piazzati, soprattutto nella seconda metà, e conducono a un finale che non lascia indifferenti. Non c’è una vera e propria catarsi. Non c’è una vittoria netta. Perché, come spesso accade nella vita vera, non tutti riescono a salvarsi davvero.


The Stolen Girl
ti tiene incollato, ti spiazza e ti inquieta, soprattutto con la sua indagine emotiva sulle ombre che le persone si portano dietro. Non chiede tanto “chi ha rapito Lucia?”, ma “perché?” e, ancora più disturbante, “è davvero giusto riportarla a casa?”. Non ci sono eroi, solo persone che cercano di non annegare.


Chi si aspetta una semplice caccia al rapitore rimarrà sorpreso. Chi cerca una storia che mette in discussione la morale, il ruolo della madre, l’identità e la verità, qui troverà pane per i suoi denti. Disney+ scommette su un prodotto intenso, maturo, pieno di tensione emotiva: e vince. E noi, spettatori, perdiamo un po’ di sonno.

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Il poster della serie Disney+ 'The Stolen Girl'.

Filmografia

locandina The Stolen Girl

The Stolen Girl

Thriller - Gran Bretagna 2025 - durata 46’

Titolo originale: The Stolen Girl

Con Denise Gough, Holliday Grainger, Bronagh Waugh, Ambika Mod, Jim Sturgess

in streaming: su Disney Plus