In un multiverso demenziale, un titolo come Mimì – Il principe delle tenebre potrebbe essere il crossover che nessuno si aspettava (e di cui ora nessuno può più fare a meno) fra Mimì metallurgico ferito nell’onore e Carletto il principe dei mostri. Invece, il primo vero lungometraggio da regista e sceneggiatore di Brando De Sica – l’esordio ufficiale del 2008, Parlami di me, era la versione cinematografica di uno spettacolo teatrale del padre Christian – è la coraggiosa presa di posizione di un cineasta che pretende di esprimersi a modo originale e personale nel tentativo di farsi notare nella maniera giusta, senza ricalcare formule stantie. Innanzitutto Mimì – Il principe delle tenebre è un horror che si svolge in larga parte a Napoli e lasciateci dire una banalità (vera): l’ambientazione non è solo uno sfondo scenografico, ma è essenziale alla costruzione riuscita delle atmosfere. Qualcuno di voi per caso ricorda l’ultimo horror ambientato a Napoli?

Ecco, per l’appunto. L’iconografia della città più a sé stante e affascinante del mondo non è mai stata accostata, popolarmente, all’orrore, nonostante la sua storia sia ricca, oltre che di malìa, anche di tradizioni occulte e di leggende esoteriche. Mimì – Il principe delle tenebre tappa questa falla in maniera mirabile, ma senza ricorrere all’exploitation del genere horror o delle possibilità scenografiche e folkloristiche di Napoli. Anzi. Le atmosfere sono funzionali al racconto di una storia ricca di amore per gli emarginati e per chi si sente escluso da un mondo che non solo non lo accoglie, bensì tenta attivamente di umiliarlo e farlo sentire escluso, imprigionandolo nella gabbia di uno stereotipo. Per certi versi il destino di Napoli, inchiodata dallo sguardo esterno a una serie di archetipi che ne limitano il potenziale e ci convincono che no, è impossibile che Dracula sia sepolto nei livelli sotterranei della città. Napoli è sole, mare, allegria, cibo irresistibile, spensieratezza scanzonata; non c’è posto per un’ombra che affascina, per un soprannaturale che inquieta o per i misteri legati a sensibilità dark e ambigue.

De Sica, invece, dona inaspettatamente nuova vita (anche estetica) al capoluogo campano, con un film indipendente che ha avuto una lunga e meritata passerella nei festival di cinema che contano – di genere e non, da Locarno al Sitges, passando per lo Screamfest e il Fantasmagoria di Medellin – prima di ottenere un piccolo spazio in sala (e un altrettanto piccolo riconoscimento ai Nastro d’argento). Oggi, viva la distribuzione accorta, lo trovate disponibile per l’acquisto o per il noleggio su molti dei maggiori servizi di streaming, da Prime Video a Apple TV+, passando per Google Play, Mediaset Infinity e TIMVision, ma anche in Dvd e in edizione speciale Blu Ray, in versione 4K e ricchissima di contenuti speciali. Non temete. La storia di Mimì, giovane pizzaiolo puro di cuore nato con un’imperfezione fisica ai piedi che lo rende il bersaglio costante di un gruppo di bulli, può essere goduta appieno anche in un’atmosfera casalinga. Bastano le luci spente, le tapparelle abbassate e una singola candela accesa. Lo stesso lumicino che, nel film soccorre e rincuora Mimì nei panni di Carmilla, adolescente goth che vive accostando la luce ed esplorando le ombre della città. Carmilla è convinta di essere la diretta discendente del conte Dracula, il cui vero sepolcro si trova nei meandri di Napoli. Mimì, innamoratosi follemente di lei, farà di tutto per aiutarla.
Il film
Mimì - Il principe delle tenebre
Horror - Italia 2023 - durata 103’
Regia: Brando De Sica
Con Domenico Cuomo, Sara Ciocca, Mimmo Borrelli, Giuseppe Brunetti, Abril Zamora
Al cinema: Uscita in Italia il 16/11/2023
in TV: 23/04/2025 - Sky Cinema Due - Ore 03.30
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Amazon Video Timvision Mediaset Infinity
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