Nel sottobosco dei thriller familiari targati Lifetime, il film Una sorella pericolosa su Tv8 il 14 aprile è un perfetto esempio di come la televisione americana riesca a mescolare melodramma e tensione in un cocktail iper-stilizzato, costruito per essere tanto familiare quanto disturbante.


Sulla carta sembra una storia già vista e in effetti lo è. Ma è proprio lì, nell’uso sfacciato e consapevole dei cliché del genere, che questo film trova il suo spazio. Non si tratta di una rivisitazione alta o autoriale, ma di una rivincita del thriller da salotto, quello che si gusta appena subito dopo pranzo mentre si sonnecchia sul divano.

Gigi Gustin
Una sorella pericolosa (2022) Gigi Gustin

La famiglia, non un luogo sicuro

Jeff Mitchell (Matthew Pohlkamp), uno dei protagonisti del film di Tv8 Una sorella pericolosa, ha una vita apparentemente perfetta: un lavoro solido, una bella casa, una moglie affettuosa (Lisa, interpretata da Jhey Castles) e due figli adorabili, Ella (Tu Morrow) e Noah (Dayne Jarrah).


La sua esistenza ordinata viene sconvolta da una rivelazione inaspettata: una ragazza, Carlee (Annika Foster), si presenta sostenendo di essere sua figlia. Frutto di una relazione adolescenziale che Jeff aveva completamente rimosso e che era stata tenuta segreta, Carlee viene presto accolta nella famiglia.


Ma il tono cambia in fretta. Ella, la figlia “ufficiale”, non si fida di questa nuova arrivata dal sorriso troppo perfetto. E ha ragione. Perché Carlee non è solo una figlia perduta, ma una bugiarda letale con un piano ben preciso: infilarsi nel cuore della famiglia Mitchell e distruggerla dall’interno.

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La maschera e il volto

Il motore del film di Tv8 Una sorella pericolosa è il dualismo tra le due sorelle: Ella e Carlee. La prima, interpretata con sorprendente carisma da Tu Morrow, è impulsiva, diffidente, ma profondamente leale. La seconda, Carlee, è una presenza gelida e calcolatrice, costruita per ingannare. Annika Foster regala al personaggio una freddezza inquietante, che esplode solo nei momenti di puro psicodramma, come quando seduce e avvelena Blake, il collega di Jeff, o quando minaccia il fidanzato di Ella con un coltello alla gola.


Carlee si finge vulnerabile, poi si mostra manipolatrice, infine si rivela assassina. Ma mai veramente complessa. È una villain da manuale: affascinante, disturbante, ma priva di vere sfumature psicologiche. In un film che vuole essere più spettacolare che profondo, però, funziona.


Tra i comprimari, spicca Matthew Pohlkamp come Jeff, l’ignaro padre catapultato in una spirale di colpa e confusione, mentre Lisa (purtroppo scritta in modo più passivo) fatica a imporsi. Noah, il fratellino minore, e Ryan, il fidanzato di Ella, servono da pedine nel gioco crudele orchestrato da Carlee.

Jhey Castles, Matthew Pohlkamp
Una sorella pericolosa (2022) Jhey Castles, Matthew Pohlkamp

Un campo minato dentro casa

Il film di Tv8 Una sorella pericolosa gioca su alcuni assi tematici ben riconoscibili. Il primo è la famiglia come spazio minacciato: il luogo del rifugio diventa teatro dell’inganno. L’intrusione di un elemento esterno (che però è legato da sangue) rende il tutto ancora più inquietante. Carlee non è una semplice intrusa: è una di loro, ma in versione corrotta.


C’è poi il tema della verità negata, tanto da parte degli adulti quanto da parte dei giovani. Jeff non ha mai saputo di avere una figlia. Ma anche la sua accoglienza così rapida e fiduciosa solleva dubbi: è colpa, nostalgia, bisogno di redenzione? Il film non si prende il tempo per esplorarlo a fondo, ma l’idea è lì.


Infine, c’è il sempreverde binomio tra apparenza e realtà. Carlee incarna perfettamente il volto doppio: la ragazza orfana, fragile, e la manipolatrice psicopatica pronta a tutto per sentirsi parte di qualcosa. In questo, richiama direttamente l’archetipo della vicious vixen molto in voga negli anni Novanta.

Il finale spiegato

Il finale del film di Tv8 Una sorella pericolosa porta allo scoperto tutte le bugie e i crimini di Carlee, culminando in un confronto brutale all’interno della casa dei Mitchell. Dopo aver eliminato Blake e manipolato l’intera famiglia, Carlee tenta un’ultima, disperata mossa: con l’inganno entra in casa, taglia la corrente e prende in ostaggio Ryan, il fidanzato di Ella. Ma proprio quando sembra avere il controllo, le cose le sfuggono di mano.


Ella, diventata ormai la vera eroina del racconto, riesce a difendersi e, nel pieno di una colluttazione, spinge Carlee giù per le scale, uccidendola. È un finale tanto liberatorio quanto grottesco, chiuso da un abbraccio collettivo davanti all’abitazione, mentre la polizia porta via il corpo. Un gesto di unità familiare che arriva quasi come una caricatura di “tutto è bene quel che finisce bene”, dopo aver ignorato per giorni i segnali di allarme. La famiglia Mitchell, salva per un soffio, si ritrova intera ma a caro prezzo.

Tra thriller e soap opera

Una sorella pericolosa è un film di genere che non cerca di nascondere le sue radici televisive. È volutamente sopra le righe, pieno di colpi di scena improbabili, dialoghi iper-drammatici e caratterizzazioni scolpite a colpi d’ascia. Ma è proprio questa la sua forza. Non vuole essere realistico, ma emotivamente soddisfacente.


C’è una nostalgia latente per i thriller domestici di fine anni ’80 e ’90, con un’estetica quasi da videonoleggio. Lifetime, ormai, ha preso in mano quel testimone: i suoi film non innovano, ma reinterpretano con ironia e mestiere le formule già rodate. E Una sorella pericolosa è un esempio perfetto di questa linea editoriale: una favola nera su ciò che succede quando si accoglie un’estranea in casa.

locandina
Una sorella pericolosa (2022) locandina

 

Filmografia

locandina Una sorella pericolosa

Una sorella pericolosa

Thriller - USA 2022 - durata 84’

Titolo originale: Sinister Stepsister

Regia: John Murlowski

Con Annika Foster, Jhey Castles, Tu Morrow, Matthew Pohlkamp, Johan Gran, Jacob Taylor