Nel mare di titoli che affollano il catalogo Netflix, il film Test disponibile dal 4 aprile riesce a ritagliarsi uno spazio particolare. Non perché parli di sport (o almeno, non solo per quello) ma perché trasforma una partita di cricket in una resa dei conti esistenziale.
È l’opera prima di S. Sashikanth, che da produttore navigato si mette dietro la macchina da presa per raccontare una storia che non guarda tanto al risultato sul tabellone, quanto alle crepe che si aprono dentro chi scende in campo, dentro chi guarda, dentro chi aspetta una risposta, una scelta, una svolta. E così, mentre le telecamere seguono una storica partita, in parallelo si gioca un altro match: quello tra ciò che vogliamo e ciò che dobbiamo fare. Un match che i protagonisti non possono più rimandare.

Tre vite, una sola prova
La storia del film Netflix Test ruota intorno a tre personaggi che non si cercano, ma si trovano. Saravanan è un ricercatore, uno di quelli che vivono per un’idea, per un’intuizione da portare alla luce a tutti i costi. Kumudha è sua moglie, ma non si limita a essere la “donna accanto”; vive in una tensione continua tra l’amore per lui e il bisogno di sentirsi ancora viva per sé stessa.
Arjun invece è un cricketer, uno che ha costruito la propria identità attorno a uno sport che gli ha dato tutto ma che ora rischia di togliergli ciò che conta davvero. Intorno a lui ruota Padma, sua moglie, che non cerca la gloria né il pubblico, ma solo un angolo di pace in una vita che sente sfuggirle di mano. In un giorno preciso, durante una partita che fa da cornice ma anche da detonatore, le traiettorie di queste vite si incrociano. E ognuno sarà costretto a fare i conti con sé stesso.
Anime a nudo
Ciò che rende davvero interessante il film Netflix Test è il modo in cui mette a nudo i personaggi, senza mai giudicarli. Saravanan, interpretato con misura e intensità da R. Madhavan, è l’immagine di un uomo che cerca il controllo assoluto ma che finisce per essere schiacciato dalla propria fame di perfezione.
Kumudha, con il volto intenso e trattenuto di Nayanthara, incarna tutte le donne che hanno amato senza rumore, che hanno retto il peso di sogni altrui senza smettere di desiderarne uno proprio.
Arjun, grazie a Siddharth, non è l’eroe sportivo che si aspetta il pubblico: è un uomo in conflitto, che sente il terreno sgretolarsi sotto i piedi mentre deve decidere se salvare la carriera o salvare sé stesso. E poi c’è Padma, interpretata da una ritrovata Meera Jasmine, che è la coscienza silenziosa del film: quella che non corre, non urla, non si espone, ma che tiene in mano la verità più semplice, quella che spesso si ignora per inseguire tutto il resto.

Oltre il campo da gioco
A colpire, però, non è solo la forza dei personaggi. Il film Netflix Test è costruito su un’idea precisa: ogni persona, prima o poi, arriva a un punto in cui non può più rimandare. Deve scegliere. E quella scelta, che sia pubblica o privata, visibile o invisibile, segnerà una linea di demarcazione tra ciò che era e ciò che sarà. È una riflessione sull’ambizione e sul sacrificio, su cosa siamo disposti a perdere per riuscire, ma anche su quanto sia fragile l’equilibrio tra il dovere e il desiderio. Non c’è retorica, né moralismo: solo storie di esseri umani messi alla prova.
Sashikanth, alla sua prima regia, tiene tutto sotto controllo con una sicurezza sorprendente. Non si lascia travolgere dalla componente sportiva, anzi: la usa come metafora, come campo simbolico dove esplodono i veri conflitti. La regia è precisa, mai invadente, e la fotografia alterna luci taglienti e ombre intime per sottolineare il doppio livello su cui si muove il racconto. La tensione della partita cresce, certo, ma è dentro le case, nei silenzi tra due persone che non si capiscono più, o in uno sguardo trattenuto, che il film trova il suo vero centro.
Anche la scelta del cast è un colpo da maestro. Riunire per la prima volta Madhavan, Nayanthara, Siddharth e Meera Jasmine, tre star di Bollywood, non è solo una trovata produttiva: è una scelta narrativa forte, perché ognuno di loro porta con sé un bagaglio emotivo e professionale che arricchisce il lungometraggio. Non rubano mai la scena, ma la condividono, e questa coralità, questa tensione collettiva verso qualcosa che non è mai totalmente a fuoco, rende il racconto ancora più coinvolgente.
In definitiva, Test non è un film sul cricket. È un film sulle conseguenze. Su ciò che succede quando smetti di rimandare e ti prendi la responsabilità della tua scelta. Parla di errori, di possibilità, di secondi persi per sempre. E ci ricorda che ognuno, nella vita, ha il proprio momento decisivo. Un momento in cui tutto si gioca, anche se non c’è un pubblico a guardare. Quel momento è il vero “test”.
Filmografia
Test
Drammatico - India 2025 - durata 144’
Titolo originale: Test
Regia: S. Sashikanth
Con Madhavan, Nayanthara, Siddharth, Meera Jasmine, Kaali Venkat, Bhavy Vyas
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
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