C’è una scena in Divertimento, il film al cinema dall’8 maggio con Europictures, che da sola sintetizza l’essenza di questo film: Zahia, ancora bambina, dirige un’orchestra immaginaria affacciata al balcone di casa, con le luci della banlieue parigina a fare da sfondo. Non c’è musica, ma nella sua mente ogni suono urbano (una sirena lontana, il passaggio di un treno) si trasforma in una sinfonia.


È una visione potente, quasi onirica, eppure profondamente concreta. In quel momento capiamo che Divertimento non è solo un film biografico: è una dichiarazione d’intenti, un inno alla possibilità, all’inclusione, e al potere trasformativo della musica.

Oulaya Amamra
Divertimento (2023) Oulaya Amamra

Una storia vera

Il film Divertimento racconta l’incredibile percorso delle sorelle Zahia e Fettouma Ziouani, due gemelle di origine algerina cresciute nei sobborghi di Parigi negli anni ‘90. In un mondo in cui la musica classica è ancora un territorio elitario, maschile e bianco, loro osano voler entrare dalla porta principale: Zahia come direttrice d’orchestra, Fettouma come violoncellista.


La regista Marie-Castille Mention-Schaar sceglie di concentrarsi su un arco temporale ben preciso, il periodo 1994-1995, quando le sorelle vengono ammesse al prestigioso Lycée Racine di Parigi. È qui che la narrazione prende una piega durissima: il razzismo sottile ma onnipresente, il sessismo sistemico, la barriera di classe si fanno evidenti.


Non c’è bisogno di espliciti insulti per capire che Zahia è fuori posto agli occhi dell’élite musicale parigina. Ma è proprio in questa frizione che si sviluppa il cuore del film: la resistenza, la determinazione e l’urgenza di creare uno spazio per sé e per gli altri.

Un’orchestra come rivoluzione

Zahia (interpretata da Oulaya Amamra) è il motore del film Divertimento: sensibile, determinata, ma mai idealizzata. Non è un genio predestinato alla gloria, è una giovane donna che lotta ogni giorno contro lo sguardo giudicante di un mondo che non la vuole dove ha scelto di stare. Accanto a lei c’è Fettouma (Lina El Arabi), apparentemente più silenziosa, ma ugualmente fondamentale. La loro complicità, ritratta con una delicatezza rara, è il vero pilastro emotivo del film.


Quando l’ambiente scolastico si dimostra ostile, Zahia viene notata da Sergiu Celibidache (Niels Arestrup, monumentale), celebre maestro rumeno. Anche lui parte da un pregiudizio (“dirigere non è un mestiere da donna”), ma resta folgorato dal talento e dalla passione di Zahia. È l’inizio di un’alleanza fondamentale, ma anche la conferma che nulla, nemmeno l’approvazione dei grandi maestri, può sostituire la costruzione di un proprio spazio: ed è così che nasce l’idea dell’orchestra Divertimento, una formazione che vuole abbattere le barriere sociali attraverso la musica.


Tra i personaggi secondari spicca Dylan, clarinettista e pianista interpretato da Marin Chapoutot, al suo debutto cinematografico dopo aver vinto il concorso “Prodigies” a soli tredici anni. Il suo personaggio incarna un altro tipo di resistenza: quella della timidezza, della sensibilità silenziosa, dell’empatia. La sua connessione con Zahia è autentica e priva di sovrastrutture romantiche: è complicità musicale e umana.

Oulaya Amamra
Divertimento (2023) Oulaya Amamra

Identità, emarginazione e riscatto

Divertimento non è solo un film sulla musica. È un’opera politica, nel senso più alto e nobile del termine. Affronta la questione dell’accesso alla cultura, delle disuguaglianze sociali e delle discriminazioni di genere e razza. Ma non lo fa con rabbia sterile: lo fa con forza, grazia e visione costruttiva. La regia di Mention-Schaar rifiuta il melodramma, prediligendo uno sguardo empatico ma asciutto. I momenti di scontro non sono mai enfatici, ma quotidiani. Il bullismo, l’esclusione, il disprezzo velato: sono tutte forme di violenza silenziosa che il film mette in scena con precisione chirurgica.


Allo stesso tempo, Divertimento è un film sulla trasmissione. Quella tra maestri e allievi, tra genitori e figli, ma soprattutto tra sorelle. Zahia e Fettouma non sono solo due musiciste: sono due militanti di un’idea di cultura accessibile, condivisa, non esclusiva.

Cinema e realtà

La colonna sonora non è un semplice accompagnamento, è una presenza viva. Saint-Saëns, Ravel, Prokofiev, Schubert… Ogni brano è scelto con un criterio preciso: sedurre, coinvolgere, emozionare anche chi di musica classica sa poco o nulla. Il Boléro, in particolare, diventa metafora perfetta: un crescendo costante, come la tensione narrativa del film, come la carriera delle sorelle Ziouani.


La scelta di registrare molte scene musicali in presa diretta conferisce autenticità e calore. I momenti in cui Zahia dirige o Fettouma suona non sono coreografie: sono atti profondamente umani, e quindi profondamente politici.


Mention-Schaar dirige con mano ferma e sensibilità spiccata. Affida la fotografia a Naomi Amarger, 24 anni, alla sua prima esperienza su un lungometraggio. Una scommessa che si rivela vincente: la luce di Parigi, le ombre delle aule, la vitalità dei sobborghi, tutto contribuisce a costruire una narrazione visiva coerente con il tema del film Divertimento. La scelta di puntare su giovani talenti, sia davanti che dietro la macchina da presa, è coerente con il messaggio dell’opera: fiducia, inclusione, rischio creativo.

Un finale che suona forte

Il gran finale con l’esecuzione del Boléro è tutto ciò che il titolo promette e molto di più: un’esplosione di energia, un riscatto collettivo, un’emozione difficile da contenere. Non importa se la scena è forse troppo perfetta per essere vera: il cinema serve anche a mostrare cosa potrebbe essere, non solo cosa è.


Divertimento
è una lettera d’amore alla musica, ma anche un atto di denuncia. È un film necessario, perché parla di arte, di donne, di figli dell’immigrazione, di classi popolari. Parla di tutto ciò che raramente trova spazio sul podio del cinema, e lo fa senza retorica, con una potenza emotiva sincera e disarmante. Non è un “film sulla musica”: è musica fatta film.


Se non ci danno un posto nell’orchestra, ce lo creiamo da sole”. E così le protagoniste del film Divertimento fanno. E noi, spettatori, non possiamo che applaudire.

Filmografia

locandina Divertimento

Divertimento

Biografico - Francia 2023 - durata 110’

Titolo originale: Divertimento

Regia: Marie-Castille Mention-Schaar

Con Oulaya Amamra, Lina El Arabi, Niels Arestrup, Zinedine Soualem, Nadia Kaci, Laurent Cirade

Al cinema: Uscita in Italia il 08/05/2025