Ci sono film che arrivano per caso, ma restano a lungo: Your Eyes Tell, al cinema il 7, 8 e 9 aprile con Adler Entertainment, è uno di questi. Un dramma sentimentale che, dietro l’apparenza di una storia d’amore fra una ragazza cieca e un ex pugile dal passato oscuro, nasconde una riflessione profonda sul perdono, l’identità e il modo in cui guardiamo o scegliamo di non guardare il mondo e noi stessi.

L’incontro tra luce e buio
La trama del film Your Eyes Tell è semplice, quasi archetipica. Rui (interpretato da Ryusei Yokohama) è un ex kickboxer che ha buttato via il suo futuro entrando nei giri della yakuza come esattore. Dopo il carcere, vive in solitudine, in un’esistenza piatta e colpevole, cercando redenzione in lavori anonimi e vite che non lasciano tracce.
È in uno di questi contesti - la custodia di un parcheggio - che incontra Akari (Yuriko Yoshitaka), una giovane cieca che nonostante la perdita dei genitori e della vista in un tragico incidente, affronta la vita con grazia, leggerezza e una disarmante fiducia negli altri.
Il loro rapporto nasce piano, si nutre di silenzi e piccoli gesti, cresce tra incertezze e momenti di dolcezza trattenuta. Ma sotto la superficie, qualcosa ribolle. I loro passati sono collegati più di quanto credano, e la verità quando arriva costringe entrambi a rimettere in discussione ogni certezza.
Anime ferite in cerca di riscatto
Il cuore del film Your Eyes Tell sono loro, Rui e Akari. Due personaggi opposti per background e attitudine, ma che si attraggono in modo naturale. Rui è chiuso, cupo, consumato dal senso di colpa. Non riesce a perdonarsi, e più che vivere, sopravvive. È un uomo che vede tutto ma non comprende nulla, prigioniero dei suoi stessi occhi.
Akari, al contrario, è luce pura. Non vede, ma percepisce. È sensibile, attenta, empatica. Il suo handicap non la definisce, la rafforza. Non vive nel rimpianto, ma nel presente. Eppure, anche lei ha dolori che tiene nascosti, e un cuore che, come Rui, ha bisogno di guarigione.
Il loro percorso insieme non è lineare, ma sincero. Akari non cerca di cambiare Rui, ma lo accoglie. Rui, che all’inizio fatica anche solo a sorridere, impara da lei a guardare davvero, non con gli occhi ma con l’anima.

Amore, perdono, accettazione
Your Eyes Tell è un film che parla d’amore, sì. Ma non quello da copertina, né quello facile. Parla dell’amore che nasce dove meno te lo aspetti, tra due persone spezzate che, insieme, imparano a ricostruirsi.
Il tema dominante è il perdono. Akari ha scelto di accettare la sua condizione, di vivere senza rancore. Rui, invece, è paralizzato dal passato. Il film non propone soluzioni semplici: la strada del perdono è lunga, faticosa, a tratti ingiusta. Ma possibile.
C’è anche un discorso sottile sull’identità e sul modo in cui ci percepiamo. Rui è definito dai suoi errori. Akari, invece, si è reinventata a partire dalla sua perdita. Il film suggerisce che non siamo mai davvero condannati da ciò che ci è successo se scegliamo di cambiare.
Estetica al servizio dell’intimità
La regia di Takahiro Miki è delicata e attenta. I colori oscillano tra toni freddi e caldi, come a rappresentare lo stato emotivo dei protagonisti. La fotografia è pulita, misurata, mai invasiva. Le inquadrature si soffermano su dettagli: mani che si sfiorano, volti che non hanno bisogno di parole, silenzi che dicono tutto.
Il parallelismo tra luce e cecità è continuo ma mai didascalico. In una scena memorabile, Akari modella il volto di Rui con l’argilla, usando solo il tatto per “vederlo”. È un momento struggente che riassume il senso profondo del film Your Eyes Tell: capire qualcuno non è questione di vista, ma di presenza.
A dare voce all’emotività del film ci pensa anche la colonna sonora, in particolare il brano Your Eyes Tell scritto da Jungkook dei BTS. Una ballata malinconica che amplifica i momenti chiave senza mai sovrastarli. È un uso intelligente della musica, che sottolinea ma non impone, e diventa parte integrante del viaggio emotivo dei personaggi.
Un remake che trova la sua voce
Sebbene Your Eyes Tell sia il remake del film coreano Always, non è una semplice copia. Il Giappone ci mette del suo, con un’attenzione ai dettagli culturali, alla gestualità, al ritmo più contemplativo. C’è un tocco quasi anime nella costruzione dei personaggi, nelle espressioni trattenute, nei dialoghi che dicono molto anche quando sembrano dire poco.
Your Eyes Tell è un film che si guarda con calma. Non sorprende con colpi di scena, ma con verità sussurrate. Non inventa niente, ma reinventa con sensibilità. È una storia che chiede allo spettatore di ascoltare, più che di giudicare. E alla fine, se ci si lascia toccare, il messaggio arriva forte: per amare davvero qualcuno, prima bisogna imparare a perdonare se stessi.
E se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, allora forse proprio come Akari dobbiamo imparare a chiuderli, per cominciare finalmente a vedere.
Filmografia
Your Eyes Tell
Drammatico - Giappone 2020 - durata 123’
Titolo originale: Kimi no me ga toikaketeiru
Regia: Takahiro Miki
Con Yuriko Yoshitaka, Ryûsei Yokohama, Kyôsuke Yabe, Ryôsei Tayama, Jun Fubuki, Hannya
Al cinema: Uscita in Italia il 07/04/2025
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta