Certe volte le statistiche sono fredde e impietose: se noi due fossimo nella stessa stanza e tu ti tenessi (giustamente) stretto lo stufato irlandese che ti sei portato o portata per pranzo, la statistica direbbe comunque che in quella stanza abbiamo mezzo stufato a testa. Altre volte, invece, i numeri sono più che abbastanza per rivelare un’essenza di passione. Per esempio: l’Irlanda ha poco meno di 5 milioni e mezzo di abitanti, la metà della Lombardia. Eppure, nonostante i numeri risicati, l’isola di smeraldo ha regalato al cinema moderno alcuni dei più grandi interpreti, sceneggiatori e registi in circolazione: Cillian Murphy, Ken Loach, Brendan Gleeson (e figli), Neil Jordan, Michael Fassbender, Daniel Day-Lewis, Soairse Ronan, Fiona Shaw, Ruth Negga, Martin (e John Michael) McDonagh, Lenny Abrahamson, Andrew Scott, Colin Farrell. Com’è possibile? Non c’è una risposta né semplice né corta. Ed è anche per questo che, dal 2007 a oggi, Irish Film Festa si prende in carico il privilegio di documentare, raccontare e divulgare questa magnifica improbabilità statistica che è il cinema irlandese.

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Irish Film Festa 16

La 16ª edizione della manifestazione – il cui nome completo è Irish Film Festa: Festival italiano del cinema e della cultura irlandesi – si terrà a Roma, più precisamente alla Casa del Cinema, da mercoledì 26 a domenica 30 marzo. Saranno cinque giornate di proiezioni, con 11 fra lungometraggi e documentari e 13 cortometraggi in anteprima italiana scelti fra oltre 200 candidati; ma anche, se non soprattutto, di incontri con le protagoniste e i protagonisti del cinema irlandese contemporaneo. La direttrice artistica del Festival, Susanna Pellis, ha costruito insieme a collaboratori e collaboratrici una proposta che, quest’anno come non mai, è incentrata sugli attori e sulle attrici, che Irish Film Festa considera (di nuovo giustamente) come “il vero tesoro del cinema irlandese”. Attori e attrici che si mettono in gioco anche dietro la macchina da presa. Non per incassare sulla spendibilità dei loro nomi celebri, ma perché sentono il bisogno di raccontare qualcosa.

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Eva Birthistle in Bad Sisters

È il caso di Eva Birthistle, già fantastica co-protagonista della serie Bad Sisters e ospite a Roma per presentare il suo lungometraggio d’esordio come regista, Kathleen Is Here, racconto toccante della condizione di molti giovani irlandesi di oggi, alla disperata ricerca dell’amore di una famiglia. E lo stesso vale per il celebre attore e comico Pat Shortt – che forse ricorderete in Garage, Calvario e Gli spiriti dell’isola - The Banshees of Inisherin – che ha esordito dietro la macchina da presa con un cortometraggio, Warts & All, che lui stesso presenterà al pubblico nel corso della serata inaugurale della Festa.

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The Flats (2024) scena

Tra gli altri imperdibili appuntamenti in programma, vogliamo segnalare il documentario The Flats diretto da Alessandra Celesia, cineasta di stanza a Belfast sin dal 1997, che con questo racconto delle cicatrici che i Troubles hanno lasciato sull’Irlanda del Nord ha vinto il premio come Miglior documentario agli ultimi Irish Film & Television Academy. Infine, Irish Film Festa offre l’occasione più unica che rara di assistere alla sconvolgente performance teatrale di Andrew Scott, filmata durante una delle repliche nel West End, che offre la propria versione dello zio Vanya di Anton Čechov interpretando ogni personaggio in scena.


La 16ª edizione dell’Irish Film Festa si terrà alla Casa del Cinema di Roma dal 26 al 30 marzo: per ogni ulteriore informazione sulla programmazione, sugli ospiti presenti e sull’acquisto di biglietti e abbonamenti rimandiamo al sito ufficiale della manifestazione irishfilmfesta.org.


(foto cover di Marc Brenner)

Autore

Nicola Cupperi

Scrive per Film Tv perché gliel'ha consigliato il dottore. Nel tempo libero fa la scenografia mobile. Il suo spirito guida è un orso grigio con le fattezze di Takeshi Kitano.