Jason Statham è tornato ma questa volta non è solo il duro che pesta e va: è il protagonista di A Working Man, film diretto da David Ayer e scritto a quattro mani con Sylvester Stallone, in sala dal 10 aprile con Warner Bros. L’attore britannico interpreta un ex soldato che cerca una vita normale tra polvere e cemento, ma viene risucchiato – suo malgrado – in un mondo di violenza che pensava di aver lasciato alle spalle.
Il film, tratto dal romanzo Levon’s Trade di Chuck Dixon, prende la struttura classica del revenge movie e la innesta su una base più umana, familiare, quasi malinconica. Levon Cade è un uomo che non cerca gloria, non vuole salvare il mondo: vuole solo proteggere chi ama. Ma come dice Stallone: “Ci sono cose da cui un uomo non può voltarsi. È quella roba da western, da ‘uomo giusto nel posto sbagliato’ che non può restare a guardare”.

Il chiodo del passato
La storia del film A Working Man è semplice, ma va dritta al cuore. Levon Cade lavora in un cantiere edile a Chicago e cerca di rifarsi una vita dopo anni passati come soldato nei Royal Marines. È un uomo silenzioso, preciso, affidabile. È anche padre single, e combatte in tribunale per ottenere la custodia della figlia Merry. Ma quando Jenny, figlia del suo datore di lavoro e praticamente parte della sua famiglia allargata, viene rapita, il vecchio Levon risorge.
Sotto copertura, si infiltra nei giri della criminalità organizzata, dai bassifondi della Chicago più lurida fino ai salotti sporchi della mafia russa. Il film è un viaggio nell’inferno del traffico umano, ma anche dentro la psiche di un uomo che vorrebbe solo stare a casa con sua figlia, ma che sa usare le mani meglio di chiunque altro.
Ferite aperte e maschere dure
Ayer non costruisce un supereroe. Levon Cade nel film A Working Man è un essere umano, e Jason Statham riesce finalmente a scavare dentro la corazza. Certo, combatte come un marine e usa ogni oggetto come arma improvvisata - dal cemento a una pala da muratore - ma a renderlo interessante è la sua umanità ferita. “Jason è molto più di quello che la gente vede nei suoi ruoli d’azione”, dice Stallone. “Ha ironia, sensibilità, una malinconia latente. È un orso che sa quando farti ridere e quando staccarti la testa”.
E non è solo. Arianna Rivas, nei panni di Jenny, non interpreta la classica “damsel in distress”. È una ragazza testarda, forte, con un passato e delle aspirazioni. Ayer la definisce “una prigioniera di guerra, non una vittima”. Lei stessa sostiene: “Jenny è dolce, sì, ma quando serve sa fare male. È protettiva, ma feroce. Una combinazione che non si vede spesso nei personaggi femminili”.
David Harbour, invece, è Gunny, un veterano cieco che vive isolato tra boschi e rimorsi. È lui a rifornire Levon di armi - una sorta di “sommelier della guerra” - ma soprattutto rappresenta il prezzo umano del mestiere. “Gunny è ciò che Levon rischia di diventare”, spiega Harbour. “È la memoria viva delle conseguenze, di quello che succede quando non riesci più a tornare indietro”.
Tra i criminali, spiccano Jason Flemyng nel panni di un boss russo decadente e ambiguo, e Chidi Ajufo in quelli di Dutch, un biker ex militare che riconosce in Levon qualcosa di familiare. Il rispetto nasce tra pugni e birre, ma diventa un rapporto chiave. “Questo film rompe gli schemi”, ha detto Flemyng. “Statham sorprende. Qui c’è anima, non solo azione”.

L’eroe del quotidiano
Sotto la superficie da action movie si muove un film che parla di identità, paternità e redenzione. Chuck Dixon ha descritto il suo protagonista come un “eroe rozzo”, un tipo che potresti incontrare al supermercato. E infatti Levon Cade non cerca vendetta: cerca normalità. Ma è il mondo a non permettergliela.
Il film A Working Man gioca con il mito del giustiziere solitario, ma lo fa con una sensibilità moderna. Levon non combatte per sé. Combatte per chi non può farlo, per chi ama. “Questo non è solo un film d’azione”, sottolinea David Ayer. “È una storia su come salvare se stessi salvando gli altri. Sulla possibilità di scegliere chi diventare, anche dopo aver fatto cose orribili”.
Anche il rapporto tra Levon e Jenny evolve in modo interessante. Non è romantico, non è paternalista. È complicità tra sopravvissuti, tra due che hanno visto troppo e ancora ci sperano. “Jenny lo vede come un orso ruvido, sì”, racconta Rivas. “Ma capisce che dentro c’è qualcuno che non ha mai smesso di proteggere, anche quando nessuno lo chiedeva più”.
Il cantiere, un campo di battaglia
Lo stile Ayer è inconfondibile: realismo sporco, sangue concreto, violenza che pesa. Ogni scena d’azione nel film A Working Man ha una grammatica specifica. Il combattimento nel furgone in corsa (omaggio dichiarato a Dalla Russia con amore) è una lezione di coreografia claustrofobica. Il bar dei biker, trasformato in ring illegale, è puro Ayer: ironia e brutalità che si incrociano. E la resa dei conti in un casinò di campagna è una danza armata che sembra uscita da un western urbano.
Statham, come sempre, fa quasi tutte le sue scene da solo. “È uno che guarda il monitor e dice: ‘Facciamone un’altra, posso fare meglio’”, racconta lo stunt coordinator Eddie Fernandez. “È un maniaco della precisione. Ed è per questo che funziona”.
A Working Man è un film su chi sei quando nessuno ti guarda. Su ciò che resta di te quando togli la divisa, il passato, le armi. È un action movie che parla sottovoce. Un dramma familiare che pesta duro. Un film che, come il suo protagonista, non chiede di essere applaudito. Vuole solo fare il suo dovere. E poi tornare a casa.
“È quasi un nuovo genere”, dichiara Ayer. “Un film di vendetta familiare, dove la posta in gioco è l’anima dell’uomo che cerca di non essere più un mostro”. E se il cinema d’azione ha ancora qualcosa da dire, probabilmente lo dice così: con i calli sulle mani, gli occhi bassi e la forza di chi, semplicemente, non può restare fermo.
Filmografia
A Working Man
Thriller - Regno Unito, USA 2025 - durata 116’
Titolo originale: Levon Cade
Regia: David Ayer
Con Jason Statham, David Harbour, Michael Peña, Emmett J Scanlan, Jason Flemyng, Maximilian Osinski
Al cinema: Uscita in Italia il 10/04/2025
A 007. Dalla Russia con amore
Spionaggio - Gran Bretagna 1963 - durata 115’
Titolo originale: From Russia with Love
Regia: Terence Young
Con Sean Connery, Daniela Bianchi, Pedro Armendariz, Robert Shaw, Lotte Lenya, Bernard Lee
in streaming: su Apple TV Amazon Video Rakuten TV Google Play Movies
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