Diretto da Éric Besnard, il film Délicieux – L’amore è servito, proposto da Cielo la sera del 24 marzo, non è solo un racconto storico ambientato alla vigilia della Rivoluzione Francese, ma un’ode alla cucina come forma di libertà e condivisione. Attraverso la storia di Manceron, un cuoco caduto in disgrazia che osa immaginare un mondo dove il cibo non sia più un privilegio aristocratico, Besnard esplora la rivoluzione gastronomica che ha accompagnato quella politica e sociale del XVIII secolo.

Grégory Gadebois, Isabelle Carré
Délicieux (2021) Grégory Gadebois, Isabelle Carré

La nascita della cucina democratica

Il film Cielo Délicieux – L’amore è servito ci porta nel cuore della Francia del XVIII secolo, dove Manceron (interpretato magistralmente da Grégory Gadebois) è lo stimato chef del duca di Chamfort (Benjamin Lavernhe). Tuttavia, il suo desiderio di innovazione culinaria lo porta a creare un piatto originale che si discosta dalle convenzioni gastronomiche dell’epoca. Il suo atto di audacia gli costa il posto e la reputazione: il duca lo ripudia pubblicamente e Manceron è costretto a ritirarsi in un angolo sperduto della campagna.


Qui, con il supporto del figlio Benjamin (Lorenzo Lefèbvre) e della misteriosa Louise (Isabelle Carré), una donna che desidera imparare l’arte della cucina, Manceron ritrova il piacere di cucinare.

Gradualmente, abbandona la mentalità servile imposta dalla nobiltà e si apre alla possibilità di creare qualcosa di nuovo: un luogo in cui chiunque possa gustare il frutto della sua arte. Nasce così l’idea di quello che diventerà il primo ristorante della storia, un concetto rivoluzionario in un’epoca in cui il cibo era simbolo di distinzione sociale.


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Tra evoluzione e tradizione

Il film Cielo Délicieux – L’amore è servito si distingue per una caratterizzazione profonda dei suoi protagonisti, le cui trasformazioni personali riflettono i grandi cambiamenti storici dell’epoca. Manceron, il cuore pulsante della storia, parte come un uomo intrappolato in una rigida gerarchia, ma trova la sua vera vocazione nel momento in cui si libera dai vincoli dell’aristocrazia. “Cucinare non è servire, ma creare”, sembra dirci il film attraverso il suo percorso, che lo porta dalla sottomissione all’indipendenza, fino all’atto rivoluzionario per eccellenza: condividere il cibo con chiunque lo desideri.


Accanto a lui, Louise incarna un altro tipo di cambiamento. Misteriosa e determinata, la sua presenza non è casuale e porta con sé una storia segnata da sofferenza e desiderio di riscatto. La sua voglia di imparare l’arte della cucina si intreccia con il suo bisogno di libertà, e il legame che sviluppa con Manceron è molto più di una semplice relazione tra maestro e allieva.


Dall’altro lato dello spettro sociale troviamo il duca di Chamfort, perfetta incarnazione di un’aristocrazia che non concepisce il cibo se non come uno strumento di potere e ostentazione. “Se si sconvolge l’ordine stabilito, sarà il caos”, ammonisce l’intendente interpretato da Guillaume de Tonquédec, un personaggio che inizia come rigido difensore della gerarchia, ma che a poco a poco si lascia sedurre dai piaceri della tavola e dalle idee di un nuovo mondo. La sua trasformazione è emblematica: chi all’inizio impone regole e imposte con piglio autoritario, alla fine accoglie il cambiamento con il sorriso di chi ha capito che la storia è in movimento e lui non vuole restare indietro.

Benjamin Lavernhe
Délicieux (2021) Benjamin Lavernhe

Il cibo come strumento di cambiamento

Più di un semplice pamphlet storico, il film Cielo Délicieux – L’amore è servito è una riflessione sul ruolo del cibo nella società e sulla sua capacità di trasformare il mondo. La cucina diventa il punto d’incontro tra le classi sociali, il luogo dove si consuma la vera rivoluzione. Da un lato, vediamo la povertà estrema del popolo, costretto a rubare un pezzo di pane per sopravvivere; dall’altro, l’eccesso e la stravaganza della tavola dei nobili, dove “il gusto è un dettaglio, ciò che conta è l’abbondanza”. In questo scenario, Manceron introduce un’idea radicale: il cibo non è privilegio, ma diritto.


L’idea stessa di aprire un ristorante per tutti è rivoluzionaria tanto quanto gli eventi che stanno per travolgere la Francia. Se il popolo non ha mai potuto sedersi a un tavolo per gustare un pasto con dignità, ora tutto cambia. La cucina non è più solo un atto di sussistenza, ma un piacere che viene condiviso, diventando un elemento di uguaglianza.


Un altro tema centrale del film è il ritorno alla natura e alla semplicità. Manceron rifiuta le spezie importate e le raffinatezze esotiche, scegliendo di lavorare solo con ingredienti locali. “Il vero sapore è quello della terra, non del mercato”, sembra suggerire Besnard, anticipando un dibattito che ancora oggi è attuale nel mondo della gastronomia, tra sostenibilità e valorizzazione dei prodotti del territorio.


Ma Délicieux – L’amore è servito è anche, e forse soprattutto, una celebrazione del piacere di cucinare. Le scene in cucina, curate nei minimi dettagli dai consulenti gastronomici Thierry Charrier e Jean-Charles Karmann, sono un’autentica gioia per gli occhi. Il film ci ricorda che il cibo non è solo nutrimento, ma arte, passione e cultura, e che ogni piatto racconta una storia. Una storia che, in questo caso, ha il sapore della libertà.

Un dipinto vivente

Dal punto di vista visivo, il film Cielo Délicieux – L’amore è servito è un’opera di grande raffinatezza. Besnard trasforma ogni inquadratura in un quadro, rendendo la natura un personaggio a sé stante. La fotografia esalta i colori caldi del cibo e la bellezza dei paesaggi del Cantal, mentre le scene in cucina hanno la vividezza di una natura morta fiamminga.


Anche la musica e il ritmo narrativo contribuiscono a creare un’esperienza sensoriale completa. Il film non si limita a raccontare una storia, ma invita lo spettatore a immergersi nel gusto e nei profumi di un’epoca. È una dichiarazione d’amore alla cucina, un tributo ai cuochi che hanno rivoluzionato il modo di concepire il cibo e, soprattutto, un inno alla libertà.


Realizzato in un periodo in cui la ristorazione ha attraversato una crisi senza precedenti a causa della pandemia, il film ci ricorda quanto sia preziosa la possibilità di condividere un pasto e quanto la gastronomia sia parte integrante della nostra cultura e della nostra storia. Un’opera che conquista il cuore e… lo stomaco!

Filmografia

locandina Délicieux

Délicieux

Commedia - Francia, Belgio 2021 - durata 112’

Titolo originale: Délicieux

Regia: Eric Besnard

Con Grégory Gadebois, Isabelle Carré, Benjamin Lavernhe, Guillaume De Tonquedec, Christian Bouillette, Lorenzo Lefèbvre

in TV: 24/03/2025 - Cielo - Ore 21.20

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