Il cinema horror ha spesso esplorato il connubio tra politica e slasher, utilizzando il genere per riflettere sulle tensioni sociali e sulle dinamiche di potere: il film Founders Day, diretto da Erik Bloomquist, scritto con il fratello Carson e proposto da Rai 4 in prima tv il 24 marzo, si inserisce in questa tradizione con un racconto che intreccia la competizione elettorale di una piccola cittadina americana con una serie di omicidi misteriosi. Il lungometraggio propone, infatti, una narrazione che fonde il thriller investigativo con il classico whodunnit, accompagnato da una componente slasher che segue le regole del genere.

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Founders Day (2023) scena

Un mistero tra politica e horror

La storia del film di Rai 4 Founders Day è ambientata a Fairwood, una tranquilla cittadina scossa da una campagna elettorale particolarmente accesa tra il sindaco in carica, Blair Gladwell (Amy Hargreaves), e il suo sfidante Harold Faulkner (Jayce Bartok).


La competizione politica prende una svolta drammatica quando Melissa (Olivia Nikkanen), figlia di Faulkner, viene brutalmente uccisa da un individuo mascherato che indossa una parrucca da giudice e utilizza un martelletto da tribunale modificato come arma. Allison (Naomi Grace) è testimone dell’omicidio e si ritrova coinvolta, insieme a un gruppo di adolescenti, nella ricerca dell’identità dell’assassino.


Nel corso della vicenda emergono vari personaggi legati alla politica locale e alla comunità di Fairwood: Adam (Devin Druid), fratello della vittima, e Lilly (Emilia McCarthy), figlia della sindaca, rappresentano il lato giovanile del conflitto elettorale, mentre altre figure come il commissario di polizia (Catherine Curtin) e il professore Mr. Jackson (William Russ) aggiungono ulteriori sfaccettature alla narrazione. Gli omicidi proseguono, intensificando il clima di tensione e alimentando i sospetti all’interno della comunità.

 
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Il peso della propaganda

Uno degli aspetti centrali del film di Rai 4 Founders Day è il tentativo di intrecciare critica politica e horror, con una riflessione sul ruolo della propaganda e sulla natura della competizione elettorale. La rappresentazione dei candidati suggerisce un certo distacco dai classici archetipi del bene e del male, ponendo invece l’accento sulla dimensione performativa della politica e sul modo in cui le dinamiche elettorali influenzano i rapporti personali. Il film inserisce anche elementi di tensione e mistero, con una serie di false piste e colpi di scena che mantengono vivo l’interesse sulla vera identità del killer.


Dal punto di vista visivo, il design del villain è particolarmente distintivo: la maschera da giudice e l’uso di strumenti di giustizia come armi conferiscono un’estetica ben definita all’assassino. La messa in scena degli omicidi segue le convenzioni dello slasher, con sequenze di tensione che giocano con gli spazi e le atmosfere della cittadina americana. Anche la colonna sonora e il comparto tecnico contribuiscono a costruire un’atmosfera che alterna momenti di leggerezza a scene di maggiore intensità.

Olivia Nikkanen, Jayce Bartok
Founders Day (2023) Olivia Nikkanen, Jayce Bartok

Tensioni e conflitti personali

La narrazione del film di Rai 4 Founders Day segue un ritmo che bilancia il racconto investigativo con le sequenze horror, inserendo numerosi personaggi che offrono diverse prospettive sugli eventi. Il lungometraggio presenta una varietà di dinamiche relazionali tra adolescenti e adulti, utilizzando la competizione elettorale come sfondo per sviluppare tensioni e conflitti personali. La costruzione del mistero si affida a numerosi indizi e depistaggi, mantenendo viva l’incertezza sull’identità dell’assassino fino alle fasi finali della storia.


Dal punto di vista strutturale, Founders Day combina elementi classici del genere slasher con un’impronta più moderna, ispirandosi a opere di riferimento senza discostarsi troppo dalle loro formule. Il film esplora le implicazioni della violenza e della manipolazione politica, inserendo anche momenti di leggerezza e satira che offrono un’alternanza di toni nel corso della narrazione.


Founders Day
si inserisce nel panorama degli slasher contemporanei con un’ambientazione e una tematica che cercano di offrire uno spunto originale, senza però allontanarsi troppo dalle convenzioni del genere. L’estetica del killer, l’atmosfera della cittadina e la costruzione del mistero contribuiscono a definire l’identità del film, che si mette indubbiamente in luce per il suo tentativo di combinare critica sociale e intrattenimento horror.

Filmografia

locandina Founders Day

Founders Day

Horror - Usa 2023 - durata 106’

Titolo originale: Founders Day

Regia: Erik Bloomquist

Con Naomi Grace, Devin Druid, William Russ, Amy Hargreaves, Catherine Curtin, Emilia McCarthy

in TV: 30/03/2025 - Rai 4 - Ore 23.10