Presentato in Concorso Meridiana al Bari International Film&TV Fest, il film La guerra di Cesare di Sergio Scavio (che ne firma il soggetto e la sceneggiatura con Pier Paolo Piciarelli) si impone come un’opera prima che coniuga realismo sociale, dramma esistenziale e un lirismo visivo. Ambientato in una Sardegna mineraria al tramonto e prodotto da Ombre Rosse e WellSee in associazione con Metaphyx e in collaborazione con Rai Cinema, racconta la parabola di un uomo che, perso tra il lutto e il desiderio di riscatto, si scontra con la fine di un’epoca. Prossimamente al cinema distribuito da RS Productions e Mirari Vos.

Un’illusione di riscatto
La trama del film La guerra di Cesare si snoda attorno a Cesare, interpretato da Fabrizio Ferracane, ex minatore costretto a reinventarsi come guardia giurata in una miniera ormai in disuso. La speranza di una ripresa economica si infrange quando una multinazionale cinese rinuncia all’acquisto del giacimento, decretandone la chiusura definitiva. È il colpo di grazia per un tessuto sociale già devastato dalla crisi.
La tragedia esplode quando Mauro, amico fraterno di Cesare e anima ribelle del gruppo, tenta di incendiare gli uffici della miniera in segno di protesta e finisce per perdere la vita in un incidente. La sua morte diventa per Cesare il detonatore di una missione di vendetta: insieme a Francesco, il problematico fratello di Mauro, si mette in viaggio verso la città, deciso a farsi giustizia. Ma il cammino si rivela più complesso del previsto, conducendolo a scoprire una realtà ben più sfaccettata di quanto credesse.
La fragilità dei sognatori
Il film La guerra di Cesare si regge su un cast calibrato. Fabrizio Ferracane interpreta Cesare, un uomo intrappolato in un passato che non esiste più. Il suo percorso lo porta dal dolore all’illusione della vendetta, fino a una presa di coscienza che lo priva di ogni certezza.
Alessandro Gazale dà corpo a Mauro, figura di frontiera tra idealismo e disperazione, un uomo troppo grande per accettare il proprio fallimento.
Accanto a loro, Luciano Curreli interpreta Francesco, un outsider fragile e imprevedibile, e Francesca Ventriglia è Lori, ballerina di tip tap il cui vitalismo autodistruttivo rappresenta il riflesso urbano della crisi interiore di Cesare.

La fine di un’epoca e l’inutilità della lotta
Scavio costruisce un affresco sulla fine del lavoro come elemento identitario. La miniera, con i suoi tunnel vuoti e i suoi macchinari arrugginiti, è il simbolo di un’illusione ormai crollata. La ribellione, un tempo cuore pulsante della classe operaia, diventa qui un atto quasi rituale, privo di efficacia. Il film La guerra di Cesare non è solo la lotta di un uomo contro un nemico invisibile, ma un requiem per una generazione rimasta senza appigli. La domanda che attraversa il film è: ha ancora senso combattere per un mondo che ha già voltato pagina?
Con una regia asciutta e attenta ai dettagli, Scavio cattura un microcosmo morente, fatto di gesti quotidiani svuotati di senso. La fotografia di Micaela Cauterucci restituisce una Sardegna lontana dai cliché, spoglia e desolata, mentre la colonna sonora di Samuele “Pherro” Masia gioca con la nostalgia attraverso suoni vaporwave e canti operai, creando un contrasto tra passato e presente.
In questo contesto, la danza assume un significato profondo: Cesare e Francesco si rifugiano nel ballo come ultima forma di espressione, mentre Lori incarna la bellezza effimera di chi non sa fermarsi. Le scene ambientate nel dopolavoro operaio trasformato in discoteca rappresentano questa estetica dell’inutilità: un’energia disperata che cerca di sopravvivere in un mondo che non la riconosce più.
La clip in anteprima
La guerra di Cesare è un film che esplora il presente attraverso una storia radicata nel suo territorio. Sergio Scavio racconta un’Italia che affronta la crisi del lavoro e l’eredità di un passato industriale in dissoluzione. Con questo esordio, il regista mette in scena una vicenda che riflette le trasformazioni sociali e personali di chi cerca un senso in un mondo che cambia. Vediamone una clip in anteprima esclusiva.
Filmografia
La guerra di Cesare
Drammatico - Italia 2025 - durata 80’
Regia: Sergio Scavio
Con Fabrizio Ferracane, Alessandro Gazale, Luciano Curreli, Francesca Ventriglia
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