Si presenta come un videosaggio, promettendo una dissertazione analitica (e politica) sulla rappresentazione cinematografica della strega - e d’altronde i lavori precedenti di Elizabeth Sankey appartenevano alla categoria. Ma l’incipit di Witches - un travolgente montaggio che salda Häxan a Il mago di Oz, The VVitch a The Love Witch - è un depistaggio, e rende più dirompente ciò che viene dopo: Sankey medesima che si siede davanti alla sua stessa mdp, e inizia a raccontare, nel dettaglio e senza filtri, la propria personalissima esperienza.

Che è quella di un’angosciante psicosi post partum, un mix di depressione, allucinazioni e pensieri suicidi che la porta, insieme al figlio neonato, a dover passare qualche mese in un reparto apposito di un ospedale inglese: un felice ingranaggio del sistema sanitario britannico che salva la sua vita e quella del piccolo, aiutandola a recuperare la salute mentale anche grazie all’incontro con altre donne nella sua condizione. Cosa c’entrano le streghe, ci si chiede a tratti, anche considerando che gli inserti cinematografici con cui la regista contrappunta gli aneddoti suoi e delle altre madri scivolano spesso verso territori differenti?
Una parziale risposta arriva nell’ultimo atto, in cui Sankey mette in relazione le testimonianze di donne accusate di stregoneria con quelle di neo madri afflitte da disturbi perinatali, l’antico sapere ostetrico femminile soppresso dalla scienza medica a guida esclusivamente maschile, e infine il potere curativo della condivisione tra donne, di una congrega che per molte si rivela risorsa essenziale. Il risultato è un ibrido spiazzante ma fertile tra analisi e confessione, tra psicoterapia e attivismo: un incantesimo?
Il film
Witches
Documentario - Regno Unito 2024 - durata 90’
Titolo originale: Witches
Regia: Elizabeth Sankey
Con Sophia Di Martino, Marion Gibson, David Emson, Shema Tariq, Trudi Seneviratne, Catherine Cho
in streaming: su MUBI MUBI Amazon Channel
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