”È una nana, ha trent’anni, porta una parrucca, le hanno limato i denti per farli sembrare quelli di una bambina.”
Non ci credevano. In tutto il mondo il sospetto era altissimo. E le voci che giravano erano assurde, ma davano l’idea di quanto alla fine fosse sorprendente. Dal Vaticano - chissà perché poi - mandarono addirittura un messo a verificare, padre Silvio Massante. Che rassicurò l’opinione pubblica: Shirley Temple aveva davvero dieci anni.
Cherchez la mère
Se dietro a ogni grande uomo c’è una grande donna, dietro a ogni bambina prodigio c’è spesso una madre. Fu il caso della piccola Shirley, certamente, che la madre - che aveva sognato in gioventù di diventare ballerina - mandò prestissimo a scuola di ballo: la bimba aveva solo tre anni. Fu la madre a crearne il personaggio, arricciando i suoi boccoli con sedute interminabili e lavandoglieli con l’aceto. E quando la piccola cominciò a essere ingaggiata, con un salario di 150 dollari a settimana, la madre ne prendeva 25 come sua assistente personale. Quando poi, nel 1934, fu firmato il contratto con la Fox e venne il momento di alzare le pretese, fu la madre a battersi e l’ingaggio di Shirley passò a 1000 dollari più 250, sempre per la madre. Calcolando il valore dell’inflazione stiamo parlando di qualcosa come 20K dollari di oggi alla settimana. Una miniera d’oro, per di più in tempi grami. E Shirley Temple all’epoca aveva solo 6 anni.
Miss Little Miracle
Il mondo cadde letteralmente ai piedi di riccioli d’oro, come veniva chiamata in Italia, dal titolo italiano del suo film Curly Top, del 1935. Erano incantati dalle sue mossette, dai suoi sorrisetti, dalle mielosità. Con gli occhi di oggi certe scene però danno i brividi. Impossibile non notare la sessualizzazione spinta della piccola attrice, spesso impegnata a flirtare in scena con maschi adulti: ci sarebbe molto da discutere sull’innocenza di tutto ciò. E in alcuni casi il richiamo alla pedofilia era fatto esplicito.
Ma eravamo negli anni della Grande Depressione. E un po’ di consolazione e leggerezza da un faccino angelico e ammiccante portavano sollievo alle masse. O almeno così era nella visione dei tempi, supportata anche dal presidente Franklin Delano Roosevelt che ebbe a dire: “È meraviglioso che per soli 15 cents un cittadino americano possa andare al cinema, ammirare il faccino sorridente di una bimba e dimenticare i suoi guai”.
Il successo proseguì, film dopo film per tutti gli anni ‘30. La sua figura era parte della cultura popolare, in tutto il mondo. Per dire: nel 1939 Salvador Dalì le aveva dedicato un quadro. dal titolo Shirley Temple, The Youngest, Most Sacred Monster of the Cinema in Her Time. Poi anche per Shirley Temple arrivò la pubertà. E la domanda che si fa a tutti i bambini - cosa farai da grande? - per lei rischiava di suonare diversa (e sinistra): cosa hai fatto da piccola?
Nel 1941, lasciata la 20th Century Fox, Riccioli d’Oro doveva passare alla MGM. Ebbe un incontro con Arthur Freed, un pezzo grosso, il produttore di film storici come Un americano a Parigi o Gigi, tanto per citare solo i vincitori dell’Oscar al miglior film. Shirley aveva 13 anni. Freed non trovò niente di meglio da fare che sbottonarsi i pantaloni ed esibire i genitali. Lei ridacchiò imbarazzata: non sapeva davvero che fare. Lui la buttò fuori dallo studio. E l’accordo non si fece.
La crescita intanto proseguiva: i capelli si scurirono e la ragazza - fuori dalle parti che il cinema le aveva sempre cucito addosso - non aveva poi tutto questo talento. La bambina d’oro era diventata un’adolescente qualsiasi.
Il suo ultimo film lo girò nel 1949. Il 15 dicembre del 1950, a 22 anni, decise saggiamente di ritirarsi per sempre dalle scene. E così fu.
La seconda vita
Non finì però lì. Forse Shirley Temple da adulta non aveva il talento o il carisma che ci voleva per continuare la carriera d’attrice, ma di certo non era una che si lasciava andare. Proseguì con la radio, poi con la televisione. Ma soprattutto a un certo punto negli anni ‘60 si avvicinò al Partito Repubblicano. Chissà se la influenzò il fatto che nel 1967 Ronald Reagan - al fianco del quale aveva recitato in Età inquieta, uno dei suoi ultimi film - avesse vinto le elezioni diventando governatore della California. Fatto sta che tentò la carriera politica, presentandosi per un posto vacante al congresso regionale. Perse ma non si abbatté e corse di nuovo per il Congresso. Perse ancora e non si diede per vinta. E conquistò la fiducia di Kissinger. Ebbe così una serie di incarichi governativi, sotto varie presidenze: delegata all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, poi Ambasciatrice in Ghana, Capo del protocollo degli Stati Uniti e infine ambasciatrice in Cecoslovacchia. Tutti ruoli che ricoprì con onore e prestigio.
Tutti i film di Shirley Temple
Filmografia
Un angolo di paradiso
Sentimentale - USA 1935 - durata 63’
Titolo originale: Our Little Girl
Regia: John S. Robertson
Con Shirley Temple, Joel McCrea, Rosemary Ames, Lye Talbot
Il piccolo colonnello
Commedia - USA 1935 - durata 85’
Titolo originale: The Little Colonel
Regia: David Butler
Con Shirley Temple, Lionel Barrymore, Evelyn Venable, John Lodge
Riccioli d'oro
Commedia - USA 1935 - durata 75’
Titolo originale: Curly Tops
Regia: Irving Cummings
Con Shirley Temple, John Boles, Rochelle Hudson, Jane Darwell
Una povera bimba milionaria
Commedia - USA 1936 - durata 79’
Titolo originale: Poor Little Rich Girl
Regia: Irving Cummings
Con Shirley Temple, Michael Whalen, Jack Haley, Alice Faye, Gloria Stuart
La piccola principessa
Sentimentale - USA 1939 - durata 85’
Titolo originale: The Little Princess
Regia: Walter Lang
Con Shirley Temple, Richard Greene, Anita Louise, Ian Hunter, Cesar Romero
Età inquieta
Drammatico - USA 1947 - durata 83’
Titolo originale: That Hagen Girl
Regia: Peter Godfrey
Con Ronald Reagan, Shirley Temple, Rory Calhoun, Lois Maxwell, Dorothy Peterson, Conrad Janis
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