Aftermath – In trappola: Su Italia 1, un film thriller che riflette sul trauma bellico

Nel panorama sempre più affollato dei thriller d’azione, Aftermath - In trappola, il film proposto da Italia 1 in prima visione la sera del 21 marzo, cerca di ritagliarsi un posto sfruttando una formula collaudata: un’ambientazione circoscritta, un gruppo di terroristi armati fino ai denti e un eroe solitario determinato a fermarli. Diretto da Patrick Lussier e scritto da Nathan Graham Davis, il film, una hit su Netflix a livello globale (curiosamente, per una questione di diritti, non è mai stato reso disponibile in Italia), unisce suspense, azione e un sottotesto psicologico legato alle conseguenze della guerra.

Un ostaggio, un eroe, un conflitto personale

La trama del film di Italia 1 Aftermath – In trappola segue Eric (Dylan Sprouse), un veterano di guerra appena tornato a casa e ancora alle prese con un grave disturbo da stress post-traumatico (PTSD). Determinato a ristabilire un rapporto con la sorella adolescente Madeleine (Megan Stott), decide di portarla al cinema. Tuttavia, il loro tragitto viene brutalmente interrotto quando un gruppo di ex-militari radicalizzati prende in ostaggio tutti i civili presenti sul Tobin Memorial Bridge di Boston.

A capo del gruppo troviamo Romeo (Mason Gooding), un leader spietato con un’ideologia rivoluzionaria e un obiettivo preciso: liberare la prigioniera Samantha Brown, detta “Doc” (Dichen Lachman), un’ex alleata che ha tradito il loro gruppo e ora è in trasferimento tra carceri. Con le armi spianate e un piano che prevede l’eliminazione di qualsiasi ostacolo, Romeo e i suoi uomini trasformano il ponte in una zona di guerra.

Eric, forte del suo addestramento militare, si ritrova costretto a mettere da parte i suoi traumi e a combattere per la salvezza di Madeleine e degli altri ostaggi. Nel corso della vicenda, stringe un’inaspettata alleanza con Doc, la cui vera storia si svela poco alla volta. Tra combattimenti corpo a corpo, sparatorie e momenti di tensione, Eric si trova non solo a dover affrontare i terroristi, ma anche i fantasmi del suo passato.

I protagonisti

Nel film di Italia 1 Aftermath – In trappola, Dylan Sprouse veste i panni di Eric Daniels, un ex ranger segnato dal trauma della guerra. Conosciuto principalmente per ruoli giovanili, l’attore cerca di reinventarsi come eroe d’azione. La sua interpretazione ha suscitato reazioni contrastanti: nei momenti più introspettivi riesce a trasmettere l’angoscia del protagonista, ma nelle sequenze più fisiche la sua presenza scenica non sempre convince.

Megan Stott, nel ruolo di Madeleine, offre una performance solida e riesce a rendere credibile il rapporto fraterno con Eric, fungendo da contrappeso emotivo alla storia. Mason Gooding interpreta Romeo, il leader degli ostaggi, ma il suo personaggio risulta a tratti monodimensionale e meno carismatico rispetto ad altri antagonisti del genere.

Dichen Lachman, nei panni di Doc, rappresenta uno degli elementi più riusciti del film. Il suo personaggio, avvolto da un alone di mistero, riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore e dona profondità alla narrazione.

Più profondo di un semplice action movie

Oltre a essere un thriller d’azione adrenalinico, il film di Italia 1 Aftermath – In trappola affronta tematiche più profonde legate alle conseguenze della guerra. Il PTSD è uno degli elementi centrali della narrazione e viene rappresentato attraverso il personaggio di Eric, un uomo che lotta con i fantasmi del passato e con la difficoltà di reintegrarsi nella vita civile.

Il film esplora anche il confine tra eroismo e sopravvivenza: Eric non è un eroe nel senso classico del termine, ma un uomo che combatte per proteggere la sorella e gli ostaggi, rendendolo un protagonista umano e vulnerabile.

Un altro tema rilevante è la disillusione dei veterani e la deriva estremista di alcuni ex militari. I terroristi di Romeo incarnano il senso di abbandono e tradimento che alcuni soldati provano dopo il congedo, trovando rifugio in ideologie radicali e atti estremi di violenza.

Aftermath - In trappola non rivoluziona il genere, ma offre un intrattenimento solido per gli amanti dell’action thriller. Seppur derivativo e con qualche difetto nella costruzione dei personaggi e nella coerenza narrativa, il film riesce a mantenere alta l’attenzione grazie a un’ambientazione efficace e a un buon equilibrio tra azione e introspezione. In definitiva, è un Die Hard su un ponte con qualche riflessione in più sul trauma bellico: imperfetto ma godibile.

Filmografia