The Accountant 2, al cinema dal 24 aprile con Warner Bros, è un film che riesce a superare il suo predecessore, abbracciando un mix di azione frenetica e humor surreale. Quando nel 2016 The Accountant arrivò sul grande schermo, il thriller d’azione con Ben Affleck nei panni di un contabile/autistico/sicario sembrava un’idea tanto assurda quanto potenzialmente geniale. Il film, tra combattimenti coreografati e una narrazione a tratti eccessivamente convoluta, riuscì a conquistare un pubblico di nicchia e a guadagnarsi un insperato seguito su piattaforme di streaming.
Oggi, otto anni dopo, The Accountant 2 raccoglie quell’eredità e la amplifica in un sequel sorprendentemente divertente, che smussa la serietà del primo film e la sostituisce con una miscela di azione frenetica e humor surreale.

Una trama contorta ma efficace
La narrazione del film The Accountant 2 riparte con la misteriosa morte di Raymond King (J.K. Simmons), ex direttore del Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN). King stava indagando su una rete di traffico di esseri umani tra il Centro America e gli Stati Uniti, e il suo assassinio mette in moto una serie di eventi che riporteranno Christian Wolff (Ben Affleck) nel mondo della giustizia privata.
Accanto a lui torna Marybeth Medina (Cynthia Addai-Robinson), ora a capo del FinCEN, la quale chiede il suo aiuto per risolvere il caso. Tuttavia, la vera sorpresa del film è il ritorno di Braxton (Jon Bernthal), il fratello di Christian, un sicario altrettanto letale ma con un approccio decisamente più disinvolto alla vita e al lavoro.
La caccia all’assassino porta il trio a svelare connessioni con il crimine organizzato e un’oscura figura nota come Anaïs (Daniella Pineda), una killer spietata che sembra sapere più di quanto dica. Nel frattempo, Christian si avvale dell’aiuto di Justine (Allison Robertson), la sua assistente non verbale, che ora dirige un gruppo di giovani hacker autistici in stile X-Men. Tra indagini, sparatorie e colpi di scena improbabili, la trama si dipana in un intreccio che, pur essendo spesso caotico, si mantiene costantemente avvincente.
Personaggi e dinamiche
La vera forza del film The Accountant 2 non sta nella sua trama, bensì nei suoi personaggi. Se il primo film trattava l’autismo del protagonista in modo quasi mistico, trasformandolo in una sorta di superpotere, il sequel opta per un approccio più leggero e autoironico. Christian non è solo un genio matematico e un letale combattente, ma anche un individuo con una vita sociale disastrosa. La sua fallimentare esperienza con gli appuntamenti veloci, in cui applica criteri statistici per scegliere la partner perfetta, è una delle sequenze più esilaranti del film.
Il rapporto tra Christian e Braxton è il cuore pulsante della pellicola. Se nel primo film il loro legame era accennato, qui diventa il fulcro emotivo e comico della storia. Bernthal offre una performance magnetica, regalando al suo personaggio un mix perfetto di minaccia e vulnerabilità. Le loro interazioni, che spaziano dal cameratismo fraterno alla tensione irrisolta, danno al film una profondità sorprendente. Memorabile è la scena del ballo country, in cui Christian cerca di calcolare statisticamente il modo migliore per partecipare a una danza di gruppo, con risultati disastrosamente esilaranti.

Temi e sottotesti
Nonostante il tono più leggero rispetto al primo film, The Accountant 2 affronta temi complessi come la condizione dei migranti sfruttati, la corruzione nel sistema giudiziario e la difficoltà di trovare un posto nel mondo per chi è “diverso”. Il film esplora inoltre la questione della neurodivergenza in un contesto action, evitando di scadere in una rappresentazione eccessivamente caricaturale o offensiva.
La presenza del gruppo di giovani hacker autistici introduce una riflessione sulla valorizzazione delle diversità: sono emarginati dalla società, ma nel loro ambiente riescono a brillare. Tuttavia, alcuni potrebbero trovare problematico il modo in cui il film trasforma l’autismo in una sorta di abilità sovrumana, un tropo già criticato nel primo capitolo.
Azione e regia
Gavin O’Connor, nuovamente alla regia, dimostra di saper gestire il mix di generi con una mano sicura. Le scene d’azione sono ben coreografate e chiare, evitando il caos visivo di molti moderni action thriller. Le sparatorie sono spettacolari, ma è nelle interazioni tra i personaggi che il film The Accountant 2 trova la sua anima. La scelta di enfatizzare l’umorismo e l’elemento buddy movie lo distingue da altri sequel action più cupi e seriosi.
The Accountant 2 è un sequel che sorprende per il suo equilibrio tra azione, ironia e sentimenti. Se il primo film era un thriller che cercava di essere serio pur risultando involontariamente assurdo, questo secondo capitolo abbraccia apertamente il suo lato più bizzarro, trasformandosi in un’esperienza di puro intrattenimento. Ben Affleck e Jon Bernthal formano una coppia irresistibile, capace di reggere da sola l’intero film.
Non sarà un capolavoro della cinematografia d’azione, ma è senza dubbio uno dei sequel più godibili dell’anno. Se Amazon MGM deciderà di continuare la saga con The Accountant 3, il pubblico sarà senza dubbio pronto a seguire ancora una volta le avventure di questo improbabile duo di fratelli letali.
Filmografia
The Accountant 2
Azione - USA 2025 - durata 124’
Titolo originale: The Accountant 2
Regia: Gavin O'Connor
Con Ben Affleck, J.K. Simmons, Jon Bernthal, Daniella Pineda, Cynthia Addai-Robinson, Grant Harvey
Al cinema: Uscita in Italia il 24/04/2025
The Accountant
Drammatico - USA 2016 - durata 128’
Titolo originale: The Accountant
Regia: Gavin O'Connor
Con Ben Affleck, Anna Kendrick, J.K. Simmons, Cynthia Addai-Robinson, Jon Bernthal, John Lithgow
Al cinema: Uscita in Italia il 27/10/2016
in streaming: su Netflix Now TV Netflix Basic Ads Sky Go Apple TV Timvision Google Play Movies Amazon Video Rakuten TV
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