Nel cuore delle Alpi italiane, tra paesaggi maestosi e un mondo rurale che lotta per resistere alla modernità, prende vita Le otto montagne, il film in onda su Tv8 la sera del 18 marzo in prima visione che esplora il valore dell’amicizia, il rapporto padre-figlio e il legame profondo tra uomo e natura. Diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, il film porta sul grande schermo l’omonimo romanzo di Paolo Cognetti, premiato con il Premio Strega e divenuto un successo internazionale.
Vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes 2022, Le otto montagne è un’opera di straordinaria delicatezza, capace di restituire con immagini e silenzi la profondità di sentimenti universali.

Due vite intrecciate tra montagna e città
La storia del film di Tv8 Le otto montagne segue Pietro e Bruno, due ragazzi che crescono tra le vette della Valle d’Aosta. Pietro, figlio di una famiglia torinese, scopre il mondo della montagna durante le vacanze estive, stringendo un’amicizia indissolubile con Bruno, l’ultimo bambino rimasto in un paesino quasi disabitato. Il loro legame si costruisce tra corse nei prati, scalate e silenzi condivisi, ma viene spezzato quando i due prendono strade diverse: Pietro diventa uno scrittore errante, sempre alla ricerca di qualcosa, mentre Bruno sceglie di restare fedele alla montagna, dedicandosi all’allevamento e alla tradizione casearia.
La vita li separa e li riunisce più volte, fino a quando la morte del padre di Pietro segna un nuovo punto di contatto: i due amici decidono di costruire insieme una casa in montagna, un rifugio simbolico e reale che incarna il loro legame. Tuttavia, il tempo e le scelte li porteranno a confrontarsi con il peso delle loro decisioni, il significato della propria esistenza e il senso del ritorno alle radici.
Personaggi profondi e tormentati
Al centro della narrazione del film di Tv8 Le otto montagne si muovono Pietro e Bruno, due anime agli antipodi eppure indissolubilmente legate. Pietro, interpretato da Luca Marinelli, è un inquieto viaggiatore alla costante ricerca di un senso, un uomo che respinge il proprio passato ma finisce sempre per tornarci. Cresciuto all’ombra di un padre severo e distante, tenta di costruirsi un’identità lontano da quella figura ingombrante, ma il destino lo spinge sempre verso le montagne e le radici che pensava di aver reciso.
Dall’altra parte c’è Bruno, il personaggio di Alessandro Borghi, simbolo di fedeltà a un mondo che sta scomparendo. Uomo testardo e orgoglioso, si aggrappa con forza alla vita di montagna, lottando contro un sistema che sembra voler cancellare la sua esistenza. La sua è una resistenza silenziosa, fatta di sacrificio e solitudine, un contrasto stridente con il movimento perpetuo di Pietro.
Accanto a loro si staglia la figura di Giovanni, il padre di Pietro, interpretato da Filippo Timi. Rigido e distante, è un uomo che ama la montagna ma non sa comunicare con il figlio, finendo per allontanarlo. Solo dopo la sua morte Pietro riuscirà a comprenderlo, scoprendo quanto fosse vicino a lui più di quanto avesse mai immaginato.
Nel percorso dei protagonisti si inserisce anche Francesca, la madre di Pietro, interpretata da Elena Lietti, una presenza dolce e materna, che cerca di mediare tra il marito e il figlio senza mai riuscire davvero a colmare il loro divario. E infine c’è Lara, interpretata da Elisabetta Mazzullo, una donna che si trova a condividere il sogno e la fatica di Bruno, ma che presto si renderà conto di quanto sia difficile amare un uomo che appartiene più alla montagna che a lei.

Amicizia, radici e il confronto con la natura
L’elemento più potente del film di Tv8 Le otto montagne è l’amicizia tra Pietro e Bruno, un legame che attraversa gli anni, resistendo a silenzi, distanze e incomprensioni. Non è un’amicizia fatta di parole, ma di condivisione, di sguardi che dicono più di mille discorsi. Sono due uomini diversi, cresciuti in ambienti opposti, ma uniti da un’intesa profonda e da una promessa non detta di esserci sempre l’uno per l’altro.
Oltre all’amicizia, il film affronta il difficile rapporto tra padri e figli, un tema che si sviluppa nella tensione tra Pietro e Giovanni. Il giovane protagonista lotta per affrancarsi dall’influenza paterna, ma alla fine scopre che il legame con il padre è più forte di quanto volesse ammettere. In un certo senso, sarà proprio Bruno a incarnare quella figura paterna che Pietro ha rifiutato, creando un legame quasi fraterno che si rafforza nella costruzione della casa in montagna.
La natura è un altro personaggio essenziale del racconto, non solo come sfondo, ma come elemento vivo e onnipresente. La montagna è crudele e meravigliosa, dà e toglie, accoglie e respinge. Pietro la osserva da lontano, la esplora con il fascino di chi cerca qualcosa di perduto, mentre per Bruno è semplicemente casa, un luogo che conosce fino all’ultimo albero e all’ultima pietra.
Il contrasto tra chi sogna la montagna e chi la vive davvero è ben rappresentato in una scena chiave del film, quando alcuni amici di Pietro, affascinati dal rifugio che ha costruito con Bruno, fantasticano su una vita immersa nella natura. Bruno, con il pragmatismo di chi sa cosa significa davvero sopravvivere in alta quota, li deride bonariamente, ricordando che la natura non è solo bellezza, ma anche fatica, isolamento e sacrificio.
Ma Le otto montagne è anche un racconto sulla fine di un’epoca, sullo scontro tra modernità e tradizione. Bruno incarna il passato, il mondo rurale che lentamente si spegne sotto il peso delle nuove regole e dell’indifferenza della società. La sua lotta per preservare il vecchio modo di vivere si scontra con una realtà che non fa sconti, e il film non si sottrae dal mostrare la malinconia di un mondo che scompare, lasciando dietro di sé solo il ricordo.
Silenzi e immagini
Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch scelgono un linguaggio cinematografico che valorizza i silenzi, le pause e la contemplazione. Il film si affida più agli sguardi che ai dialoghi, lasciando spazio all’interpretazione dello spettatore. La fotografia di Ruben Impens cattura la vastità delle montagne, restituendone sia la bellezza incontaminata sia la crudezza della vita in alta quota. La colonna sonora di Daniel Norgren, con il suo folk malinconico, accompagna le immagini senza sovrastarle, rendendo il film un’esperienza sensoriale oltre che narrativa.
Il film di Tv8 Le otto montagne è un’opera intensa e sincera, che affronta temi universali con una sensibilità rara. Non è solo la storia di un’amicizia, ma un viaggio interiore attraverso il tempo, i legami e le scelte che definiscono una vita. Con un cast straordinario e una regia che sa dare voce ai paesaggi tanto quanto ai personaggi, si impone come uno dei più significativi del cinema contemporaneo italiano.
Un’opera che, come le montagne che racconta, rimane impressa nella memoria dello spettatore, invitandolo a riflettere sul senso del proprio cammino.
Filmografia
Le otto montagne
Drammatico - Italia/Belgio/Francia/Gran Bretagna 2022 - durata 147’
Regia: Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch
Con Alessandro Borghi, Luca Marinelli, Filippo Timi, Elena Lietti
Al cinema: Uscita in Italia il 22/12/2022
in TV: 18/03/2025 - TV8 - Ore 21.30
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Amazon Video Rakuten TV Timvision
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