La caduta di un uomo, l’ossessione per il riscatto e il labile confine tra giustizia e vendetta: Per niente al mondo, il secondo film di Ciro D’Emilio in onda su Rai 5 la sera del 18 marzo, porta in scena un dramma esistenziale che sfida il pubblico a interrogarsi sulla natura della fiducia e sulle conseguenze dell’ingiustizia.

Con Per niente al mondo, Ciro D’Emilio conferma di essere una delle voci più coraggiose del cinema italiano. Il film non è solo un dramma sulla malagiustizia, ma una riflessione sulla fragilità dell’identità e sulla brutalità del giudizio collettivo.


Non è un’opera che lascia spazio alla speranza. È un film che costringe a guardare negli occhi la crudeltà della nostra epoca, dove un’accusa può distruggere una vita e dove il perdono è un lusso che pochi possono permettersi. Un racconto universale che ci mette di fronte a una domanda spietata: cosa resta di un uomo quando il mondo ha deciso di cancellarlo.

Guido Caprino
Per niente al mondo (2021) Guido Caprino

Un uomo contro il destino

Bernardo, il protagonista del film di Rai 5 Per niente al mondo, è un uomo di successo, circondato da amici, affermato nel suo lavoro di chef e convinto di avere il controllo sulla propria esistenza. Il suo talento è indiscusso: riconosce ogni sfumatura di un vino a occhi chiusi, guida macchine da rally con una sicurezza sfrontata, si muove nel suo ambiente con la consapevolezza di chi sa di aver costruito ogni traguardo con le proprie mani. Eppure, la sua vita si trasforma in un incubo quando viene arrestato ingiustamente. La sua innocenza, certificata dalla legge, non basta a restituirgli la dignità: la società ha già emesso il suo verdetto.


Uscito di prigione, Bernardo non trova più il suo posto nel mondo. Gli amici si allontanano, la sua credibilità è in frantumi, la sua immagine è irrimediabilmente macchiata. Di fronte a questa realtà, fa una scelta radicale: invece di ricostruire, decide di riprendersi tutto con ogni mezzo necessario. La vendetta si sostituisce alla giustizia, la rabbia prende il posto della speranza. È il punto di non ritorno.

La solitudine di Bernardo

Il film di Rai 5 Per niente al mondo ruota interamente attorno a Bernardo, interpretato magistralmente da Guido Caprino. Il suo volto porta il peso del crollo emotivo, la sua fisicità racconta il contrasto tra l’uomo che era e quello che è diventato. Caprino non si limita a interpretare, ma si immerge nelle profondità psicologiche del protagonista, restituendoci un personaggio che combatte non solo contro il mondo, ma anche contro se stesso.


Accanto a lui troviamo figure chiave come il sindaco (Antonio Zavatteri) e Stefano (Diego Ribon), amici e complici nel passato, ora diventati spettatori silenziosi della sua rovina. Boris Isakovic nei panni di Elia, il compagno di cella serbo, rappresenta invece l’unico punto di contatto umano rimasto nella sua vita: un uomo duro, ma paradossalmente più leale di chi lo ha conosciuto da sempre. La loro relazione si sviluppa in una serie di scambi carichi di tensione e cinismo, rivelando la crudeltà del carcere e la disillusione di chi è stato abbandonato.

Guido Caprino
Per niente al mondo (2021) Guido Caprino

Fiducia, identità e condanna sociale

D’Emilio costruisce il film di Rai 5 Per niente al mondo attorno a un tema universale: la fiducia. Non solo quella negli altri, ma anche quella in se stessi. La storia di Bernardo non è solo una vicenda di malagiustizia, ma il ritratto di un uomo privato di tutto ciò che lo definiva. Il regista esplora con lucidità l’effetto domino che un’accusa infondata può avere sulla vita di un individuo: non è solo la prigione a distruggerlo, ma il pregiudizio collettivo che lo segue anche fuori dalle sbarre.


Il film si muove su tre linee temporali intrecciate: il passato luminoso di Bernardo, il suo dramma carcerario e il presente dominato dal desiderio di rivalsa. Questo montaggio frammentato, curato da Gianluca Scarpa, non è solo una scelta stilistica, ma un modo per portare lo spettatore dentro il caos mentale del protagonista. La realtà si scompone, proprio come la sua identità.


La regia di D’Emilio evita qualsiasi tentazione buonista. Non cerca di rendere Bernardo un eroe né un martire. Il film non offre risposte facili e non spinge lo spettatore a una facile empatia: piuttosto, lo costringe a interrogarsi sulle proprie certezze, sulla facilità con cui si condanna qualcuno senza conoscere la verità.

Un cinema crudo e necessario

Per niente al mondo è un film che disturba e scuote. Lo fa senza eccessi melodrammatici, senza abbandonarsi a facili spettacolarizzazioni. La violenza è tutta psicologica, la tensione è costruita attraverso un crescendo di dettagli, sguardi e silenzi. La fotografia di Salvatore Landi sottolinea questa evoluzione: dai toni più caldi e luminosi del passato di Bernardo si passa a un’illuminazione fredda e soffocante nelle scene carcerarie, fino a una terza fase in cui la contaminazione tra questi due mondi diventa simbolo della sua deriva interiore.


Il piano sequenza finale, un capolavoro tecnico di sette minuti, rappresenta il culmine di questa costruzione narrativa e visiva. Qui la macchina da presa si avvicina sempre di più a Bernardo, fino a fissarsi sul suo occhio in un’inquadratura ipnotica e devastante: il punto di non ritorno, l’inevitabilità della condanna, non solo da parte della società, ma soprattutto da parte di se stesso.

Filmografia

locandina Per niente al mondo

Per niente al mondo

Drammatico - Italia 2021 - durata 105’

Regia: Ciro D'Emilio

Con Guido Caprino, Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri, Diego Ribon, Antonella Attili

Al cinema: Uscita in Italia il 15/09/2022

in TV: 18/03/2025 - Rai 5 - Ore 21.15

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