Happy Face, la nuova serie di Paramount+ disponibile dal 21 marzo, rappresenta un’evoluzione del genere true crime, offrendo una prospettiva insolita e profondamente umana sulla scia di una delle figure più inquietanti della cronaca nera americana. Basata sulla storia vera di Melissa Moore, figlia del famigerato serial killer Keith Hunter Jesperson, la serie Happy Face non si limita a ricostruire la carriera criminale dell’uomo noto come “Happy Face Killer”, ma esplora con intensità il trauma di chi, per nascita, si è trovato legato a un mostro.

Una trama densa di conflitti interiori
La serie Happy Face segue Melissa (interpretata da Annaleigh Ashford), una donna che ha costruito una vita apparentemente normale accanto al marito Ben (James Wolk) e ai loro figli. Ma il suo passato torna a tormentarla quando il padre, Jesperson (Dennis Quaid), recluso in prigione, riesce a rintracciarla attraverso lo show televisivo per cui lavora, The Dr. Greg Show.
Con un’abile manipolazione, Jesperson attira Melissa in un dilemma morale insostenibile: un uomo innocente potrebbe essere giustiziato per un omicidio che lui stesso ha commesso. Da qui parte un’indagine personale che costringe Melissa a confrontarsi con il padre, il proprio senso di colpa e il peso di un cognome che porta con sé un’eredità di morte.
Attraverso un’alternanza tra passato e presente, la serie ci mostra il rapporto tra Melissa e il padre prima e dopo la scoperta della sua natura omicida. I flashback rivelano un uomo che riusciva a essere un padre amorevole, mentre compiva atroci delitti. Questa dicotomia rende ancora più disturbante il viaggio interiore della protagonista, costretta a rivedere i ricordi della sua infanzia alla luce di una verità devastante.
Personaggi complessi
Dennis Quaid offre un’interpretazione magnetica e inquietante di Keith Jesperson, riuscendo a incarnare perfettamente l’ambiguità di un uomo capace di essere affettuoso e sadico allo stesso tempo. Il suo Jesperson non è un villain da film horror, ma un individuo calcolatore che sa come manipolare chi gli sta intorno. Quaid, reduce dal film Reagan, gioca sul confine tra il fascino e la repulsione, rendendo ogni sua scena imprevedibile e carica di tensione.
Annaleigh Ashford si cala con intensità nei panni di Melissa, un personaggio sfaccettato che oscilla tra il desiderio di proteggere la sua famiglia e l’ossessione per la verità. Il suo viaggio emotivo è il fulcro della serie, ed è la sua performance a tenere incollati gli spettatori. Accanto a lei, James Wolk è il marito comprensivo, mentre Tamera Tomakili interpreta Ivy, la produttrice dello show determinata a portare alla luce la verità.

Un true crime diverso dal solito
A differenza di molte produzioni che si concentrano sulla psicologia del killer, la serie Happy Face ribalta la prospettiva e dà spazio alle vittime e alle loro famiglie. Il racconto si sofferma sulle ripercussioni emotive di questi crimini e su come la società spesso trasformi i serial killer in icone pop, ignorando il dolore delle persone colpite.
Un tema chiave della serie è proprio la cultura del true crime, evidenziata dalla figlia di Melissa, Hazel, e dalla sua fascinazione per il mondo dei “murderini”. Happy Face critica apertamente la tendenza della cultura pop a romanticizzare i criminali, riducendoli a figure di culto mentre le loro vittime vengono dimenticate.
La serie evita di indulgere nella rappresentazione della violenza, concentrandosi invece sul trauma psicologico. La regia di Jennifer Cacicio e la produzione dei coniugi King (The Good Wife, Evil) donano alla narrazione un taglio intimo e riflessivo, senza cadere nella spettacolarizzazione del dolore.
Imperfetta ma necessaria
Nonostante la potenza della sua storia, la serie Happy Face impiega qualche episodio a trovare la giusta direzione. L’inizio soffre di un tono incerto, oscillando tra il thriller psicologico e il dramma familiare, ma dalla metà della stagione in poi il racconto prende il volo, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza emotiva intensa. Anche la performance di Quaid, sebbene efficace, in alcuni momenti rischia di scivolare in una caricatura eccessiva.
Tuttavia, la serie riesce a consegnare un messaggio chiaro e potente: il vero orrore non è solo l’atto criminale, ma l’onda lunga che lascia dietro di sé. Con il suo approccio umano e la volontà di dar voce alle vittime e ai sopravvissuti, Happy Face si impone come un’opera necessaria nel panorama del true crime, dimostrando che raccontare queste storie può essere più di un semplice intrattenimento: può essere un atto di giustizia.
Se siete appassionati di storie vere e thriller psicologici con una forte componente emotiva, Happy Face è una visione obbligata. Pur con qualche difetto iniziale, la serie offre una narrazione potente e un punto di vista raro e prezioso nel genere true crime. Un’opera che non cerca di glorificare il male, ma di comprenderne le conseguenze, mettendo al centro chi lo ha subito e non chi lo ha perpetrato.
Filmografia
Happy Face
Drammatico - USA 2025 - durata 0’
Titolo originale: Happy Face
Creato da: Jennifer Cacicio
Con Annaleigh Ashford, Kristina Lao, Cammie Clarke, Dennis Quaid, Zabryna Guevara, James Wolk
in streaming: su Paramount+ Amazon Channel Paramount+ Paramount Plus Apple TV Channel
Reagan - Un Presidente sotto i riflettori
Biografico - USA 2023 - durata 135’
Titolo originale: Reagan
Regia: Sean McNamara
Con Dennis Quaid, Mena Suvari, Penelope Ann Miller, C. Thomas Howell, Justin Chatwin, Amanda Righetti
in streaming: su Apple TV Amazon Video Mediaset Infinity Rakuten TV
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