Nel panorama del cinema per ragazzi, il film Capitan Nova, in onda su Rai Gulp l’8 marzo, si inserisce come un tentativo ambizioso di coniugare intrattenimento e sensibilizzazione su uno dei temi più urgenti del nostro tempo: la crisi climatica. Diretto da Maurice Trouwborst e scritto in collaborazione con Lotte Tabbers, il film olandese attinge a uno dei topos più classici della fantascienza, il viaggio nel tempo, per raccontare la storia di un futuro devastato dall’avidità e dall’indifferenza umana. Il risultato è un’opera che, pur partendo da premesse stimolanti, fatica a reggere il peso della propria ambizione.
Un’idea potente
Il film di Rai Gulp Capitan Nova si apre in un 2050 post-apocalittico, dove il fallimento umano nel contrastare il cambiamento climatico ha portato a una Terra ormai inabitabile. La protagonista, Nova (interpretata da Anniek Pheifer nella sua versione adulta e da Kika van de Vijver in quella giovane), decide di viaggiare indietro nel tempo per fermare l’evento scatenante di questa catastrofe: un’operazione di trivellazione nell’Artico che rilascerà enormi quantità di metano nell’atmosfera. Tuttavia, un effetto collaterale imprevisto la fa ringiovanire fino a diventare una dodicenne, riducendo drasticamente la sua credibilità agli occhi degli adulti del 2025.
L’incipit del film funziona, costruendo un’atmosfera di mistero e urgenza. La fotografia del futuro distopico è efficace e credibile, e la scena del viaggio nel tempo è ben realizzata dal punto di vista visivo. Tuttavia, il potenziale narrativo di questa premessa viene rapidamente diluito da un’esecuzione che sembra non voler osare troppo, sacrificando profondità e tensione in favore di una trama più accessibile, ma meno incisiva.
Tra sci-fi e cinema per famiglie
Uno degli aspetti più problematici del film di Rai Gulp Capitan Nova è il suo equilibrio precario tra il desiderio di essere un film di fantascienza con un messaggio forte e la necessità di rimanere un prodotto adatto a un pubblico giovane. L’introduzione di ADD, un robot parlante che accompagna Nova nella sua missione, sembra un chiaro tentativo di rendere il film più appetibile per i bambini, ma senza il carisma dei grandi sidekick del cinema sci-fi. Le scene d’azione, che avrebbero potuto elevare il ritmo del film, sono sporadiche e poco coinvolgenti, rendendo il tutto più piatto di quanto la premessa lasciasse sperare.
La dinamica tra Nova e Nas (Marouane Meftah), il ragazzino che la aiuta dopo il suo atterraggio di fortuna, funziona a livello di buddy-movie adolescenziale, ma manca di quella chimica esplosiva che avrebbe potuto rendere il loro rapporto memorabile. Nas è un personaggio simpatico e le sue reazioni al paradossale incontro con Nova sono credibili, ma la sceneggiatura non gli concede molto spazio per brillare. Il loro viaggio, che dovrebbe essere un crescendo di suspense e colpi di scena, finisce per essere più un’escursione che una vera e propria avventura.

Il messaggio ecologico
Un punto di forza del film di Rai Gulp Capitan Nova è la sua volontà di affrontare la questione climatica in un film per famiglie, un aspetto ancora relativamente raro nel cinema mainstream. Tuttavia, il modo in cui il film tratta l’argomento lascia perplessi. L’idea che un singolo evento - l’arresto di una trivellazione petrolifera - possa scongiurare il disastro ambientale può risultare semplificata al punto da sfiorare la banalizzazione. I bambini di oggi, a cui il film si rivolge, sono perfettamente consapevoli che il problema climatico è molto più complesso di un atto isolato di avidità aziendale, e una narrazione così lineare rischia di risultare inefficace nel sensibilizzarli davvero.
Se si considera che il film si presenta quasi come una parabola ecologista, viene spontaneo confrontarlo con opere come Wall-E, che riescono a trasmettere messaggi ecologici profondi senza risultare pedanti o riduttivi. Capitan Nova, al contrario, offre una morale semplicistica che potrebbe non lasciare un impatto duraturo sul suo pubblico.
Nonostante le buone intenzioni e alcuni spunti interessanti, Capitan Nova non riesce a imporsi come un film di fantascienza memorabile. La sua struttura narrativa priva di mordente, la sua azione sottotono e il trattamento semplicistico della crisi climatica lo rendono un prodotto che difficilmente lascerà il segno. Resta comunque una visione piacevole per il pubblico più giovane, che potrebbe apprezzarne il ritmo leggero e i momenti di avventura.
Ciò che manca, in ultima analisi, è quella scintilla capace di elevare il film oltre la sua funzione educativa e trasformarlo in un’esperienza cinematografica avvincente. Il messaggio è giusto, ma il mezzo attraverso cui viene veicolato avrebbe potuto essere molto più incisivo. Capitan Nova poteva essere il Ritorno al Futuro dell’ambientalismo per ragazzi; purtroppo, si ferma a un compitino diligente ma poco entusiasmante.
Filmografia
Capitan Nova
Fantascienza - Olanda 2021 - durata 86’
Titolo originale: Captain Nova
Regia: Maurice Trouwborst
Con Anniek Pheifer, Bram Blankestijn, Dunya Khayame, Ergun Simsek, Erik van Welzen, Faris Dahman
in streaming: su Rai Play
WALL-E
Animazione - USA 2008 - durata 98’
Titolo originale: WALL-E
Regia: Andrew Stanton
Al cinema: Uscita in Italia il 17/10/2008
Ritorno al futuro
Fantascienza - USA 1985 - durata 118’
Titolo originale: Back to the Future
Regia: Robert Zemeckis
Con Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Crispin Glover
Al cinema: Uscita in Italia il 21/10/2023
in streaming: su Netflix Prime Video Netflix Basic Ads Apple TV Amazon Video Microsoft Store Google Play Movies Rakuten TV
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