La settima arte ha il potere di intrecciare storie e destini, di far emergere dal buio le voci di chi lotta per trovare il proprio posto nel mondo: il film La Treccia, adattamento dell’omonimo romanzo di Laetitia Colombani proposto da Sky Cinema Due l’8 marzo, si inserisce perfettamente in questa dimensione, offrendo un racconto avvincente e toccante sulla resilienza femminile, le sfide culturali e la necessità di rompere i muri imposti dalla società.
Un film, tre storie, un destino
Il film Sky La Treccia segue le vite di tre donne in tre angoli diversi del mondo: Giulia, Sarah e Smita. Tre percorsi apparentemente slegati che, come i fili di una treccia, si intrecciano per dare forma a un’unica narrazione potente.
Giulia, interpretata da Fotinì Peluso (oltre a lei, nel cast figurano anche i nostri Manuela Ventura e Francesco Marinelli, nei panni della madre di Giulia e di Gino) vive nel sud dell’Italia e si distingue dalla sua famiglia per il desiderio di esplorare nuovi orizzonti e di non rimanere confinata in una mentalità tradizionale. Dopo la morte del padre, scopre una realtà sconvolgente: l’azienda di famiglia è sull’orlo del fallimento. Anziché lasciarsi sopraffare, si aggrappa a un istinto di sopravvivenza che la porta a reinventare l’attività, modernizzandola senza rinnegarne le radici. Il suo percorso di emancipazione non è una ribellione cieca, bensì un atto d’amore e di trasformazione. “Giulia è un ponte tra passato e futuro, un personaggio che ho amato scrivere e che ho voluto raccontare con tutta la sua umanità”, ha dichiarato Laetitia Colombani.
Sarah, invece, è un’affermata avvocatessa d’affari a Montréal con il volto di Kim Raver. Una donna che, in apparenza, ha tutto: successo, carriera, figli. Tuttavia, il suo mondo perfettamente organizzato inizia a crollare quando le viene diagnosticata una malattia che mina la sua posizione di potere. La sua storia ci mostra il lato più umano e fragile di chi, per anni, ha creduto di poter gestire ogni aspetto della propria esistenza senza chiedere aiuto. “Sarah è una donna straordinaria, combattente e vulnerabile allo stesso tempo. Interpretarla è stata una delle sfide più affascinanti della mia carriera”, ha raccontato Raver. Colombani ha aggiunto: “Volevo mostrare come anche chi sembra avere tutto sotto controllo possa ritrovarsi improvvisamente in balia degli eventi.”
Smita, impersonata da Mia Maelzer, vive in India ed è una donna intoccabile. Il suo sogno è offrire alla figlia Lalita (Sajda Pathan) un futuro migliore, lontano dalle umiliazioni e dalla miseria. Per farlo, compie un atto di coraggio immenso: fugge dal suo villaggio e affronta un viaggio pieno di ostacoli e incertezze. Il suo cammino è quello di una madre che, nonostante tutto, crede nella possibilità di un domani diverso. “Smita è il personaggio che più mi ha toccata: il suo amore per la figlia è la sua forza motrice”, ha dichiarato Maelzer. La regista ha commentato: “Smita rappresenta la determinazione e la speranza, la prova che il cambiamento inizia dal coraggio di una singola persona.”

La forza della connessione
Il film Sky La Treccia affronta tematiche profonde e universali. Il concetto dell’altro e del superamento delle barriere sociali è centrale: le tre protagoniste combattono per non essere intrappolate in ruoli predefiniti dalla società, spingendosi oltre i confini dell’ambiente in cui sono nate. La treccia, simbolo chiave della narrazione, rappresenta non solo la connessione tra le tre storie, ma anche la forza della solidarietà femminile, della speranza e della trasformazione. “Ho sempre creduto che la vita di ognuno di noi sia intrecciata con quelle degli altri in modi che non possiamo prevedere”, ha sottolineato Colombani.
L’emancipazione femminile è un altro tema cardine. Giulia sfida le convenzioni e cerca di modernizzare l’azienda familiare senza rinnegarne le radici. Sarah si confronta con il pregiudizio e il sessismo insiti nel suo ambiente di lavoro, mentre Smita si batte per garantire un futuro alla figlia in una società rigidamente stratificata.
Infine, il film esplora il concetto di assenza: l’assenza del padre di Giulia, più rumorosa della sua presenza; l’assenza di stabilità nella vita di Smita; e l’assenza di controllo che Sarah deve imparare ad accettare. “Le assenze sono sempre più pesanti delle presenze, e questo è qualcosa che ho voluto raccontare con forza nel film”, ha dichiarato la regista.
Un’opera di grande impatto visivo ed emotivo
Dal punto di vista stilistico, il film Sky La Treccia è un viaggio tra mondi diversi, resi con grande attenzione ai dettagli. Le riprese in Italia offrono uno scenario marittimo suggestivo tra il blu della costa e le tonalità ocra dei borghi storici. Le sequenze in India, girate in un autentico villaggio di intoccabili, restituiscono con grande realismo la dura realtà della protagonista. Il Canada, infine, si staglia con il suo skyline freddo e geometrico, incarnando il rigore della vita di Sarah.
La colonna sonora di Ludovico Einaudi aggiunge un tocco emotivo straordinario, fungendo da ponte tra le diverse storie e creando un senso di unità nella frammentazione.
La Treccia è un film che lascia il segno. Laetitia Colombani, alla regia della propria opera, costruisce un racconto potente, capace di emozionare e far riflettere. Le protagoniste sono donne straordinarie nella loro quotidiana lotta contro le avversità, ed è impossibile non immedesimarsi nei loro sogni, nelle loro paure, nella loro determinazione.
Più di una semplice narrazione intrecciata, il film è un messaggio universale di speranza e resistenza. Perché, in fondo, come ci insegna questa storia, ogni filo può sembrare fragile da solo, ma è nell’intreccio che trova la sua forza.

Filmografia
La treccia
Drammatico - Francia/Canada/Italia/Belgio 2023 - durata 121’
Titolo originale: La tresse
Regia: Laetitia Colombani
Con Fotinì Peluso, Mia Maelzer, Sajda Pathan, Sarah Abbott, Celeste Savino
Al cinema: Uscita in Italia il 20/06/2024
in TV: 28/04/2025 - Sky Cinema Due - Ore 05.20
in streaming: su Now TV
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