A più di due anni e mezzo di distanza dalla sua stagione d’esordio, Mo continua a essere la serie dramedy più importante in circolazione. È difficile, anche tornando indietro con la memoria, trovare un altro testo in grado di creare un senso di speranza costruttivo, umano e ancorato alla realtà (sia pragmatica sia poetica) tenendo insieme una vicenda che interseca salute mentale, fede, tradizione, confini, identità, Storia e cultura senza negare - qua e là amaramente - che commedia e tragedia scaturiscano dalla stessa fonte.

Dopo un finale di prima stagione fuori controllo, l’apolide Mo - di origini palestinesi ma cresciuto a Houston senza documenti passando dal Kuwait invaso da Saddam Hussein - rimane bloccato a Città del Messico per sei mesi. Perde la fidanzata Maria e anche l’udienza per la richiesta di asilo che aspettava da 22 anni. Dovrebbe soprattutto guardare dentro se stesso in cerca di una maturità ancora troppo acerba, ma è più facile (e comprensibile) dare la colpa a un mondo che continua a rifiutarlo.

Mo annega in una spirale egoistica - che già da sola dovrebbe garantirgli la cittadinanza Usa - e le sue scelte mettono a repentaglio non solo l’attività di famiglia, ma anche il tanto agognato ritorno in Palestina per riabbracciare i famigliari. Dal proprio vissuto personale, il creatore e protagonista Mo Amer ha ricavato la parabola fallace di un personaggio privato di una nazione, che però ha ancora una terra e un passato cui affidarsi per crescere anche nelle condizioni più avverse. Come gli ulivi che continuano a prosperare in Palestina, anche laddove i coloni israeliani non permettono a coloro che li hanno piantati di continuare a prendersene cura.
La serie tv
Mo (2022)
Commedia - USA 2022 - durata 28’
Titolo originale: Mo (2022)
Creato da: Mohammed Amer, Ramy Youssef
Con Jacqueline Torres, Simon Rex, Mohammed Amer, Walt Roberts, Kausar Mohammed, Solvan Naim
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
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