Wicked dreams

Con la morte di David Lynch finisce un’epoca e si spegne la voce di un genio che, sebbene non troppo prolifico (in 47 anni di carriera dieci lungometraggi per il cinema, uno per la tv, tre serie e cinque webserie, ma anche molti corti, videoclip, un documentario sui Duran Duran...), ha segnato come nessun altro l’ultimo mezzo secolo della settima arte diventando, privilegio di pochissimi, un aggettivo. Lynchano. The Film Club, in attesa che sui suoi canali arrivi prossimamente Una storia vera (1999), mette a disposizione i seguenti titoli: Eraserhead - La mente che cancella (1977), The Elephant Man (1980), Fuoco cammina con me (1992), Strade perdute (1997), Mulholland Drive (2001) e INLAND EMPIRE - L’impero della mente (2006) su RaroVideo, e DumbLand, la serie di otto cortometraggi d’animazione (2002), che potete trovare su Prime Video per l’acquisto e il noleggio.

In Eraserhead, Henry Spencer è un modesto tipografo che ha concepito un figlio con Mary X. Un neonato deforme, anzi informe, nei confronti dei quali la creatura con le fauci di Baby Killer pare il bambinello. L’esordio di David Lynch nel lungometraggio non assomiglia a nulla di precedente. E tiene lontana la corrente delle visioni consolidate, rassicuranti e facilmente decifrabili. Qui niente è come appare perché con il regista saltano i riferimenti banali, nonostante sia possibile (sua unica concessione a una chiave di lettura) collegare certe intuizioni alla pittura di Francis Bacon. Per il resto, la materia è il delirio che scardina le stesse coordinate del fantastico.

Strade perdute (1997) è un altro trip. Lynch ha raccontato come l’idea di un tizio innocente accusato dell’assassinio della fidanzata gli fosse venuta mentre guidava stanchissimo la notte dell’ultimo giorno di riprese di Fuoco cammina con me. E che davvero, in una notte buia e tempestosa, uno sconosciuto gli abbia citofonato al campanello per poi dirgli, prima di scappare, «Dick Laurent è morto». Intorno a queste due allucinazioni, un film indimenticabile (e, forse, la migliore colonna sonora di Angelo Badalamenti, alter ego musicale di Lynch).

Quindi Fuoco cammina con me, il prequel di I segreti di Twin Peaks, ha funzionato come fonte di incubi, sogni e intuizioni ben prima di essere concluso. È un film eccezionale, in parte tratto da Il diario segreto di Laura Palmer scritto dalla figlia del regista Jennifer Lynch e in Italia pubblicato a puntate da “Tv Sorrisi e Canzoni”, prima della sua ripubblicazione recente (2017) e ampliata. Il film comincia con Gordon Cole dell’FBI, interpretato dallo stesso David Lynch, che chiama un altro agente, Chester, per discutere di un omicidio. Chester è Chris Isaak, grande cantante e musicista tra Elvis e Roy Orbison autore di Wicked Game, canzone immortalata da Cuore selvaggio, e Baby Did a Bad Bad Thing usata da Stanley Kubrick in modo iconico in Eyes Wide Shut, ma due suoi brani sono anche in Velluto blu.

David Lynch su The Film Club