“Il potere logora chi non ce l’ha”, soleva dire uno del calibro di Giulio Andreotti. Che nonostante abbia passato la maggior parte della sua vita adulta a fare bungee jumping con cosa nostra e a giocare a burraco a soldi con i cardinali, comunque è vissuto per 94 anni e mezzo e dunque un buon tot di ragione ce la doveva avere. Andreotti, però, è stato un disciplinato rappresentante di quell’azione cattolica che umilia il corpo ed eleva mente e spirito. E chi, come Zucchero con la sua sana e consapevole libidine, preferisce non trascurare quel corpo ed elevarlo al livello di mente e spirito – esplorando senza paura la propria sessualità – è consapevole che, talvolta, il potere logora anche chi non lo subisce. Da questa premessa, da condividere senza giudizio, si dipana il terzo film da regista (Instinct – Desiderio pericoloso, Bodies Bodies Bodies) dall’attrice nederlandese Halina Reijn, presentato in concorso alla 81esima Mostra del cinema di Venezia – dove l’interpretazione di Nicole Kidman le è valsa la Coppa Volpi – e in uscita nelle sale italiane, per intercessione di Eagle Pictures, a partire dal 30 gennaio.

Halina Reijn, Nicole Kidman
Babygirl (2024) Halina Reijn, Nicole Kidman

Romy Mathis (Kidman) è l’amministratrice delegata di un’azienda di grande successo. È una donna d’affari potente e rispettata, che deve il proprio successo solo ed esclusivamente a se stessa, all’ambizione, al talento, alla dedizione e alla disciplina con cui ha affrontato le sfide della vita. Anche la famiglia che si è costruita ha un aspetto di perfezione che Mathis vuole preservare. È sposata con Jacob, noto regista teatrale bello come Antonio Banderas, e insieme hanno due splendide figlie adolescenti. Romy, però, non è soddisfatta. Sotto le coperte, il marito è premuroso, attento, ancora appassionato ed è esattamente tutto ciò di cui la moglie non ha bisogno. Con la sensibilità, la fragilità e l’insicurezza di un artista, Romy non raggiunge l’orgasmo. Mai. D’altronde è una persona che esercita un controllo totale su ogni aspetto della propria (totalizzante) vita professionale. Le decisioni costanti e risolutive che è chiamata a fare, il potere che esercita su decine e decine di persone, l’influenza, le aspettative, le responsabilità, la pressione: sono tutti elementi in cui Romy sguazza, ma che vorrebbe abbandonare quando è alla ricerca di appagamento sessuale. Un tabù mai veramente razionalizzato e talmente rivoluzionario, nelle loro dinamiche di coppia, che l’idea di parlarne con il marito non sembra nemmeno concepibile.

Nicole Kidman, Harris Dickinson
Babygirl (2024) Nicole Kidman, Harris Dickinson

Entra in scena Samuel, giovane stagista in procinto di iniziare a lavorare per l’azienda di Romy, che al suo primo giorno salva l’amministratrice delegata dall’attacco di una cagna sfuggita al controllo del padrone. Romy è mesmerizzata dall’immagine del ragazzo che doma facilmente l’animale. Samuel nota istintivamente la sua reazione e nei giorni successivi riesce a ritagliarsi del tempo da solo con lei. C’è un’intesa non detta tra loro, una chimica, una comunione d’intenti silenziosa e una tensione che sono palpabili e densi. Entrambi le assaporano. Entrambi sanno cosa vogliono l’uno dall’altra sin dal primo momento che hanno interagito.

Harris Dickinson, Nicole Kidman
Babygirl (2024) Harris Dickinson, Nicole Kidman

Ma Reijn riesce andare oltre alla bestialità di un impulso, per quanto necessario: i suoi protagonisti suggellano il loro patto sessuale verbalizzandolo, ed è un dettaglio cruciale. Sono due animali che si sono annusati e riconosciuti, ma nonostante tutto rimangono comunque due persone sconosciute dotate di un raziocinio che vorrebbero mettere in pausa solo in contesti selezionati e sicuri. Da questo tipo di sguardo attento ai particolari, in grado di raccontare una specifica sessualità senza strumentalizzarla o giudicarla, Reijn costruisce un thriller moderno e affascinante, uno scavo psicologico che riesce ad alzare la tensione narrativa ed erotica senza rinunciare al realismo di quei momenti di dialogo sul consenso imbarazzanti, disagevoli, onesti e necessari.

Autore

Nicola Cupperi

Scrive per FilmTv perché gliel'ha consigliato il dottore. Nel tempo libero fa la scenografia mobile. Il suo spirito guida è un orso grigio con le fattezze di Takeshi Kitano.

Il film

locandina Babygirl

Babygirl

Giallo - USA 2024 - durata 114’

Titolo originale: Babygirl

Regia: Halina Reijn

Con Nicole Kidman, Harris Dickinson, Antonio Banderas, Jean Reno, Sophie Wilde, John Cenatiempo

Al cinema: Uscita in Italia il 30/01/2025