De Sica da scoprire

La collection di The Film Club intitolata a Vittorio De Sica (a cui dedichiamo il Film Tv n.51/2024) è ricca di titoli storici studiati e acclamati, dei quali anche in queste pagine ci siamo occupati più volte. Per esempio: Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini (1959, RaroVideo), una delle sue migliori prove d’attore in assoluto, Il giardino dei Finzi Contini (1970, Minerva Classic) premiato con l’Oscar, Il tetto (1956, Minerva Classic) con cui si inserisce da regista nel solco “in fieri” del neorealismo rosa (esce tre anni dopo Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini di cui è protagonista con Gina Lollobrigida) e Maddalena zero in condotta (1940, Minerva Classic) il «definitivo diploma di regista di Vittorio De Sica», come scriveva all’epoca Filippo Sacchi sulle colonne del ”Corriere della Sera”.

Ma ce ne sono anche di più rari, come il dimenticato, ma “socialmente” molto interessante, Tempo di villeggiatura (1956, Minerva Classic) di Antonio Racioppi. Chi era costui? Uno sceneggiatore e regista soprattutto teatrale che però, nel 1973, dirige Michele Placido nel suo primo ruolo da protagonista, in La mano nera. Allievo di Luigi Zampa che qui supervisiona una sceneggiatura firmata (anche) da Age e Scarpelli. Quello di Racioppi è un film gradevole che anticipa “le ferie” di lì a qualche anno in tanti titoli del periodo del Boom. In una pensione senza pretese il ragionier De Sica corteggia la bella signora Marisa Merlini, intorno a loro le avventure sentimentali di altri personaggi. Pure Amore e chiacchiere (1958, nella library di The Film Club su Prime Video) è figlio del suo tempo.

Si comincia a speculare in luoghi belli (il primo titolo di produzione era non a caso Salviamo il panorama), anche i palazzinari scoprono il mare e le possibilità delle ferie d’agosto. Qui Gino Cervi vuole scongiurare la costruzione di un edificio di fronte alla sua villa a per questo si ingrazia l’avvocato De Sica, maneggione del paese (e ottimo oratore). Uomini e nobiluomini (1959, Minerva Classic) di Giorgio Bianchi fa un po’ il verso a qualche titolo della tradizione comica napoletana ma la storia va in un’altra direzione. Quella di De Sica marchese che non vorrebbe far sposare la nipote a un giovane considerato spiantato.

Memorabili i duetti tra Vittorio e un formidabile Mario Carotenuto. Solo regia è Amanti (1968, Minerva Classic) dove Mastroianni e Dunaway (all’epoca amanti per davvero) si amano per due giorni, ma lui non sa che lei sta per entrare in ospedale per una grave malattia. Della carrellata dei rari anche una regia del grande produttore Peppino Amato, Gli ultimi cinque minuti (1955, Minerva Classic), dove De Sica seduce Linda Darnell che accetta di sposarlo con una clausola: dovesse lei incontrare l’amore della vita, lui non si dovrà opporre alla separazione in epoca di divorzio fuorilegge. Cast che fa faville: oltre ai protagonisti anche Enrico Maria Salerno, Valeria Valeri e il grande Ernesto Calindri.

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