Dopo una breve fiammata di interesse in occasione del centenario della nascita (ma era addirittura il 2006!) l’opera di Mario Soldati rimane in fondo trascurata anche dagli appassionati. E più ancora quella di regista che quella di scrittore: del resto la sua è una figura inafferrabile, di regista “all’americana”, che comincia come autore abbastanza riconosciuto alla fine del fascismo e non si vergogna di affrontare i generi più vari, dalla commedia al mélo al film d’avventura, regalando qua e là improvvisi “ritorni” autoriali. La piattaforma streaming The Film Club (nel canale Minerva Classic) gli dedica un curioso omaggio, composto da due film e mezzo. Il “mezzo” è Il serpente, episodio di L’amore difficile (1962) diretto da Alberto Bonucci e tratto da un suo racconto, leggera divagazione erotica alla D.H. Lawrence in quel di Segesta. Niente di che.
Invece i due film sono tra i suoi capolavori: Dora Nelson (1939) è il primo firmato come regista da solo (ne aveva già fatti altri a quattro mani), ed è uno dei gioielli del cinema italiano degli anni 30. Fin dalla prima sequenza, un film nel film spiazzante e ironico, che introduce a un gioco leggero e perfetto di doppi, scambi, equivoci, con la timida sosia di una diva stizzosa (Assia Noris), che si chiama Pierina come tutti i personaggi di ragazza vitale e proletaria nell’opera di Soldati scrittore. Con un salto di un quindicennio si passa poi a un altro gioiello, La provinciale (1953): in mezzo c’è stata la stagione più fortunata del regista, i film calligrafici (Piccolo mondo antico, Malombra) e un gioiello nascosto nel neorealismo noir come Fuga in Francia. Soldati all’epoca pare ormai un disilluso mestierante, fa Jolanda - La figlia del Corsaro Nero (notevolissimo, peraltro) o le commedie con Walter Chiari. E però nel 1953 arruola Giorgio Bassani per scrivere il primo adattamento cinematografico di un romanzo di Alberto Moravia. E ne fa un mélo modernista, visivamente e narrativamente innovativo, incastrato in un flashback a effetto e con la stessa vicenda che viene raccontata da più punti di vista.
Perché la protagonista ha accoltellato una donna, nella prima scena? Chi era veramente? Ogni personaggio ha la sua risposta. Risultato: un film di indagine sulla borghesia simile a certi lavori coevi di Michelangelo Antonioni, con uno stile registico raffinatissimo (si veda anche l’uso della musica di Franco Mannino). Inoltre La provinciale, a ridosso di Pane, amore e fantasia, lancia Gina Lollobrigida come attrice drammatica in un personaggio oltretutto borghese e ormai fuori da ogni neorealismo rosa o nero. Del resto Soldati, come ben sapevano i produttori, era anche un gran direttore e scopritore d’attori e di attrici.
Mario Soldati su The Film Club
L'amore difficile
Commedia - Italia 1962 - durata 105’
Regia: Alberto Bonucci, Luciano Lucignani, Sergio Sollima, Nino Manfredi
Con Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Catherine Spaak, Enrico Maria Salerno, Claudia Mori, Nadja Tiller
in streaming: su Amazon Prime Video Timvision
Dora Nelson
Commedia - Italia 1939 - durata 76’
Regia: Mario Soldati
Con Assia Noris, Carlo Ninchi, Luigi Cimara, Nino Crisman, Carlo Campanini, Miretta Mauri
in streaming: su Amazon Video Google Play Movies
La provinciale
Drammatico - Italia 1952 - durata 115’
Regia: Mario Soldati
Con Gina Lollobrigida, Gabriele Ferzetti, Alda Mangini, Franco Interlenghi
in streaming: su Amazon Prime Video Amazon Video
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