E poi cantarono le colt

Novità su Django Western Channel del pacchetto The Film Club. Partiamo da un western al femminile che ribalta la prospettiva di un evento leggendario della storia del West, l’assassinio, al tavolo da gioco, di Wild Bill Hickock. In Calamity Jane’s Revenge (2015) di Henrique Couto, a volersi vendicare dell’uccisione del pistolero è proprio Calamity Jane, che fugge di prigione e insegue i colpevoli, ma viene a sua volta braccata.

Si prosegue con Firetrail (2014) di Christopher Forbes, storia di un capitano dell’esercito confederato costretto a tornare a rotta di collo in South Carolina, dove vive la famiglia minacciata dall’arrivo dei nordisti. Anche in questo caso un cambio di prospettiva rispetto al solito, visto che l’“eroe” della vicenda è un sudista.

Si va un po’ più sul classico con La notte dei serpenti (1969) di Giulio Petroni realizzato a breve distanza dal suo titolo più celebre, Tepepa, perla del filone “tortilla western”. Un gruppo di tagliagole, tra i quali l’ufficiale dei rurales corrotto Hernandez interpretato dal grande Luigi Pistilli, briga per rubare l’eredità di un ragazzino, ma non ha fatto i conti con un gringo che decide di difenderlo.

The Killing of Billy the Kid (2023) di Brett Bentman ripropone la storia di Pat Garrett e Billy the Kid con il primo, interpretato da Thom Hallum, che prima di essere assoldato come sceriffo-pareggiatore dagli allevatori, si era ritirato a fare il cacciatore.

Mortal Poker (2023) di Mickael Gold è un film di pura azione che ruota intorno a una disfida mortale a poker in un luogo nascosto nel deserto. La posta in palio è la pelle, ma anche del denaro. Una chicca è infine Allegri becchini... arriva Trinità (1972) di Ferdinando Merighi, uno spaghetti piuttosto raro con il truce Dean Stratford che nonostante il Trinità del titolo si chiama... Django! Ma c’è una spiegazione, dicono che sia la «Trinità del West»: lui, la Colt e la vendetta. Slurp.

Django Western Channel su The Film Club