È proprio difficile affrontare argomenti del genere, sia raccontandoli dal di dentro, sia osservandoli e parlandone da fuori. Si rischia sempre di semplificare dicendo oscenità banali del tipo che le suore hanno anche fatto cose buone. Cosa che peraltro è una grande verità, perbacco. I video più adorabili di internet – che non hanno a che fare con i gattini – sono quelli con le suore che giocano a pallone e infrangono quell’aura baffuta di austerità con gioia fanciullesca. È altrettanto vero, però, che per più di duecentotrenta anni (fino al 1996), a molte suore di paesi anglofoni è stato chiesto di gestire le famigerate Case Magdalene, istituti femminili preposti al salvataggio e all’accoglienza delle ragazze orfane o delle giovani donne accusate di condotta immorale: minorenni rimaste incinta dopo una violenza, ragazzine considerate troppo estroverse, donne costrette a prostituirsi, giovani troppo avvenenti o ritenute eccessivamente brutte, madri nubili. Salvataggio e accoglienza e condotta immorale non sono state messe tra virgolette perché sappiamo che certi artifizi offendono l’intelligenza dei lettori e delle lettrici, i quali e le quali sono consapevoli delle infime pratiche per cui erano note alcune delle Case, dallo sfruttamento del lavoro minorile alla vendita di neonati dati in adozione sottobanco. Il primo schiaffo in faccia cinematografico sull’argomento ce l’aveva regalato quel magnifico, intransigente e facinoroso scozzese (mezzo irlandese) di Peter Mullan, con l’immersione di Magdalene. Stephen Frears e Judi Dench, poi, hanno accostato il tema in Philomena, prendendo la malinconica tangente di una sopravvissuta che va in cerca del figlio quando è ormai anziana.
Oggi è finalmente arrivato il momento di tornare su quelle vicende e di farlo nella maniera più dolorosa possibile, raccontando l’omertà di quelli come noi, gli abitanti normali – dove sono le virgolette quando servono – del villaggio, che hanno sempre avuto sotto gli occhi l’obbrobrio e lo scempio e hanno sempre scelto consapevolmente di voltarsi dall’altra parte. Piccole cose come queste è un adattamento di Piccole cose da nulla, romanzo breve del 2022 dell’irlandese Claire Keegan adattato per il grande schermo dal connazionale Enda Walsh, noto commediografo che, per il cinema, aveva già sceneggiato Hunger. Dopo essere stato in concorso alla 74ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, il film esce in sala in Italia a partire dal 28 novembre, ed è – tra le altre cose – l’ennesima dimostrazione del talento smisurato di Cillian Murphy ed Emily Watson (premiata con l’Orso d’argento per la migliore interpretazione da non protagonista).
La storia di Piccole cose come queste è ambientata durante le festività natalizie del 1985 ed è quella di Ben Furlong, stimato venditore di carbone e combustibili nato e cresciuto nella piccola cittadina di New Ross. Furlong è diventato un imprenditore stacanovista e apprezzato da tutti nonostante le origini: partorito da una ragazza madre, ebbe la fortuna di essere accolto dalla famiglia della ricca signora Wilson. La stessa fortuna, purtroppo, non l’ha avuta Sarah. Una mattina presto, infatti, Ben inizia prima del solito il suo giro di consegne dopo una notte insonne.
Quando entra nella carbonaia dell’istituto gestito dalle suore del Buon Pastore, però, vi trova chiusa dentro una ragazza incinta, infreddolita e spaventata a morte. È Sarah, adolescente consegnata alle cure virgolettate della dispotica madre superiora, suor Mary, e tumulata nella stanza del carbone per punizione. Ben è sempre stato uno di noi: sapeva e vedeva, come il resto della città, ma non aveva il coraggio o l’occasione di alzare la testa. D’altronde, le suore del Buon Pastore gestiscono anche la miglior scuola per signorine della città, e nessuno vorrebbe che a una delle cinque figlie di Furlong venisse negata l’ammissione. Fortunatamente a tutto c’è un limite. Non importa quanto lontano sia: quando ci si arriva lo si riconosce. E Ben, tormentato dal ricordo di una madre mai conosciuta, sa di averlo raggiunto.
Il film
Piccole cose come queste
Drammatico - USA, Irlanda, Belgio 2024 - durata 96’
Titolo originale: Small Things Like These
Regia: Tim Mielants
Con Cillian Murphy, Ciarán Hinds, Emily Watson, Ian O'Reilly, Ella Cannon
Al cinema: Uscita in Italia il 28/11/2024
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