La guardi, e hai la sensazione che il suo profilo burroso e i suoi svegli occhi da cerbiatta siano stati tracciati dalla penna di un animatore Disney, magari da uno dei tempi della renaissance anni 90. Poi scopri che Ludovica Francesconi, classe 1999, ha indossato i panni proprio dell’eroina più curiosa di un racconto matto e altrettanto fatato, quelli di Alice (nel Paese delle meraviglie) a teatro. Sa cantare e ballare, suona il piano, ha studiato alacremente e ha avuto maestri niente male (stage di recitazione con Matteo Rovere, Claudio Giovannesi, Rolando Ravello...). E al cinema non poteva che debuttare in una commedia romantica dal sapore fiabesco e d’ispirazione hughesiana, Sul più bello di Alice Filippi, che è poi proseguito con due sequel color pastello (disponibili su Netflix) e con la recentissima serie tv omonima (in streaming su Prime Video). Ora Francesconi è in sala con Una terapia di gruppo, un’altra comedy, però corale, dove affianca diversi pezzi grossi: ne abbiamo parlato con lei.
QUESTIONARIO
- Come è avvenuta la tua educazione alle immagini: tv, cinema o piattaforme?
La mia è stata un’educazione mista; quando ero molto piccola con i miei genitori era consuetudine andare al cinema ogni weekend. Guardavamo un po’ di tutto, spesso opere d’animazione, naturalmente... Nel frattempo però c’era mia nonna che, a casa, possedeva molti film in VHS, titoli magari più classici, che ho scoperto grazie a lei, sul piccolo schermo. - La folgorazione per la recitazione: come è scattata e perché?
È stato tutto molto naturale: da bambina avevo questo baule traboccante di tessuti, trucchi, maschere, ed erano il mio passatempo preferito. Parlavo da sola, mi inventavo storie e personaggi... In seguito, i corsi di recitazione che ho avuto la fortuna di frequentare fin dal liceo mi hanno permesso di capire che quella passione non era solo un gioco di bambina.
- Come sei arrivata a fare questo mestiere?
Sono entrata in un’agenzia a 16 anni, perché tra i 12 e 13 spulciando online le biografie dei grandi attori del cinema americano avevo letto di questa figura mitica dell’agente che strutturava le loro carriere. E allora sono sfrecciata da mio padre e con una bella sicumera gli ho detto: “Papà, ho bisogno di un agente!”. È stato un passaggio fondamentale perché in agenzia mi consigliarono di seguire corsi di recitazione cinematografica che potessero realmente strutturarmi. Io vengo da Sora, in provincia di Frosinone, e durante il liceo ogni volta che finivo la giornata di lezioni prendevo un mezzo, andavo al corso e poi tornavo a casa la sera. Ci sono volute determinazione e pazienza, ma sono sempre stata ambiziosa! - Quali sono le differenze che hai riscontrato maggiormente fra il set televisivo e quello cinematografico?
Ho avuto la fortuna di partecipare a una serie che mi ha lasciato molto, La storia, diretta da Francesca Archibugi, durante le cui riprese non ho mai avuto la sensazione di star lavorando a un progetto televisivo. Di solito i ritmi della tv – che ho percepito maggiormente sul set di Sul più bello – La serie – ti portano a procedere molto celermente, preparandoti di più prima di cominciare a girare. Sul set di La storia invece i tempi erano dilatati, lavoravamo in modo rilassato, c’era un genere di concentrazione di cui non avevo mai fatto esperienza prima, quasi come se ogni scena fosse un rito.
- Leggi riviste, cartacee e/o online, di critica cinematografica?
Sì, seguo alcune pagine online come La scimmia pensa la scimmia fa, e cerco di tenermi aggiornata costantemente, anche durante i miei spostamenti, quindi soprattutto attraverso articoli web. - Come ti approcci alla storia del cinema? L’hai esplorata da autodidatta o seguendo una logica più accademica?
Devo dire che inizialmente, quando ero più piccola, mi sono mossa da autodidatta: effettuavo una serie di ricerche in prima persona, quando vedevo un film mi veniva spontaneo informarmi sul regista e approfondire i suoi altri progetti. Poi mi sono iscritta all’università e ho frequentato un corso sul cinema e sul teatro che mi ha permesso di immagazzinare nozioni specifiche. E che sono state una finestra sull’aspetto più tecnico del cinema: quando lavori, per esempio, sai cos’è un’inquadratura, ma non rifletti sulle sue peculiarità, sulla sua definizione...
- Come descriveresti il tuo metodo d’attrice?
Ho un sacco di diari e quaderni su cui annoto le mie sensazioni; quando devo prepararmi per un provino inizio a strutturare il personaggio, lo radiografo, compio una vera e propria analisi testuale, raccogliendo più informazioni possibili anche relativamente a come vengono usate e scritte determinate parole che lo riguardano nel copione... Da lì partono tutti i punti interrogativi che sciolgo approfondendo ulteriormente il ruolo. Inoltre, il trucco e i costumi contribuiscono a darti un’immagine e un atteggiamento diverso: alle volte basta un paio di scarpe che ti portano a camminare in un certo modo per perfezionare l’immedesimazione. - Dimmi tre registi senza i quali non puoi vivere e tre interpreti che ti hanno formato.
Registi: Wes Anderson, Luca Guadagnino, Tim Burton. Interpreti: Natalie Portman, Jasmine Trinca, Luca Marinelli.
- Condividi un ricordo da un set che hai particolarmente a cuore.
Al primo giorno di set di Una terapia di gruppo ero emozionatissima: dopo il trucco e parrucco ci portano sul set e lì vedo Margherita Buy, Claudio Bisio, Valentina Lodovini, Claudio Santamaria... Ho provato un’emozione fortissima, li conoscevo tutti grazie al cinema e vederli dal vivo, lì, già nei panni dei rispettivi personaggi, è stato davvero impattante: cercavo di dissimulare professionismo e sangue freddo, ma in realtà me ne stavo in piedi con le lacrime agli occhi e il cuore che batteva! - Qual è il tuo film della vita?
Léon di Luc Besson, che ho scoperto casualmente e “da grande”, a 18 anni: una visione che è stata un vero e proprio imprinting.
Filmografia ragionata & commentata
Sul più bello
Commedia - Italia 2020 - durata 87’
Regia: Alice Filippi
Con Ludovica Francesconi, Giuseppe Maggio, Jozef Gjura, Gaja Masciale, Eleonora Gaggero
Al cinema: Uscita in Italia il 22/10/2020
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Netflix Netflix basic with Ads Timvision Amazon Video
La Storia
Drammatico - Italia 2024 - durata 55’
Titolo originale: La Storia
Regia: Francesca Archibugi
Con Jasmine Trinca, Valerio Mastandrea, Antonio Esposito, Francesca Archibugi, Elio Germano, Francesca Antonelli
Una terapia di gruppo
Commedia - Italia 2024 - durata 93’
Regia: Paolo Costella
Con Margherita Buy, Claudio Bisio, Claudio Santamaria, Valentina Lodovini, Leo Gassmann, Ludovica Francesconi
Al cinema: Uscita in Italia il 21/11/2024