È una esclusiva di RaroVideo Channel il penultimo film di Kiyoshi Kurosawa Wife of a Spy (Supai no tsuma, 2020), e a breve lo sarà anche il suo ultimo, Cloud, presentato Fuori concorso alla 81ª Mostra del cinema di Venezia e che segna il ritorno del regista di The Cure ai territori più consoni del thriller e del j-horror. Infatti Wife of a Spy, scritto insieme a un altro grandissimo del cinema nipponico, Ryusuke Hamaguchi, è quasi una anomalia nella filmografia di Kurosawa, un mélo spionistico di sofisticata messa in scena.

scena
Wife of a Spy (2020) scena

Kobe, 1940, a poche ore dalla firma del Patto tripartito. Una coppia della borghesia agiata si diverte a girare un filmino amatoriale, ma realizzato con cura e consapevolezza cinefila, in mezzo ad atmosfere noir. Lui, Yusaku, è un commerciante di tessuti, e dopo l’arresto di un suo cliente britannico sospettato di essere una spia viene informato dal nuovo capo della polizia militare, Taiji, che le autorità lo stanno tenendo d’occhio insospettite dalla sua abitudine di vestire all’occidentale. Taiji è segretamente innamorato della moglie di Yusaku, Satoko. Il commerciante decide di raggiungere la Manciuria interna occupata dai giapponesi insieme al nipote, ufficialmente per recuperare beni e medicinali a poco prezzo da importare, in verità si trova di fronte ai crimini di guerra dei connazionali compiuti sui cinesi che si preoccupa di filmare per bene. Quindi ritorna a casa, ma accompagnato da una donna misteriosa, cosa che fa scattare la gelosia di Satoko, divisa tra la fedeltà al marito e i dubbi circa il suo patriottismo.

scena
Wife of a Spy (2020) scena

Quasi impossibile sintetizzare la trama di un film dove praticamente nulla è come sembra. Wife of a Spy è un gioco di raffinate scatole cinesi dove ogni cosa rimanda a elementi fondamentali e fondativi della cultura giapponese, specie nel suo rapporto contrastato con il “cosmopolitismo”, l’apertura all’altro, agli altri. Vengono esplicitamente citati Mizoguchi e soprattutto Sadao Yamanaka, grande cineasta scomparso senza lasciare traccia mentre faceva il servizio militare proprio in Manciuria. E soprattutto, lo stato d’animo di Satoko, interpretata molto intensamente da Yu Aoi, ma in fondo anche quello di Taiji, rimandano al dilemma principe della cultura giapponese classica, estesa ai samurai.

scena
Wife of a Spy (2020) scena

Il conflitto tra ghiri (義理) e ninjo (人情), tra senso del dovere e passione (intesa come sentimento incontrollabile). Nella vita dei samurai del periodo Edo (alla cui tradizione estetica rimanda il primo filmino girato da Yusaku) se non si trovava un equilibrio tra ghiri ninjo c’era una sola via d’uscita, ovvero il shinju, il doppio suicidio degli amanti. Qui non vi anticipiamo nulla, la trama di Wife of a Spy è un intrigo che rimanda sempre a uno sviluppo imprevedibile, fino alla fine. Secondo chi scrive, è uno dei grandi film del decennio, di sicuro da vedere e rivedere. Meritatissimo Leone d’argento alla Mostra del cinema di Venezia del 2020.

Autore

Mauro Gervasini

Firma storica di Film Tv, che ha diretto dal 2013 al 2017, è consulente selezionatore della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia e insegna Forme e linguaggi del cinema di genere all'Università degli studi dell'Insubria. Autore di Cuore e acciaio - Le arti marziali al cinema (2019) e della prima monografia italiana dedicata al polar (Cinema poliziesco francese, 2003), ha pubblicato vari saggi in libri collettivi, in particolare su cinema francese e di genere.

Il film

locandina Wife of a Spy

Wife of a Spy

Drammatico - Giappone 2020 - durata 116’

Titolo originale: Spy no tsuma

Regia: Kiyoshi Kurosawa

Con Yû Aoi, Masahiro Higashide, Hyunri, Issey Takahashi, Yuri Tsunematsu, Takashi Sasano

in streaming: su Amazon Video Raro Video Amazon Channel