Basta visitare una mostra su Tolkien, o sfogliare le appendici che chiudono Il Signore degli Anelli, per riempirsi gli occhi di illustrazioni, tavole alfabetiche, cartine geografiche: l’universo narrativo di Arda, si sa, affascina per lo straordinario potere di affabulazione del suo inventore, capace di ordire trame avvincenti, ma anche per una cosmogonia incredibilmente complessa. Agli executive di Prime Video, che si accaparrarono nel 2017 i diritti di sfruttamento del “Tolkien-verse”, doveva esser parso un affarone: bastava spremere quel capolavoro di world building, e nuove storie sarebbero sgorgate a fiumi.
Avevano fatto i conti senza l’oste: la prima stagione di Gli Anelli del potere, costata suppergiù un miliardo di dollari, raccolse un’accoglienza piuttosto tiepida da parte di una fanbase coltissima, gelosa, assai suscettibile. Gli showrunner si muovevano nella Terra di mezzo come bimbi ingordi in un parco di divertimenti, mentre gli spettatori vi si aggiravano circospetti, col contegno composto che si riserva alle chiese e ai musei.
La seconda stagione prova visibilmente a correggere il tiro, ma pecca di uno strabismo di fondo: Tom Bombadil e Tumulilande ci raccontano di una smaccata captatio benevolentiae agli alti sacerdoti del fandom, “risarciti” dei tagli jacksoniani; spiegoni e frequentissimi colpi di scena fungono invece da dozzinali specchietti per le allodole, destinati a gratificare i nuovi adepti. Forse, per cominciare a funzionare davvero, Gli Anelli del potere dovrebbe scegliere una volta per tutte il suo pubblico: per essere complessi e accessibili, profondi e accattivanti, bisogna chiamarsi John Ronald Reuel Tolkien.
La serie tv
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Fantasy - USA 2022 - durata 72’
Titolo originale: The Lord of the Rings: The Rings of Power
Con Richard Price, Jim Broadbent, Jackson Bews, Edith Poor, Miranda Wilson, Jed Brophy
in streaming: su Amazon Prime Video
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