Basta visitare una mostra su Tolkien, o sfogliare le appendici che chiudono Il Signore degli Anelli, per riempirsi gli occhi di illustrazioni, tavole alfabetiche, cartine geografiche: l’universo narrativo di Arda, si sa, affascina per lo straordinario potere di affabulazione del suo inventore, capace di ordire trame avvincenti, ma anche per una cosmogonia incredibilmente complessa. Agli executive di Prime Video, che si accaparrarono nel 2017 i diritti di sfruttamento del “Tolkien-verse”, doveva esser parso un affarone: bastava spremere quel capolavoro di world building, e nuove storie sarebbero sgorgate a fiumi.

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Avevano fatto i conti senza l’oste: la prima stagione di Gli Anelli del potere, costata suppergiù un miliardo di dollari, raccolse un’accoglienza piuttosto tiepida da parte di una fanbase coltissima, gelosa, assai suscettibile. Gli showrunner si muovevano nella Terra di mezzo come bimbi ingordi in un parco di divertimenti, mentre gli spettatori vi si aggiravano circospetti, col contegno composto che si riserva alle chiese e ai musei.

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

La seconda stagione prova visibilmente a correggere il tiro, ma pecca di uno strabismo di fondo: Tom Bombadil e Tumulilande ci raccontano di una smaccata captatio benevolentiae agli alti sacerdoti del fandom, “risarciti” dei tagli jacksoniani; spiegoni e frequentissimi colpi di scena fungono invece da dozzinali specchietti per le allodole, destinati a gratificare i nuovi adepti. Forse, per cominciare a funzionare davvero, Gli Anelli del potere dovrebbe scegliere una volta per tutte il suo pubblico: per essere complessi e accessibili, profondi e accattivanti, bisogna chiamarsi John Ronald Reuel Tolkien.

Autore

Maria Sole Colombo

Maria Sole Colombo è nata a Lecco, ha studiato a Bologna e vive a Roma. Si è innamorata del cinema grazie a Senso di Luchino Visconti e da allora ne parla e ne scrive su Film Tv, Spietati.it, Cinefilia Ritrovata e NeuRadio. Ama i viaggi selvatici in posti in cui nessuno parla inglese, il binge watching e lo sport (da guardare, eh, non da praticare). Ironia della sorte: se potesse salvare un unico titolo dall’apocalisse nucleare, sceglierebbe Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick.

La serie tv

locandina Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Fantasy - USA 2022 - durata 72’

Titolo originale: The Lord Of The Rings: The Rings Of Power

Con Jim Broadbent, Jackson Bews, Edith Poor, Miranda Wilson, Jed Brophy, Paula Nazarski

in streaming: su Amazon Prime Video