Cosa combinano gli dèi

Zeus scopre di avere una ruga sulla fronte: sarà mica l’indizio della fine del mondo, a prescindere da lui? Serie di otto episodi creata e scritta dalla brillante sceneggiatrice (già attrice) britannica Charlie Covell che recupera, ma di molto distorcendolo, il metodo American Gods (s’intende il romanzo di Neil Gaiman). Che farebbero gli dei pagani in un mondo contemporaneo? Non a caso ho scritto “un” e non “il” perché quello rappresentato dalla Creta 2.qualcosa è un mondo con tutti i segni della modernità ma anche squarci fantasy che lo rendono persino distopico.

Gli immigrati, perseguitati come ovunque, sono i troiani. Zeus (Jeff Goldblum) ha tre fratelli: Era (Janet McTeer, già fantastica avvocata dei narcos in Ozark), la quale, come noto, è anche sua moglie (gli dei non hanno tabù), Poseidone e Ade (David Thewlis ritrovato), tutti diversamente perversi/contorti, e un figlio mezzo umano, Dioniso, in cerca di sé e pronto a far danni.

Si intrecciano altre due vicende: quella di Orfeo e Euridice e quella del Minotauro (et familia) ma il bello è il contorno, i mille riferimenti, tra il divertito e il dark, alla mitologia greca comunque rispettata nei suoi assunti. Impagabili le Moire e le Erinni, o Polifemo che fa il barman, e davvero interessante il personaggio di Ceneo, giovane trans come del resto era nell’immaginario originario (ne parla Ovidio: bellissima fanciulla, Cenide fu amata da Poseidone che si disse pronto a esaudire qualunque suo desiderio, lei chiese di diventare Ceneo, invincibile guerriero, il primo uomo trans della cultura occidentale). Prometeo è il narratore, appeso alla rupe con la sua aquila domestica.

La serie tv