Sulla carta, High Potential ha due grossi difetti concatenati tra loro e un gigantesco asso nella manica. Il primo motivo che dovrebbe squalificarla da una segnalazione – la serie è ancora inedita ma è distribuita dalla famiglia Disney, vivaddio prima o poi ce la faranno vedere – è che si tratta del remake fedele-ma-non-troppo di una serie francobelga perfettamente ok (per essere una serie francobelga): Morgane - Detective geniale è un validissimo sceneggiato che sta proprio in pace con se stesso lì dov’è, ovvero in prima serata su Rai 1. Non ho niente contro i remake degli sceneggiati francobelgi che stanno su Rai 1, ma tenderei a non segnalarli come valide serie inedite per cui valga la pena scendere a patti con i pirati. Il secondo difetto è che Morgane, quindi High Potential, ha per protagonista un personaggio con un quoziente intellettivo fuori scala e una parlantina che ci va dietro; una frase che descrive più o meno il 67% (dati inventati) dell’intera produzione televisiva degli ultimi dieci anni.

locandina
Morgane - Detective geniale (2021) locandina

Criminal Minds, The Big Bang Theory & Young Sheldon, The Mentalist, Mozart in the Jungle, Scorpion, Sex Education, La regina degli scacchi, La misteriosa accademia dei giovani geni e ovviamente il prototipo di tutti i geni con risorse cognitive extra che si annoiano a trattare con noi normodotati. No, non Dr. House e nemmeno Mr. Bean, ma ovviamente Sherlock (Holmes). Abbiamo capito che agli amici della tv garba moltissimo mettere un po’ di (quel che solo loro pensano di) se stessi nei loro protagonisti, ma ciò non toglie che abbiano consumato l’archetipo a forza di sfruttarlo.

E questo è proprio il momento giusto per sfoderare il vero asso nella manica di High Potential prima di perdervi: Hollywood. La quale è palesemente e da tempo a corto di idee – o di voglia di rischiare con storie inedite – ma è sempre ricca, ricchissima di mezzi e maestria per metterle in scena. Morgane - Detective geniale è un ottimo prodotto tv, che intinge alcuni personaggi brillanti e ben scritti in una situazione certamente trita – anche se sul mercato francese può suonare sicuramente meno scontata – ma che serve solo da premessa per creare alcune dinamiche ben precise. Materiale del genere, messo in mano a sapidi ingegneri hollywoodiani dell’intrattenimento – Drew Goddard, candidato all’Oscar per la sceneggiatura non originale di Sopravvissuto - The Martian e creatore della serie, dice presente – può trasformarsi in un finto procedurale da leccarsi i baffi.

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High Potential

All’appello mancherebbe una grande interprete, e infatti all’inizio ho mentito. High Potential ha sia un gigantesco asso nella manica, sia la più lussuosa delle assicurazioni sulla vita: Kaitlin Olson. Che qui è la protagonista assoluta, finalmente, dopo una dozzina d’anni di intensa presenza nel piccolo mondo della commedia tv USA; altrove, infatti, l’avete vista (forse) in C’è sempre il sole a Philadelphia, (probabilmente non) in The Mick, e (dovreste recuperarla quasi subito) in Hacks, dove interpreta la figlia di Jean Smart/Deborah Vance.

Jean Smart, Kaitlin Olson
Hacks (2021) Jean Smart, Kaitlin Olson

Qui veste i panni leopardati di Morgan – senza la E alla fine, avete capito che subdoli questi statunitensi? –, splendida trentottenne che tiene abilmente insieme con lo sputo e con lo spago una vita frenetica come madre single di tre figli avuti da due compagni diversi; il primo è scomparso 15 anni prima senza lasciare traccia, se non nella fiducia nell’umanità della primogenita Ava.

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High Potential

Morgan è una persona ad alto potenziale cognitivo, ovvero e detta semplice: ha un QI di 160 e le sue sinapsi lavorano a velocità che noi umani ci sogniamo. Questo finto dono, tuttavia, si trasforma in ossessione ogni volta che c’è un piccolo problema da risolvere; il cervello gira a mille 24 ore su 24 e facilmente esaurisce l’interesse per lavori, relazioni e conversazioni. Una maledizione insomma, che la costringe a un lavoro come addetta alle pulizie di un commissariato di Los Angeles.

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High Potential

Una mattina, mentre sta pulendo, Morgan fa cadere il faldone di un indagine per omicidio. Avere di fronte un problema la manda in cortocircuito e dunque risolve l’enigma per conto dei poliziotti, lasciando un ricordo alla Will Hunting su una lavagna piena di indagini nomi collegamenti e appunti.

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High Potential

Una delle spalle migliori della tv recente, la Judy Reyes di Scrubs, è il capitano del distretto e quando scopre che Morgan è una specie di computer – se esistesse un computer che non si fida di nessuno e che ha la risposta assassina sempre pronta – le chiede prima di aiutarli a risolvere l’indagine, e quindi di unirsi alla squadra come consulente.

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High Potential

Morgan accetta, ma a patto che il capitano la aiuti a trovare il fidanzato disperso nel nulla, per mettere finalmente un punto di sutura su una ferita aperta da troppo tempo. E niente. Certe volte Hollywood mantiene ancora quella magia ineffabile, capace di rendere più che credibile: perfetta una quasi cinquantenne (catastroficamente affascinante) come Kaitlin Olson nei panni di una trentottenne che fatica a tenersi insieme e deve andare a fare la spesa in autobus portandosi dietro il carrello.

Autore

Nicola Cupperi

Scrive per FilmTv perché gliel'ha consigliato il dottore. Nel tempo libero fa la scenografia mobile. Il suo spirito guida è un orso grigio con le fattezze di Takeshi Kitano.