Ritratto dell’artista da giovane. Vita è una regista alle prime armi e questa è la cronaca frammentata di un set cinematografico che precipita nel disastro, la rielaborazione di un’esperienza - il tentativo di realizzare un’opera prima, il my first film del titolo - che implode in un deragliamento a catena, in cui entusiasmi mal riposti e impeti egoriferiti sono benzina sul fuoco dell’inesperienza.
Vita è soprattutto l’alter ego di Zia Anger, la regista del film, alle prese con il racconto largamente autobiografico di un fallimento a cui cerca di dare un senso attraverso un gioco di rifrazioni metacinematografiche non di rado brillante e acuto. Mescolando fiction e non fiction, e poggiandosi sulla spontaneità e il carisma della protagonista Odessa Young, il film alimenta un cortocircuito consapevole fra piani di narrazione diversi e ipotesi di realtà. Tonalmente caotico e visivamente disorientante, è un film audace e non di rado ironico, che a livello formale ripropone in maniera coerente la furia dello slancio creativo che anima e agita lo spirito della regista debuttante.
È l’onestà emotiva il principale pregio di My First Film. Lo studio sulle difficoltà individuali di una giovane filmmaker alle prese con la propria storia personale e le complessità della creazione artistica suona sincero, ma Zia Anger non si limita all’indagine individuale. C’è spazio, infatti, anche per delineare pure una sentita critica sulle responsabilità del sistema, quello di un’industria del cinema fallace e ipocrita che non di rado intossica e non difende il percorso dei giovani talenti.
Il film
My First Film
Drammatico - USA 2024 - durata 100’
Titolo originale: My First Film
Regia: Zia Anger
Con Timothy Griffin Allan, Jackson Anthony, Cole Doman, Philip Ettinger, Eamon Farren, Sage Ftacek
in streaming: su MUBI Amazon Channel MUBI
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