A volte succede. Che le serie tratte da romanzi o, come qui, da fumetti (pardon, graphic novel) debbano inventarsi un finale che gli autori originali non hanno magari neppure ancora pensato. In fondo, già la terza stagione di The Umbrella Academy sviluppava un confronto con la versione alternativa della Sparrow Academy che Gerard Way e Gabriel Bá avevano appena accennato nella serie a fumetti.
Ora a Steve Blackman, abile a sviluppare nel tempo una sua visione sempre più autonoma di situazioni e personaggi, tocca addirittura chiudere tutto in appena sei episodi, ripartendo da dove aveva lasciato i bizzarri super-fratellastri Hargreeves, cioè in una linea temporale alternativa, senza poteri e alle prese con vite non troppo soddisfacenti.
In parte lo aiuta il format definito nelle stagioni precedenti che richiede ancora una volta un’apocalisse da scongiurare (la “Catarsi”), antagonisti non meno eccentrici (la setta fondata dalla coppia di scienziati-cospirazionisti Nick Offerman e Megan Mullally decisa a ripristinare la timeline corretta), battibecchi senza sosta, scontri improbabili e, ovvio, una scena di ballo sui generis perfetta per diventare virale (che tocca a Offerman e Mullally sulle note di Cher).
Ma questa volta le stramberie sono meno brillanti, alcune storie appaiono tirate per i capelli (Klaus medium per la vedova di un boss mafioso), altre convincono poco (Cinque e il suo romance inatteso). A forza di variazioni e di reset (qual è, in fondo, anche il finale), The Umbrella Academy ha finito per diluire troppo la propria identità felicemente alternativa rispetto al cinecomix ortodosso. Speriamo ora nell’epilogo della serie a fumetti, quando (e se) arriverà.
La serie tv
The Umbrella Academy
Fantascienza - USA 2019 - durata 49’
Titolo originale: The Umbrella Academy
Con Millie Davis, Shawn Gordon Fraser, Tom Hopper, Randy Thomas, Bo Martyn, Ritu Arya
in streaming: su Netflix Netflix basic with Ads
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