Tipi da spiaggia

Natale, da quel formidabile 1983, a 40 anni (+1) di distanza, torna al cinema (il 29 agosto) pure Sapore di mare, restaurato in 4K, contemporaneamente riproposto anche su Minerva Classic. In realtà, non se n’è mai andato, anzi, come i veri classici davvero amati dal pubblico, è sempre rimasto con noi, alla faccia dei critici snob e con la puzza sotto il naso, quelli che «i Vanzina, no dai!». Ma, alla fine, pure loro sono (forse) stati costretti a riconoscere che c’era indubbiamente qualcosa dentro quello sguardo amarcord rivolto dagli anni 80 ai magnifici 60 di vent’anni prima, insieme autobiografico e sottilmente cinefilo (occhio ai film nel film proiettati all’arena estiva, Sodoma e Gomorra e I due colonnelli...), oltretutto al posto giusto nel momento giusto per il cinema italiano, tra la voglia di uscire dal buio dei 70 e l’emersione di una nuova generazione attoriale (Calà, De Sica, Ferrari, Suma, etc.).

E andava ben oltre la (Celeste) nostalgia di tempi più semplici, rispecchiati perfettamente in quel tessuto sonoro continuo di canzoni (la grande lezione risiana da Il sorpasso, e non solo) ad accompagnare le vicende soprattutto sentimentali di un gruppo eterogeneo di vacanzieri milanesi e napoletani in una Forte dei Marmi Sixties, però quasi tutta controfigurata a Fregene. Oggi possiamo dirlo senza pregiudizi: Sapore di mare è un piccolo gioiello, scritto e girato in stato di grazia, con un cast perfetto, anche nel più piccolo ruolo di quinta, che, oltretutto, nel celebrato epilogo flashforward intinto nel rimpianto, azzecca uno dei finali più belli di sempre del cinema italiano.

Minerva Classic lo accompagna con il sequel Sapore di mare 2 - Un anno dopo di Bruno Cortini, confezionato sempre nel 1983 senza i Vanzina e buona parte del cast originale, comunque con new entry niente male come Massimo Ciavarro e Mauro Di Francesco (più Eleonora Giorgi) e questa volta con la canzone Sapore di sale di Gino Paoli, grande assente dalla colonna sonora del prototipo perché già opzionata per un altro film (di Neri Parenti!) mai fatto, costringendo così a cambiare il “sale” in “mare” nel titolo, di lì in poi rubato da centinaia di ristoranti e pescherie.

Non solo: Minerva Classic offre pure la possibilità di fare un salto indietro nel tempo, alla commedia balneare anni 50 e 60, con Ci sposeremo a Capri (1956) di Siro Marcellini e soprattutto Diciottenni al sole (1962) di Camillo Mastrocinque, quest’ultimo con una sfolgorante Catherine Spaak bellezza in fiore a Ischia, tra l’altro la prima scelta per il ruolo della matura signora annoiata di Sapore di mare poi interpretata da Virna Lisi (che vinse un David e un Nastro d’argento). Anche da quei film i Vanzina rubarono, come pure, tra gli altri, da Peccato veniale (1974) di Salvatore Samperi, che, ambientato a Forte dei Marmi, ma negli anni 50, tra “ganassa” in vacanza e fusti da spiaggia, non avrebbe stonato in questa rassegna. Sarà per la prossima estate...

In spiaggia, su The Film Club