Ho capito di essere diventato una persona adulta quando a togliermi il sonno non erano più problemi fanciulleschi e prosaici – accidenti domani c’è la verifica di matematica, che ansia – ma l’angosciosa consapevolezza che noi italiani non avremmo mai più avuto un altro Enrico Berlinguer. Sicuramente perché di Enrico Berlinguer ne nasce uno ogni mai, probabilmente anche perché non ce lo meritiamo. Non ci meritiamo una persona che ha preferito l’agone politico che in ultima istanza se l’è portato via a una vita di contemplazione filosofica e studi legali; che ha scelto di lottare per tutti gli sconosciuti piuttosto che difendere il privilegio dei pochi conosciuti; che aveva il realismo per prendere le distanze dall’Unione Sovietica e cercare un compromesso storico con Aldo Moro, ma anche il rigore per mettere alla berlina senatori e parlamentari ricordando loro che i partiti non devono essere delle “macchine di potere e di clientela, privi di ideali, senza sentimento e passione civile” e che la politica è una questione morale.

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Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer (2024) scena

Il regista e produttore di Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer è Samuele Rossi ed è, poeticamente e concretamente, il cineasta ideale per raccontare non solo la morte prematura di un uomo che ha segnato il suo tempo, ma anche per dipingere il ritratto del popolo che lo ha amato e di un paese che da quel momento non è stato più lo stesso. Non solo Rossi è nato nel 1984 – l’anno in cui Berlinguer è tragicamente scomparso a soli 62 anni dopo essere stato colpito da un ictus durante un comizio in centro a Padova – ma nell’ultimo periodo ha concentrato la propria carriera dietro la macchina da presa sul racconto di altri tre grandi figure italiane: Carmelo Bene (Bene! Vita di Carmelo, la macchina attoriale), Margherita Hack (Margherita - La voce delle stelle) e Dino Meneghin (Dino Meneghin. Storia di una leggenda). In questo suo ultimo lavoro, il regista quarantenne compone un racconto emotivo riuscendo nell’impresa di utilizzare solamente materiale di repertorio – registrazioni audiovideo digitalizzate, album di fotografie, raccolte di necrologi, archivi fotografici mai ordinati, materiali video privati e registrazioni audio inedite – frutto di testarde ricerche durate tre anni scartabellando un gran numero di archivi italiani e internazionali (tra cui Aamod - Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Associazione Enrico Berlinguer, Fondazione Gramsci Onlus, Società Umanitaria - Cineteca Sarda, Radio Popolare, ISEC Istituto per la storia dell’età contemporanea).

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Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer (2024) scena

Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer – da sostenere con tutto lo scarso entusiasmo che l’attuale panorama politico nazionale può ecumenicamente ispirare – è stato presentato in anteprima mondiale al Biografilm Festival martedì 11 giugno alle 21 (al Pop Up Cinema Jolly 4K di Bologna) in occasione del quarantesimo anniversario dalla scomparsa del grande uomo politico. Dopodiché, a partire dal 13 giugno, il documentario avrà una distribuzione cinematografica garantita dal prezioso lavoro di OpenDDB - Distribuzioni dal Basso, che porterà la pellicola nei principali cinema di tutta Italia: da Bologna a Padova, passando per Milano, Firenze e Roma. Per sostenere il progetto e conoscere l’elenco completo delle sale cinematografiche in cui verrà programmato Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer, vi rimandiamo al sito della distribuzione.

Autore

Nicola Cupperi

Scrive per FilmTv perché gliel'ha consigliato il dottore. Nel tempo libero fa la scenografia mobile. Il suo spirito guida è un orso grigio con le fattezze di Takeshi Kitano.

Il film

locandina Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer

Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer

Documentario - Italia 2024 - durata 75’

Regia: Samuele Rossi

Al cinema: Uscita in Italia il 13/06/2024