The Film Club valorizza i cortometraggi, che sono sempre i grandi assenti delle programmazioni in streaming, pur essendo a volte molto interessanti. Grazie a una collaborazione con WeShort, la piattaforma del “grande cinema breve” (www.weshort.com), se ne possono già vedere un buon numero. Ne abbiamo scelti cinque.
Burger di Magnus Mork (2013, 12’). A Cardiff, in Galles, un bar specializzato negli hamburger decide di restare aperto tutta la notte, tra i pochi in città. In breve, diventa il punto di incontro del popolo notturno, uomini, donne, trans, coppie, agenti di ronda, prostitute. Premiato per la migliore regia al Sundance Film Festival.
The Strange Ones di Christopher Radcliff e Lauren Wolkstein (14’), un cortometraggio del 2011 che per l’autore e l’autrice sarà il punto di partenza per sviluppare un lungo qualche anno dopo. La trama è la stessa: un ragazzino, Sam, con qualche difficoltà a scindere la realtà dal sogno, è in viaggio con un ventenne, Nick, che ha una meta precisa. Si fermano per la notte in un motel dove però accadono inquietanti eventi.
My Brother Luca di Catalina Serna e Carlos Algara, film di animazione del 2019 di 10’. Una bambina scopre che suo fratello di pochi anni più grande ha dei superpoteri. Si incarica quindi di far sì che tutti, in un modo o nell’altro, se ne accorgano.
Decorado di Alberto Vázquez (in Spagna illustratore e fumettista celebre), altra animazione di 11’, più sperimentale, del 2016. Una serie di gag surreali per raccontare in maniera diversa la magia del cinema. Social Butterfly, ancora di Lauren Wolkstein, 14’ 2013. L’americana Margaret, 30 anni, in vacanza nel sud della Francia si presenta a una festa di teenager dicendo di essere la cugina d’oltreoceano di Chloé, una delle festeggiate. Nessuno però sembra conoscerla. Sviluppi imprevedibili.
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