Facciamo un po’ d’ordine. Jack Reacher, chiamato solo Reacher anche da sua madre, è un personaggio letterario inventato dallo scrittore inglese Lee Child nel 1997. Il suo primo romanzo, Zona pericolosa (Longanesi), è quello da cui è tratta la serie tv della quale è showrunner Nick Santora.
Reacher era già stato interpretato su grande schermo da Tom Cruise in due film, Jack Reacher: La prova decisiva (2012), con Werner Herzog supercattivo russo, e Jack Reacher: Punto di non ritorno (2016), ma Cruise non ha il fisico del ruolo essendo il personaggio alto 1 metro e 93 e con dei polsi talmente grossi da non poter essere ammanettato.
E quindi: di chi parliamo? Di un ex militare figlio di un ufficiale americano e di una donna francese, tutta la vita trascorsa in basi all’estero, un fratello maggiore, Joe, e una carriera quasi interamente vissuta come maggiore della MP, la polizia militare. Prima dei quarant’anni molla tutto, ottiene una pensione e comincia a girare senza meta per il Midwest americano. Gli Stati Uniti sono un paese a lui praticamente sconosciuto avendo vissuto sempre fuori.
La “casa” di Reacher sono scarpe grosse, jeans e maglietta, al massimo un giubbotto se fa freddo. Un passaporto, un po’ di cash e una medaglia al valor militare dell’esercito francese i soli accessori. La regola è ripartire sempre col primo Greyhound che passa, senza domande sulle destinazioni. Ma dovunque arrivi, Reacher risolve problemi seguendo uno schema consolidato: giustizia al primo colpo se va bene, se no ritorsione e distruzione.
La capacità deduttiva è direttamente proporzionale alla stazza, una specie di Sherlock Holmes con un fisico alla The Rock, un talento con le cose alla MacGyver e un’empatia per le vittime alla Robert McCall (The Equalizer). Oltre naturalmente alla preparazione militare, sempre proporzionata (date le manone, minimo una Desert Eagle come pistola). Reacher è un hobo molto fiero di esserlo. E ha un’altra caratteristica sorprendente: è un fanatico appassionato di blues, che per un gigante bianco e biondo ha dell’incredibile.
Nella serie per esempio arriva a Margrave, Georgia, e decide di fermarsi perché vuole saperne di più della presunta morte di Blind Blake, un bluesman leggendario. Come non bastasse, entra in scena mentre si suona Smokestack Lightnin’ di Howlin’ Wolf. È il celebre «buongiorno che si vede dal mattino».
Lee Child è uno scrittore dallo stile lineare ma efficace, per chi apprezza il genere, e ha inventato un personaggio appassionante che devo dire Alan Ritchson, nella serie, rende piuttosto bene. Uno dei segreti di Reacher durante le indagini è infatti quello di prendere in contropiede i coinvolti nel caso, a partire dalla polizia: a tutti sembra uno stolto invece è un genio, per di più letale. Poi Reacher ha il difetto del 98% delle serie tv: otto episodi da 50 minuti l’uno circa sono troppi per una storia gialla che un film risolveva in due ore. Inoltre da metà si capisce più o meno tutto, comprese le sfumature dei personaggi, non sempre di eguale complessità.
La serie tv
Reacher
Drammatico - USA 2022 - durata 56’
Titolo originale: Reacher
Con Olivier Richters, Jason Durgana, Alan Ritchson, Malcolm Goodwin, Serinda Swan, Robert Patrick
in streaming: su Amazon Prime Video
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