Dopo mesi di ricovero ospedaliero per il trattamento dell’anoressia nervosa, la sedicenne Mia Polanco torna a casa, alla vita “normale”, e al liceo: e qui comincia la parte difficile. Difficile perché, mentre lei era impegnata a curarsi, i suoi amici sembrano averla sorpassata di diverse lunghezze nelle presunte tappe obbligate dell’adolescenza, a partire dalla perdita della verginità; difficile, perché nel mondo esterno, a differenza dell’involucro terapeutico, nessuno può davvero capire la lotta di Mia per riconquistare se stessa e il suo rapporto col cibo - nessuno, nemmeno gli amorevoli genitori.
Mia cerca di recuperare il terreno perduto con una lista di obiettivi che vanno dal karaoke al sesso, e si lancia a capofitto in un recupero di esperienze di cui (di quelle, sì), ha davvero fame: tutto, subito. Nel vasto panorama di teen drama di Netflix, Everything Now spicca per diverse marce in più: intanto perché parte di una tradizione britannica che, da Skins in giù, affronta il racconto dell’adolescenza con ruvida schiettezza;
ma soprattutto perché a idearla non è uno sceneggiatore che ha fatto ricerca su TikTok, ma Ripley Parker, classe 2000, figlia d’arte del regista Ol Parker e di Thandiwe Newton, che nel dare vita al microcosmo di Mia restituisce un ritratto vitale e autentico della Gen Z, dove la fluidità dei corpi e degli orientamenti sessuali non è un “tema”, ma un dato di fatto che non necessita di spiegazioni. Crudo e diretto anche nella raffigurazione dei disturbi alimentari, Everything Now sa essere istruttivo senza farsi retorico, e brilla della prova intensa della giovane stella australiana Sophie Wilde, già volto magnetico dell’horror Talk to Me.
La serie tv
Everything Now
Commedia - Gran Bretagna 2023 - durata 46’
Titolo originale: Everything Now
Con Sophie Wilde, Vivienne Acheampong, Amy Trigg, Luca Slade, Aurélien Pallot, Niamh McCormack
in streaming: su Netflix Netflix basic with Ads
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