Merita un ulteriore approfondimento il cinema di Patricio Guzmán, perché, come accennato nell’articolo della scorsa settimana, su arte.tv trovate non solo il doc Il primo anno, ma anche la trilogia La battaglia del Cile, capolavoro di cinéma vérité che racconta un biennio cruciale (1972-1973) per la storia del paese.
Questo monumentale affresco nasce dall’urgenza di documentare in presa diretta gli stravolgimenti politico-sociali in corso. Scendere in strada, dunque, parlare con la gente, osservare, filtrare tutto con l’occhio immortale della mdp. È questo il modus operandi di Guzmán e della sua piccola e coraggiosa troupe, della quale fa parte l’operatore Jorge Müller Silva, rapito dalla polizia, tutt’oggi desaparecido (a lui è dedicato il film).
Fondamentale per la realizzazione dell’opera è Chris Marker, grande sostenitore del lavoro del cineasta cileno, già ammiratore del suo primo doc. È lui a inviare a Guzmán una pellicola 16 mm in b/n, materia prima con cui scrivere per immagini la Storia; sarà sempre lui a permettere il montaggio dell’immenso girato (circa 50 ore, condensate in poco più di quattro e suddivise in tre parti) lontano dalla dittatura di Pinochet, in Francia, dove il regista sceglie di esiliarsi.
La prima parte, La rivolta borghese (1975), inizia con l’11 settembre 1973, con i bombardamenti al palazzo della Moneda e l’assassinio del presidente Salvador Allende, poi torna indietro, come a risalire il fiume fino all’origine che ha portato al golpe. Guzmán comincia dalle interviste ai cittadini in merito alle imminenti elezioni parlamentari del 1973, registrando il malcontento crescente di una borghesia sempre più ostile al governo socialista. Nonostante una campagna di scioperi e boicottaggi messi in atto dalla destra (e sostenuta dai vicini Stati Uniti), l’Unità Popolare ottiene la maggioranza. Si apre così la via al golpe, «l’ultima carta» da giocare per rovesciare con la forza Allende. Il film si conclude sull’arrivo delle forze armate al palazzo presidenziale il 29 giugno, durante un fallimentare primo colpo di stato. I potentissimi minuti finali sono le ultime riprese del reporter argentino Leonardo Henricksen, che, in mezzo ai militari in strada, registra la propria morte in diretta, testimone del «vero volto di un settore dell’esercito cileno».
La parte numero 2, Il golpe (1976), è un proseguimento della prima, un resoconto dettagliato degli ultimi mesi del governo - il tentativo di Allende di trovare un’intesa con le forze politiche del centro e la cospirazione dei militari -, prima di quel tragico 11 settembre, al quale il film dedica l’ultima, commovente parte.
Come una sorta di controcampo del primo, il terzo film, Il potere popolare (1979), si sofferma sul periodo degli scioperi dei trasporti e indaga la conseguente risposta del popolo: mentre i dirigenti abbandonano i posti di lavoro, gli operai iniziano un periodo di autogestione e, per contrastare la crisi in atto, danno vita ai “cordoni industriali”, un sistema di sostegno e scambio di risorse tra le fabbriche. Guzmán qui dà voce al pueblo di Allende.
La battaglia del Cile viene proiettato in patria solo nel 1996, accompagnato dal suo autore, di ritorno dopo anni di esilio. È così che il regista s’interroga sull’eredità di un passato traumatico: il suo cinema è una forma di resistenza, ha l’aspetto di una memoria ostinata (come il titolo del doc del 1997), e lo dimostra bene la più recente trilogia Nostalgia della luce, La memoria dell’acqua e La Cordigliera dei sogni. Patricio Guzmán lotta contro l’oblio, e non può concedere al suo paese - come scrive Kazuo Ishiguro in Il gigante sepolto - «il riposo della smemoratezza».
La trilogia
La batalla de Chile: La lucha de un pueblo sin armas - Primera parte: La insurrección de la burguesía
Documentario - Cile, Cuba 1975 - durata 97’
Titolo originale: La batalla de Chile: La lucha de un pueblo sin armas - Primera parte: La insurrección de la burguesía
Regia: Patricio Guzmán
Con Abilio Fernández, Salvador Allende
La batalla de Chile: La lucha de un pueblo sin armas - Segunda parte: El golpe de estado
Documentario - Cile, Cuba 1976 - durata 88’
Titolo originale: La batalla de Chile: La lucha de un pueblo sin armas - Segunda parte: El golpe de estado
Regia: Patricio Guzmán
Con Salvador Allende, Carlos Altamirano, Fernando Castillo, Luis Corvalán, Juan Cáceres, Miguel Enriquez
La batalla de Chile: La lucha de un pueblo sin armas - Tercera parte: El poder popular
Documentario - Cile, Cuba 1979 - durata 80’
Titolo originale: La batalla de Chile: La lucha de un pueblo sin armas - Tercera parte: El poder popular
Regia: Patricio Guzmán
Con Salvador Allende, Abilio Fernández, Ernesto Malbran
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta