Da una parte il richiamo più che esplicito a quello che, almeno in Italia, è considerato un classico natalizio: Una poltrona per due (1983), di John Landis, la commedia per eccellenza delle nostre Feste. Dall’altra la sfida e l’ambizione di provare a divertire il pubblico ironizzando su questioni delicate e scivolose, su modello di quanto dichiarava un certo Charlie Chaplin in merito al suo lavoro: “È paradossale che, nell’elaborazione di una comica, la tragedia stimoli il senso del ridicolo; perché il ridicolo, immagino, è un atteggiamento di sfida: dobbiamo ridere in faccia alla tragedia, alla sfortuna e alla nostra impotenza contro le forze della natura”.
Lungo questi due binari, queste due direttive, si colloca Una bugia per due, deliziosa commedia francese che segna l’esordio alla regia dell’attore teatrale Rudy Milstein e che si appresta a uscire nelle sale italiane dal primo febbraio grazie al lavoro di Officine Ubu. Il film racconta la storia di Louis (Vincent Dedienne), un uomo gentile ma che non nutre di grande considerazione in famiglia, al lavoro o tra gli amici. Un giorno però, scopre di dover fare i conti con una grave malattia e, da quel momento, lo sguardo delle persone che lo circondano cambia sensibilmente. La vita di Louis inizia ad arricchirsi di nuove opportunità, sia personali che professionali, che l’uomo dovrà però tenere alimentate pagando uno scotto non indifferente: mentire a chiunque.
Seppur, chiaramente, non si tratti di un lavoro autobiografico, Una bugia per due è un’operazione assai singolare poiché nasce dal vissuto più intimo e personale del suo regista. Proprio come il protagonista del racconto, infatti, anche Rudy Milstein ha dovuto insistere a lungo per riuscire a farsi ascoltare, a farsi considerare. Arrivando dal teatro, settore nel quale è molto attivo come interprete, e non avendo alcuna esperienza in campo cinematografico se non tramite la sperimentazione di qualche cortometraggio, Milstein ha sentito l’esigenza di scrivere questa commedia e si è adoperato a lungo per trovare la persona giusta a cui poter affidare il copione per convertirla in immagini. Tuttavia, non è riuscito a individuare nessuno sulla sua lunghezza d’onda. Proprio come il suo Louis, anche l’autore si è sentito “invisibile” fino a quando non ha deciso di fare lui stesso il grande passo e mettersi in gioco in prima persona.
Inoltre, il clima ironico e scanzonato del film prende spunto, molto lontanamente, dal vissuto dello stesso regista. Milstein ha deciso di raccontare la battaglia al cancro proprio dopo aver perso sua nonna per il medesimo motivo. Ricorda però che quell’esperienza, seppur straziante e dolorosa, sia stata vissuta con serenità e ironia perché il grande insegnamento tramandato dalla sua famiglia è sempre stato quello di rifugiarsi nell’umorismo, di fronte a una certa disperazione.
Così, le sue passioni hanno preso il sopravvento e hanno svolto il ruolo di guida entro cui orientale il lungometraggio.
“Mi sono lasciato ispirare da molte commedie americane, come i film di Judd Apatow – ha dichiarato il regista – o le prime stagioni de I Simpson; ma anche da pellicole del passato come Vogliamo vivere! (1942) di Ernst Lubitsch, che rimane per me la commedia perfetta”. Non deve quindi sorprenderci che, proprio come abbiamo già ricordato in apertura, il film abbia una doppia anima: quella più popolare (nel senso nobile del termine) e di ampio respiro, intrecciata a una vena più ricercata e autoriale, blindata a doppia mandata con il teatro e le sue narrazioni.
Il film
Una bugia per due
Commedia - Francia 2023 - durata 90’
Titolo originale: Je ne suis pas un héros
Regia: Rudy Milstein
Con Vincent Dedienne, Clémence Poésy, Géraldine Nakache, Rudy Milstein, Isabelle Nanty
Al cinema: Uscita in Italia il 01/02/2024
in streaming: su Amazon Video Apple TV Google Play Movies Mediaset Infinity
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