Túpac Amaru è un nome inca, l’ultimo capo indigeno a essere martirizzato e ucciso dai conquistadores spagnoli che invasero il Perù. Il nome gli era stato dato perché lui capisse «che gli afroamericani non erano le uniche persone a cui questo (cioè la sottomissione) fosse successo». Lo spiega la zia di Tupac, sorella di Afeni Shakur, la Dear Mama a cui è dedicato il titolo di questo documentario nonché una delle canzoni più famose del rapper newyorkese dove, non a caso, Tupac Shakur ripercorre le difficoltà della sua vita da adolescente.
Presentata al festival di Toronto 2022 con la proiezione del primo episodio, la serie in cinque puntate diretta da Allen Hughes (uno dei due fratelli Hughes di La vera storia di Jack lo squartatore - From Hell) e prodotta, tra gli altri, dalla Amaru Entertainment (etichetta fondata dalla stessa Afeni Shakur per distribuire il materiale inedito del figlio dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1996, a soli 25 anni) parte da qui per mostrare la volontà dell’artista di diventare un contro-conquistador, di sedurre l’America bianca in modo da portare al mondo la voce degli oppressi. Ne emerge, così, non solo il ritratto controverso (che passa per il supporto ai Black Panther, le accuse di violenza sessuale, lo spaccio, le sparatorie, la morte violenta) di uno degli artisti più importanti di fine Novecento, ma un intenso spaccato storico americano: con la sua musicalità interna la serie forgia un flusso mastodontico di materiale d’archivio, interviste e stralci dei brani del rapper, utilizzandone la storia come espediente per fare i conti con le oscurità degli Stati Uniti di fine secolo.
La serie tv
Dear Mama
Documentario - USA 2023 - durata 65’
Titolo originale: Dear Mama
Regia: Allen Hughes
Con Gloria Cox, Snoop Dogg, Jamal Joseph, Watani Tyehimba, Karen Lee, Dr. Dre
in streaming: su Disney Plus
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