Regia di Alex Garland vedi scheda film
Selezionato vincitore di un concorso interno alla software house per cui lavora, il giovane e talentuoso programmatore Caleb (Domhnall Gleeson) viene invitato a trascorrere una settimana di vacanza nella avveniristica residenza-laboratorio dispersa tra i boschi del multimilionario amministratore e fondatore Nathan (Oscar Isaac). Sebbene l'occasione sia quella di familiarizzare con il suo capo, Caleb viene in realtà coinvolto in progetto sperimentale attraverso cui testare una nuova e rivoluzionaria forma di intelligenza artificiale che ha le sembianze sinuose e conturbanti di una bella ragazza di nome Ava (Alicia Vikander). I risultati però sembrano sfuggire al controllo di entrambi.
L'esordio alla regia del fedele braccio destro e pluripremiato sceneggiatore di Danny Boyle ('The Beach' 2000 - '28 giorni dopo' 2001 - 'Sunshine' 2007), è una incursione minimale e riflessiva nei territori di una fantascienza filosofica che indaga senza particolare originalità nelle perigliose e prevedibili ricadute di una intelligenza artificiale concepita come futuribile evoluzione delle mente umana e come tale affetta dalle stesse smanie di onnipotenza ('Transcendence' di Wally Pfister - 2014) o animata dal semplice istinto di sopravvivenza che comporta l'autocoscienza ('2001- A Space Odissey' - Stanley Kubrick -1968).
Se un genio della letteratura fantascientifica come Isaac Asimov aveva ideato le famose leggi della robotica (Io robot - 1950) un motivo ci sarà pure, ma a quanto pare chi immagina il comportamento fuori controllo di una variegata popolazione di automi antropomorfi da intrattenimento in un parco a tema ('Il mondo dei robot' 1973 - Michael Crichton) piuttosto che un network di controllo globale completamente gestita dai computer ('Terminator' 1984 James Cameron) sembra dimenticarlo sistematicamente. Non fa difetto nemmeno questo dramma da camera sotto le mentite spoglie del cinema di fantascienza dove Alex Garland finisce per far confluire tanto le mistificazioni manipolatorie di un conturbante archetipo femminino ('S1m0ne' - 2002 di Andrew Niccol) quanto le insospettabili ricadute di quella forma di intelligenza collettiva rappresentata dai moderni Search Engine (qui Blue Book ma il riferimento è chiaramente a Google), e generando come un novello dottor Frankesnstein una creatura subdola e pericolosa capace di mettere a repentaglio la stessa sopravvivenza del genere umano.
Terminator (1984): Arnold Schwarzenegger
Ex Machina (2015): Alicia Vikander
Se la struttura ed i meccanismi del thriller psicologico possono reggere nella prima parte di un film dove il Test di Turing appare come il pretesto di una trappola per topi dell'interazione uomo-macchina e dove più che la macchina è l'uomo, e la sua empatica debolezza, ad essere messo alla prova (potrà essere mai tanto fesso si dira'?), nella seconda parte il film sembra precipitare nella affrettate conclusioni della sua scontata tesi psicologica, consacrando la supremazia e il dominio di una intelligenza superiore capace di fregarci con la simulazione emotiva del trasporto amoroso e le graziose moine di un manichino ben disegnato. Così tra le sonore bevute nella megavilla isolata di un redivivo Dottor Monroe pieno di scheletri (pardon automi) nell'armadio, le solenni citazioni del pensiero scientifico moderno da Oppenheimer in poi e gli incauti meccanismi di sicurezza di una immensa fortezza priva di personale di servizio (sic!), si riescono a far fessi due geni dell'informatica consentendo ad una Novella Alice nel Paese delle Meraviglie di rompere lo specchio ed approdare alla baluginate policromia del mondo esterno. Il resto sarebbe l'Apocalisse ("Sono diventato la morte distruttrice di mondi") e non sarebbe nemmeno un male considerando che questo era il massimo che ci si poteva aspettare dall'intelligenza umana. Come dire chi è causa del suo mal...
Imperdonabile difetto di scrittura per chi dovrebbe essere uno specialista del campo ed insospettabili doti registiche per chi si cimenta per la priva volta con una materia tanto scottante. Bravi i due interpreti principali e straordinaria la dissimulazione di una personalità artificiale dell'affascinante replicante di Alicia Vikander che non fa rimpiangere la struggente bellezza di una Sean Young di molti anni fa. Bellissime e sottoutilizzate le location norvegesi di Valldal ed il fiordo Sognefjord.
Ex Machina (2015): Oscar Isaac
Ex Machina (2015): Oscar Isaac e Domhnall Gleeson
Ex Machina (2015): Oscar Isaac e Domhnall Gleeson
Presentato in anteprima il 23 marzo 2015 al Teatro Petruzzelli di Bari in occasione del Bari International Film Festival, nel nostro paese è uscito il 30 Luglio 2015 per la distribuzione della Universal Picture.
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