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Non c'è due senza quattro

Regia di E.B. Clucher (Enzo Barboni) vedi scheda film

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La recensione su Non c'è due senza quattro

di genoano
7 stelle

Bud e Terence raddoppiano, ma le scazzottate, il loro pezzo forte, si riducono a due soltanto; il film resta comunque divertente e gustoso come il piatto di riso e fagioli che i due ordinano nella bettola di Rio prima di lanciarsi in una delle loro risse comiche più divertenti. Voto 6 e mezzo/7.

Il soggetto si rifà al successo della coppia Stan Laurel-Oliver Hardy "Allegri gemelli", in cui i personaggi interpretati dai due divi in bianco e nero si trovavano alle prese con gli equivoci generati dall'incontro con i loro gemelli marinai, ugualmente sciocchi ma più grintosi e risoluti. Le macchiette dei due ricchi affettati e imbelli inscenate da Bud e Terence sono un pò troppo grossolane ma la scazzottata nella bettola è una perla del genere, che ripaga ampiamente lo spettatore; Terence Hill col bastone da passeggio azzoppa, arpiona e bacchetta i malcapitati avversari con la stessa maestria acrobatico-coreografica mostrata con le stecche da biliardo nelle esilaranti scene d'azione di "Pari e dispari"; Bud Spencer si produce in una serie di ceffoni e pugnazzi da antologia dello "slapstick". Si tratta purtroppo del canto del cigno del sodalizio, l'ultimo film di comicità pura ed evasione della serie; il successivo "Miami supercops" è da considerarsi un poliziesco "serio" a tutti gli effetti, e il ritorno al western con "Botte di Natale" nel decennio successivo è un commiato inevitabilmente un po' malinconico. Una curiosità: "Donna Olympia" April Clough era già apparsa in un altro film del duo, "Due superpiedi quasi piatti", nella parte di Angie, l'amica della celebre "Galina".

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