Albert DeSalvo si è chiuso in un ostinato silenzio, non parlerà mai più.
Sono mesi, anni forse che non si ode la sua voce, il suo corpo vestito di bianco si è confuso ormai con le pareti della sua stanza, bianca anche quella.
La sua mente è diventata bianca, come un foglio vuoto da scrivere, un foglio sul quale è stato cancellato tutto, perché troppo orribile da leggere e ripetere. Così Albert DeSalvo è un corpo da spostare in una stanza, una immagine da sorvegliare da uno specchio, ma non è più una voce da ascoltare né un uomo da guarire.
Dopo aver mentito con la sua famiglia, dopo aver negato con la polizia, Albert si è ritrovato solo con sé stesso per la prima volta. Difficile per un uomo come Albert capire sé stessi, dover rispondere a delle domande per troppo tempo tenute soffocate...proprio come quelle donne di cui parlano i giornali. Albert non vuole sentire domande e tanto meno crede di dover dare delle risposte, ma in quella stanza bianca c'è uno specchio enorme, che pare volerlo inghiottire, lo fa star male, gli manca il respiro. Ritrovarsi improvvisamente a tu per tu con la propria immagine può risultare insopportabile, il viso riflesso è solo un estraneo, si sentono voci che parlano senza corpi, lo spazio intorno si riempie di cose, vicende, persone...e il foglio che diventerà bianco, è pieno di scarabocchi, parole sconce, frasi sconnesse.
Albert è un fiume, incontrollato e in piena, quello che dice è orribile: lo strangolatore di Boston è rinchiuso e ha confessato, ma è stato davvero catturato? Albert è stato rinchiuso, ma lo strangolatore è ancora lì fuori, certo non ucciderà più, non ha un corpo che glielo consente, ma la paura che ha scatenato, lo spirito che lo ha incarnato è fuori dalla stanza dove Albert è prigioniero.
Albert e lo strangolatore sono stati prigionieri nello stesso corpo da chissà quanti anni, forse da sempre, ora, davanti ad uno specchio si sono finalmente separati per lasciare uno dei due muto e sconvolto per la consapevolezza della sua scoperta, l'altro vaga fuori da tutto.
Le donne soffocate sono senza voce, la moglie di Albert è rimasta senza parole, Albert non parlerà più...se mai dovesse uscire Albert DeSalvo dove potrebbe mai andare?
Il vero Albert DeSalvo muore nel novembre 1973, pugnalato a morte da un altro detenuto nell'infermeria della Walpole State Prison.
Si è sempre proclamato innocente, si pensa che sia stato ucciso proprio perché sapeva l'identità del vero strangolatore, metto qui sotto una lettera scritta dallo stesso DeSalvo:
Here is the story of the Strangler, yet untold,
The man who claims he murdered thirteen women,
young and old.
The elusive Strangler, there he goes,
Where his wanderlust sends him, no one knows.
He struck within the light of day,
Leaving not one clue astray.
Young and old, their lips are sealed,
Their secret of death never revealed.
Even though he is sick in mind,
He's much too clever for the police to find.
To reveal his secret will bring him fame,
But burden his family with unwanted shame.
Today he sits in a prison cell,
Deep inside only a secret he can tell.
People everywhere are still in doubt,
Is the Strangler in prison or roaming about?
TRADUZIONE:
Ecco a voi la storia mai narrata dello Strangolatore
L'uomo che rivendica l'uccisione di 13 donne giovani e vecchie.
L'elusivo Strangolatore se ne va vagabondando nessuno sa dove.
Colpisce alla luce del giorno,
senza lasciare alcuna traccia.
Giovani o vecchie, le loro labbra sono sigillate
il segreto della loro morte non sarà mai rivelato.
Sebbene non sia sano di mente,
è troppo intelligente per essere scovato dalla polizia.
Rivelare il suo segreto lo renderà famoso
ma graverà la sua famiglia di una vergogna indesiderata.
Oggi siede nella cella di una prigione,
Nel profondo conserva un segreto che può svelare.
Ovunque tutti sono ancora dubbiosi,
lo Strangolatore è in galera o vagabonda libero per il mondo?
Io ho scritto un post di fantasia, su un bellissimo film di Richard Fleischer, la vicenda è però decisamente più complessa, e mi chiedo: chi è rimasto fuori dal carcere e chi è stato messo dentro?
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