Regia di Nino Manfredi vedi scheda film
L'argomento scelto da Manfredi Saturnino detto Nino,comico di successo già da una quindicina d'anni,per fare il gran salto come regista esordiente,è di quelli ostici e pericolosi,in Italia:una riflessione,senza rete e sensibilmente onesta,sulle attinenze e le differenze tra superstizione e fede.Commedia drammatica con intelligente cura nell'elaborare i personaggi,anche quelli minori,"Per grazia ricevuta" conquistò i botteghini,e accese discussioni sentite.Regista con parsimonia,nelle poche prove date,Manfredi mostrò una maggiore attitudine degli altri mostri sacri quali Tognazzi,Sordi e Gassman(Mastroianni,forse dal carattere meno adatto a tramutarsi in direttore d'attori,ne fece volentieri a meno) nel dirigere film:gli interrogativi,sobri e consistenti,che l'attore-regista si pone e pone al pubblico,sono tutt'altro che da sottovalutare,c'è lo spazio per qualche sorriso,e il film non disdegna di spendere un pò di tenerezza verso il suo protagonista.Tra i ruoli dei comprimari,molto bello il personaggio del farmacista filosofo e mangiapreti Lionel Stander,reso con arguzia dal bravissimo attore americano.E un'altra cosa colpisce molto:la modernità di questo lavoro,a oltre trent'anni dalla sua uscita.
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